31 dicembre 2006

notizie di fine anno


  • Romano Prodi: propaganda 2007 (parole, parole, parole...)
  • Angela Merkel: riduce il debito pubblico [1,2]

24 dicembre 2006

Italiani all'estero

Note:



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22 dicembre 2006

Consuntivo di fine anno

Indice degli articoli economici da Ottobre a Dicembre 2006

Stato Finanziario (definizione)

Stato Finanziario del cittadino medio
Stato Finanziario del cittadino medio: spese: conto corrente
Stato Finanziario del cittadino medio: spese: tasse

Stato Finanziario dell'Italia
Stato Finanziario dell'Italia: Spese: Politica
Stato Finanziario dell'Italia: Spese: Software (parte 1)
Stato Finanziario dell'Italia: Spese: Software (parte 2)
Stato Finanziario dell'Italia: Asset: Alitalia
Stato Finanziario dell'Italia: Asset: Ferrovie
Stato Finanziario dell'Italia: Asset: SIAE
Stato Finanziario dell'Italia: Debiti (parte 1)
Stato Finanziario dell'Italia: Debiti (parte 2)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita'
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Sheffield e George Washington)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario ECB 2006-12)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario EITO 2006)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario ISTAT 2006)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario OCSE 2006)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario WorldBankGroup 2007)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Spagna vs Italia)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#1)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#2)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#3)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#4)
Stato Finanziario dell'Italia: Credit Rating (Fitch)
Stato Finanziario dell'Italia: Credit Rating (tabella)

Flussi Migratori delle Imprese

Consuntivo

I dati suggeriscono che l'Italia non si e' adeguata alla nuova Era dell'Informazione ed al Mercato Globale. L'Italia vive ancora nell'Era Industriale, con una politica economica il cui unico interesse e' quello di mantenere lo status-quo degli sperperi pubblici a scapito dei cittadini e delle imprese. L'Italia e' un paese in cui esiste il controllo dell'economia da parte della politica e di una oligarchia economica degli investimenti, che lavorano in sinergia nel creare barriere economiche alla nascita ed alla sopravvivenza di imprese giovanili libere da affiliazioni. L'autorita' garante della concorrenza e del mercato andrebbe riformata. Non e' chiara l'origine di tutti questi problemi; forse, l'origine di tutto e' il grado di intelligenza finanziaria del cittadino medio, la sua capacita' di autogestirsi, di indignarsi, di pretendere efficienza nell'amministrazione pubblica, e di pretendere una politica economica etica, ovvero una politica che sia consapevole e rispettosa del limite tra democrazia ed autoritarianismo, tra reale potere rappresentativo e potere arbitrario, tra rispetto ed abuso.

Lo scopo di questa mia analisi e' di valutare se l'Italia offre un clima favorevole alla mia sopravvivenza economica ed integrita' civile. I dati suggeriscono che l'Italia ha un clima economico non favorevole, e che non esiste reale dialogo tra cittadini ed istituzioni.

Nei prossimi articoli, pur mantenendo un osservatorio sull'Italia, stilero' una classifica di paesi OCSE in cui e' possibile emigrare. L'Italia non e' l'unico paese in queste condizioni, ma e' uno fra i peggiori. Esiste un elenco, in inglese, delle barriere economiche in atto in vari paesi. Il mio obiettivo e' quello di individuare un paese con clima economico favorevole, in cui mettere radici, avere prosperita', e metter su famiglia. Addio Italia.

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21 dicembre 2006

Re: "Where Does Apple Go from Here?"

Dear Editor,

I wish to comment on the article Where Does Apple Go from Here?" by Prof. Yoffie, on february 2004, and in particular on Apple Inc. struggling to make long term profits for investors.

The success of Apple Inc. is due in part to customer satisfaction and in part to the approach of business partners. For example, Sun Inc. has just released the new Software Development Kit for Java 6; this kit is available for Microsoft Windows, but not for Apple's OSX. Microsoft's position of dominant market player, and its huge revenues, allows Microsoft to literally buy consent against its competitors. The core difficulty at Apple is to have fair competition from Microsoft, so that Software Houses can develop applications that run on Apple's OSX too, in addition to Windows. In Italy, for example, the Government had meetings with Bill Gates, but not with Steve Jobs, and the Government demands professionals to use windows-only applications, such as DOCFA or PREGEO. Given the situation worldwide, Apple's new OSX 2007 will allow people to run Microsoft Windows application, thus conquering the hard way a slide of a market where Governmental antitrust authorities should work more, rather than take part to to the lobby.

[Letter to the Editor of "Working Knowledge for Business Leaders", Harvard Business School.]

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Annuario EITO 2006

Il Sole24Ore: Rapporto EITO: Cresce l'ICT (+3.8%) nella UE ma l'Italia stenta.

European Information Technology Observatory (EITO)

19 dicembre 2006

La finanziaria 2007 deprime il PIL, dice la CONFINDUSTRIA

La recente analisi del Centro Studi di Confindustria suggerisce che la finanziaria 2007 deprimera' la crescita del PIL dello 0,3%. Altri studi, pubblicati sul sole24ore di oggi, dimostrano fatti alla mano che le riforme strutturali tagliano i costi della politica per poi reintrodurre e maggiorare i costi stessi in altra veste. In sintesi, il Governo si appresta ad approvare una finanziaria di tasse e maggiori costi pubblici con effetto depressivo del PIL come "cura" al problema del debito pubblico e della recessione. E' importante che Prodi e Padoa-Schioppa siano meno arroganti, e che Prodi dimostri con i fatti il tanto millantato "dialogo". E' importante che tutti i partiti capiscano la situazione in cui versa l'economia, e che collaborino per un piano finanziario di risanamento che sia degno di tale nome. Uccidere lo Stato in nome del Comunismo e' inammissibile. Il Governo non si nasconda dietro un dito. Il bollettino BCE non esprime una promozione, ma una speranza. Le critiche della BCE sono identiche a quelle della OCSE, in linea con i numeri del debito pubblico. Ieri a Porta a Porta, Padoa-Schioppa non era affatto allarmato dalla dimensione del debito pubblico, di cui peraltro non conosceva i dati esatti. I dati dicono che l'Italia ha un'economia da terzo mondo, e che il Sudan e l'Etiopia stanno meglio di noi.

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17 dicembre 2006

Fantapolitica?

Se e' vero che la politica e' una scienza, allora ammette ipotesi, congetture e teorie, che e' possibile confermare o refutare tramite l'esperienza. Il modo migliore di formulare teorie, come insegnavano Galilei a Bacone, e' quello di accettare i fatti, per poi ordinarli e cavarne ragione. Nessuna teoria politica e' perfetta; si trova sempre qualche fatto inspiegabile, che porta ad una nuova teoria. A lungo andare, uno potrebbe anche convincersi che la politica e' piuttosto ingegneria che non scienza, ma dovrebbe guardarsi bene dal dirlo a voce alta. Se uno poi si concede una licenza sulla correttezza e completezza dei fatti, puo' comunque formulare teorie che, per quanto bizzarre possano sembrare, potrebbero rivelarsi corrette.

TEORIA SEMISERIA

L'Italia e' una grande Impresa. Non mi riferisco alla difficolta' di viverci dentro, ma al fatto che, come ogni Impresa, ha un presidente, un amministratore delegato, un consulente finanziario, un'entourage di direttori esecutivi e di dipendenti. Alla fine della catena alimentare, ci sono i "consumatori". Come ogni Impresa, anche l'Italia ha un suo "manuale di politiche e procedure". Le politiche specificano cosa fare, e le procedure descrivono come farlo. Le politiche sono decise la notte, nel buio, possibilmente in via delle botteghe oscure. L'unica traccia visibile sono i comunicati stampa. E' importante che ogni decisione sia letta dai telegiornali delle 13 con la necessaria enfasi ed un senso di urgenza, in modo che le persone ci credano. I vari politici si divertono a disseminare la stampa con queste decisioni arbitrarie, prese possibilmente sotto l'effetto della cocaina, e senza alcuna relazione apparente con gli impegni elettorali. Poiche' non tutti i politici sono d'accordo su tutto, ne risulta un conflitto di interessi su specifici argomenti. L'unico argomento su cui non e' mai esistito alcun conflitto e' l'aumento di stipendio ad inizio mandato, cosa su cui tutti sono d'accordo e che decidono alla prima seduta del consiglio di amministrazione. Su tutto il resto, si discute spesso e volentieri, possibilmente in televisione, in un qualunque salotto dalle poltrone comode e con la presenza di un maggiordomo-giornalista. E' importante che il politico si mostri un po' stanco, in modo da dare l'impressione che il potere logora. E' anche importante mostrarsi in tutto il proprio splendore, con abiti freschi di sartoria, in modo da vendere al meglio il proprio prodotto politico al consumatore spettatore. Quel che importa e' confondere il consumatore con informazioni Orwelliane ed una burocrazia Kafkiana, in modo che sia indifeso, alla merce' del potere, e che la sua limitata intelligenza sia sempre nutrita di false informazioni, in modo che non sia mai in grado di intendere, e che la sua volonta' sia il frutto di una opportuna ingegneria del consenso attuata tramite il controllo dei media. L'interesse ultimo del politico non e' mai il profitto, come evidente dal debito dei partiti e dal debito globale dell'Impresa Italia. L'interesse del politico e' quello di esercitare il potere, spendendo quanto piu' denaro gli e' possibile, perche' ad una maggiore spesa pubblicitaria, specialmente in campagna elettorale, corrispondono maggiori incassi elettorali, e dunque un maggior peso nel consiglio di amministrazione. Poco importa se l'Impresa e' piena di debiti e non ha i soldi per nuovi pagamenti; e' sufficiente creare nuovi soldi a tavolino, vendendo il debito pubblico sotto forma di "titoli di stato", trasformando il debito pubblico in debito privato. Anche in questo caso, l'informazione Orwelliana e' strategica; se il consumatore venisse a sapere che i suoi BOT e CCT sono in realta' una fetta del debito pubblico, chiederebbero i loro soldi indietro, tutti insieme, l'Impresa Italia andrebbe in bancarotta, e con lei tutta la politica.

Articolo 32: accanimento terapeutico vs eutanasia

"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. --- Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana." (Articolo 32, Costituzione Italiana)

L'eutanasia e' l'atto medico di uccidere un paziente senza infliggergli dolore, su richiesta dello stesso paziente. L'"accanimento terapeutico" e' l'atto medico di "curare" un paziente per lungo tempo e contro la sua volonta'. Entrambi gli atti sono contrari all'Etica medica. E' anche vero che l'insieme dei principi morali che governa la professione medica non puo' non riconoscere l'esistenza di una linea di confine tra medico e paziente. Se il paziente e' in grado di intendere e di volere, il paziente e' libero di accettare o rifiutare una terapia, ed il medico non puo' somministrare la terapia con la forza. E' possibile fare filosofia sui meriti di scelte individuali, ma resta immutato il principio morale di liberta' individuale.

Il Sig. Welby ha deciso di rifiutare la terapia, ed ha chiesto ai medici di andar via da casa sua, portandosi dietro tutti i loro strumenti e medicine. Qui nasce il problema. Nell'andar via, se il medico scollega il respiratore, Welby muore, e muore soffrendo. Questo e' inaccettabile, non solo per la professione medica, ma anche per lo Stato, che istruirebbe un processo penale contro il medico, o chi per lui. Il problema e' difficile, ma non irrisolvibile. In fatti, Welby e' in grado di agire con il pensiero e con gli occhi, che gli consentono di scrivere e comunicare. Welby potrebbe usare la sua seppur limitata abilita' per spegnere da solo il suo respiratore automatico, sollevando ogni terza parte da responsabilita'. Poiche' un tale meccanismo non e' gia' a sua disposizione, Welby non puo' non accettare il decorso naturale della situazione che gli e' dato di vivere.

Aggiornamenti:


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15 dicembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: credit rating

Italia: imprese
impresadataFitch o.Fitch l.t.note
Banca Popolare dell'Emilia Romagna19/12/2006A-
Cassa Depositi e Prestiti15/12/2006AA-
Monte dei Paschi di Siena15/12/2006stabileA+
Telecom Italia1/12/2006stabileBBB+


Italia: stato, regioni, provincie, comuni, citta'
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
stato29/06/2005negativoAAF1[1]
stato19/10/2006stabileAA-A+[1]
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Regione Piemonte (bond)16/11/2006AA-
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Provincia di Brescia (Bond)18/12/2006A+
Provincia di Milano (Bond)19/12/2006AA+
Provincia di Udine20/11/2006AA-
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Comune di Roma4/12/2006AA-
Comune di Taranto20/11/2006CCfallimento
Comune di Taranto28/11/2006C
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Citta' di Foggia19/12/2006A-
Citta' di Gorizia28/11/2006AA
Citta' di Pistoia (Bond)15/12/2006AA-


Fitch Ratings

Standard and Poor's



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Bollettino ECB 2006-12

Note

Fonte: Bollettino della Banca Centrale Europea, Dicembre 2006 [en,it].

"Among the five countries currently in excessive deficit, deficits are projected to be brought or maintained below the 3% of GDP reference value in Germany, Greece and France. Two countries, Italy and Portugal, will continue reporting deficits above 3% of GDP. [...] Commission forecasts indicate the first decline in the public debt ratio since 2002, to slightly below 70% of GDP in 2006. This in turn reflects declines in debt ratios in the majority of countries, with the more notable exceptions of Italy--the country with the highest debt ratio--and Portugal." [pg. 68-9;en]

"Per quanto riguarda i cinque paesi attualmente soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi, i disavanzi dovrebbero essere riportati o mantenuti al disotto del valore di riferimento del 3 per cento in Germania, Grecia e Francia, mentre nei restanti due paesi, Italia e Portogallo, essi continueranno a superare tale valore. [...] Le previsioni della Commissione segnalano la prima riduzione dal 2002 del rapporto fra debito pubblico e PIL, a poco meno del 70 per cento nel 2006. Il calo riflette a sua volta la diminuzione dei corrispondenti rapporti in gran parte dei paesi, con le rilevanti eccezioni dell’Italia--dove il rapporto debito/PIL è il più elevato--e del Portogallo." [pg. 72-3;it]

"The above aggregate developments reflect noticeable divergences across countries. Among the countries with significant imbalances, Greece and Portugal are expected to report sizeable improvements in cyclically adjusted balances. Moderate progress is expected for Germany and France. By contrast, Italy (also affected by the negative budgetary impact of a recent ruling by the European Court of Justice), Luxembourg and Austria are experiencing various degrees of worsening in their cyclically adjusted balances. [...] The aggregate budgetary consolidation in the euro area average to a large extent reflects adjustment efforts in Germany (as a result of continued expenditure restraint and indirect tax increases) and Italy (explained by the consolidation package in the 2007 draft budget as well as the fading away of temporary effects related to the above-mentioned court ruling). Among the countries in excessive deficit, only Portugal will continue to post a deficit significantly above the 3% of GDP reference value in 2007, while Italy’s deficit is projected to return to just below this threshold." [pg. 69,70;en]

"Gli andamenti aggregati sopra descritti riflettono differenze rilevanti fra i vari paesi. Fra i paesi che presentano squilibri significativi, i saldi corretti per il ciclo dovrebbero registrare progressi considerevoli in Grecia e Portogallo e miglioramenti di entità più modesta in Germania e Francia; per contro l’Italia (colpita anche dagli effetti fiscali sfavorevoli di una recente sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee), il Lussemburgo e l’Austria stanno sperimentando in misure diverse un peggioramento di tali saldi. [...] Il miglioramento dei conti pubblici aggregati nella media dell’area dell’euro riflette gli sforzi di risanamento della Germania (con il proseguimento della moderazione della spesa e l’incremento delle imposte indirette) e dell’Italia (grazie al pacchetto di risanamento contenuto nella legge di bilancio per il 2007 e al venir meno degli effetti temporanei della summenzionata sentenza). Fra i paesi sottoposti alla procedura per i disavanzi eccessivi, soltanto il Portogallo continuerà a presentare un disavanzo significativamente superiore al valore di riferimento del 3 per cento del PIL nel 2007, mentre il disavanzo dell’Italia dovrebbe riportarsi appena al disotto di questa soglia." [pg. 74;it]

"As for Italy, structural consolidation in 2006-07 is estimated to be sufficient to bring the deficit below 3% of GDP in 2007 in line with the country’s commitment. However, the total adjustment is projected to be slightly below the 1.6% of GDP minimum effort recommended by the Council and less than half of this adjustment will be attained in 2006." [pg. 71;en]

"Per quel che concerne l’Italia, si stima che il risanamento strutturale nel 2006-07 sarà sufficiente a riportare il disavanzo al disotto del 3 per cento del PIL nel 2007, coerentemente con gli impegni presi dal paese. La correzione totale sarà tuttavia leggermente inferiore allo sforzo minimo, pari all’1,6 per cento del PIL, raccomandato dal Consiglio, e sarà attuata per oltre la metà soltanto nel 2007." [pg. 75;it]

Commenti

La traduzione del testo originale da parte della Banca d'Italia e' corretta, a parte l'ultima frase, in cui la differenza sintattica lascia inalterata la semantica.

Usando il condizionale "dovrebbe", si esprime incertezza sugli effetti della finanziaria 2007. Il verbo esprime la speranza da parte della BCE che l'Italia rientri nei parametri e riduca il debito pubblico. Il verbo non esprime necessariamente approvazione per il contenuto della legge finanziaria 2007. Non e' infatti possibile esprimere un giudizio su di una legge non ancora approvata ed il cui contenuto non e' ancora definitivo. Sara' un uovo di pasqua per tutti, con sorpresa. Data la situazione, ogni giudizio e' necessariamente un pre-giudizio. A Gennaio la situazione sara' differente, sempre che il ricalcolo dei voti non faccia crollare il governo.

Usando la frase "risanamento strutturale 2006-7", la BCE ignora il fatto che non esiste alcun risanamento strutturale nel 2006, e il reale contenuto della finanziaria 2007 e' ancora da vedersi.

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14 dicembre 2006

Lo stato finanziario dell'Italia: debiti (2)

Nella tradizione giapponese, l'onore e' sacro. Il "seppuku" (suicidio rituale) e' l'atto finale di un uomo sconfitto. Da alcuni anni, a causa dell'economia stagnante, il Giappone ha il piu' alto tasso di suicidi al mondo [1,2]. Al 30 Novembre 2006, con dati 2005, il Giappone e l'Italia sono fra i primi dieci paesi piu' indebitati al mondo [3]. E' sufficiente leggere la classifica per capire il reale stato dell'economia in Italia. L'Italia, che siede ai tavoli della CE, OCSE, WTO e G8, crede di essere ricca e influente, e spende milioni di euro in "aiuti al terzo mondo". I numeri dicono che l'economia dell'Italia e' leggermente peggiore dello Zimbabwe, e leggermente migliore del Sudan, due paesi del terzo mondo.

paesedebito/PIL(%)Fitch
1Malawi (Africa)195.90B
2Lebanon (Asia)180.50B
3Seychelles (Africa)167.00n.a.
4Japan (Asia)158.00A
5Jamaica (America Sud)128.70CCC
6Zimbabwe (Africa)109.80C
7Italy (Europa Sud)108.80AA-
8Sudan (Africa)107.00CCC
9Greece (Europa Sud)106.80AA
10Ethiopia (Africa)106.20n.a.


(Germania 21, Francia 32, USA 37, UK 66)

Il debito pubblico dell'Italia consiste all'80% da titoli di stato. Se il Governo vuole spingere gli Italiani a fare seppuku, deve solo insistere con la sua vecchia politica. Il Governo osservi che chi ha i soldi (investitori) ed i talenti (giovani), e' libero di migrare all'estero. L'Italia, non a caso, e' un paese dove non si investe e la popolazione media e' vecchia. Il Governo osservi anche che una politica economica liberale crea le condizioni sufficienti per una immigrazione di capitali e di talenti. La soluzione e' sul tavolo. Fate la vostra mossa, ed il mercato reagira' di conseguenza.

La Banca d'Italia informa che il "Debito delle Amministrazioni Pubbliche" a fine Settembre 2006 e' salito a 1.601,483 miliardi di euro, un incremento del 4,36% rispetto allo stesso periodo del 2005, quando era a quota 1.534,467 miliardi di euro. (Banca d'Italia, Bollettino Economico, pg. 64, novembre 2006)---Il dato di fine anno non e' ancora disponibile. Il rapporto debito/PIL al 2005 era del 106,6%. Dato l'incremento del debito, il nuovo rapporto si attestera' intorno al 110%, superando lo Zimbabwe nella classifica degli stati piu' indebitati al mondo. Il debito pubblico procapite sale a circa 28000 euro. Il recente innalzamento del tasso di interesse sull'euro rendera' gli interessi sul debito piu' cari. E' prevedibile un nuovo ribasso dell'indice Fitch a gennaio, a seguito della manovra finanziaria e del consuntivo sul debito pubblico.

"Non risponde a veritá che dal prossimo anno le tasse diminuiranno. Risponde a veritá che diminuiranno via via che ci saranno risultati sicuri nella lotta contro l'evasione fiscale" (Tommaso Padoa-Schioppa, Ministro del'Economia, RAI Radio Uno)

"Subito interventi strutturali, una Finanziaria di 38 miliardi di euro non saremo più in grado di farla" (Fassino, Corriere della Sera).

Questo e' il risultato di anni di sacrifici degli Italiani. Le finanziarie si susseguono insieme con i cosiddetti nomi illustri dell'economia, le tasse aumentano, il debito aumenta, e la Banca d'Italia si ingrassa. Come ha detto Alessandro Profumo al Corriere della Sera, "alle banche non spetta il compito dello sviluppo del Paese. Il nostro dovere e’ quello di creare valore per gli azionisti". Gli azionisti della Banca d'Italia saranno contenti, ma il paese e' sull'orlo del baratro, ed il terreno inizia a franare sotto i piedi.

La mia piu' grande meraviglia non e' l'enormita' del debito. Da molti anni ormai, economia e politica funzionano senza etica, senza metodo, e senza obiettivo, Il debito e' solo la parte piu' evidente del fallimento. La cosa che mi meraviglia, che mi rattrista, e' che nessuno ne parla. Si legge di tutto sui giornali, ma nessuno sbatte in prima pagina un articolo come questo. Oggi si e' assistito all'ennesimo teatrino, in cui il presidente del consiglio di turno rassicura il paese sul buon esito della finanziaria. Il fatto e', che da troppi anni si sentono le stesse parole. Cambiano i governi, ma il debito continua a crescere, le tasse ad aumentare, le pensioni a diminuire, la sanita' a funzionare sempre peggio, e l'economia ad avere il fiato corto. Esistono due pensionati ogni due lavoratori. Il paese e' vecchio, la politica e' vetusta, ed il paese sta crollando sotto il peso del “Debito delle Amministrazioni Pubbliche”. E' la senilita'. Una condizione in cui il vecchio ha difficolta' nel farsi da parte. Basta con il fascismo. Basta con il comunismo. Sono robe d'altri tempi. Basta con uno Stato che ruba dalle sue stesse tasche. Basta con la politica mafiosa. Basta all'economia senza opportunita'. Basta ad un paese vecchio che non accetta di farsi da parte. Basta con i giovani politici che sono una brutta copia dei vecchi. Servono idee nuove. Serve una politica che lasci libera l'economia di fare il suo mestiere, senza doverne pagare il pizzo. Si vede di tutto in Parlamento; parlamentari con la fedina penale sporca, drogati, pornostar, uomini travestiti da donna, piduisti. Possibile che il Parlamento Italiano sia caduto cosi' in basso? E io dovrei fidarmi di queste persone? Dovrei spendere la mia vita in un paese governato da queste persone?

Ultimo aggiornamento: 2006-12-13






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Lo stato finanziario del cittadino medio

entrate: stipendio (dipendente) o parcelle (libero professionista);
uscite: affitto, luce, acqua, gas, canone RAI, ...;
asset: TFR, BOT;
debiti: scoperti con le banche, carte di credito non pagate, prestiti, mutui,...
flusso di cassa: negativo.

Le entrate vengono spese interamente. Per far fronte al caro-vita, la persona si indebita sempre di piu'. Questo significa che il cittadino medio non ha risorse da investire. Questo significa a sua volta che il mercato non e' liberale, e non e' realmente liquido. Esiste una oligarchia degli investimenti che alimenta il comunismo. E' necessario fornire una moderna educazione finanziaria alle masse, e liberalizzare il mercato. Lo Stato deve consentire alle persone di realizzare le proprie idee, creando impresa in un sistema liberale e di pari opportunita'.

Aggiornamenti:

  • IlSole24Ore: Figli non autosufficienti e in famiglia crescono i debiti---Una famiglia composta da tre o quattro persone, con figli molto piccoli oppure studenti o disoccupati e quindi economicamente dipendenti dai genitori. È questo il profilo della famiglia sovraindebitata tracciato dal secondo rapporto Adiconsum sul sovraindebitamento delle famiglie presentato oggi nel corso del Forum «Sovraindebitamento delle famiglie: emergenza sociale? Nuovi profili dei sovraindebitati». A rischio sovraindebitamenmto è il 20% delle famiglie italiane.


(Prima stesura: 24/10/2006)

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Kofi Annan

Nel suo discorso di congedo, dopo quarantaquattro anni di mirabile servizio all'ONU, il Segretario Generale Kofi Annan esprime un giudizio negativo sulla politica estera Americana ed una lezione di Etica per le future generazioni.
Transcript of Kofi Annan's address at the Truman Presidential Museum & Library on December 11, 2006

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13 dicembre 2006

Lo stato finanziario dell'Italia: debiti

Se il debito e' pubblico, i suoi dati non possono essere privati. Malgrado la tautologia, I dati sembrano protetti da una cortina di ferro.


  • Da cosa e' composto il debito pubblico dell'Italia? Da anni ormai la "Banca d'Italia" ci comunica tramite i quotidiani che il nostro debito e' aumentato. Mai una volta che ci dica il contrario. Le leggi finanziarie ad-hoc si susseguono, ma il debito seguita ad aumentare. L'ultima notizia che ho a disposizione proviene da Repubblica, datata 12 Giugno 2006: Bankitalia, nuovo record per il debito pubblico: A marzo toccata quota 1.556,9 miliardi di euro, 4 miliardi in più rispetto a febbraio. In crescita del 6,8% le entrate tributarie. Il testo specifica che questo "e' quanto risulta dal Bollettino statistico della Banca d'Italia sulla finanza pubblica". Questo documento e' disponibile al pubblico? I dati che supportano la statistica sono anch'essi disponibili al pubblico? Se lo fossero, avrei la risposta che cerco. Il sito della Banca d'Italia riporta tre bollettini statistici per il 2006, datati 19-Aprile, 18-Giugno, 18-Ottobre. Poiche' l'articolo su Repubblica e' datato 12-Giugno, o Repubblica ha diffuso la notizia in anticipo, oppure in ritardo. Leggo i tre documenti, e scopro che in nessuno di essi compare la chiave "debito pubblico" o "deficit". Seguito a cercare nel sito, ma il dato non compare da nessuna parte.
  • Se il debito e' pubblico, il credito e' privato? Quando il Governo effettua i pagamenti per il debito pubblico, a chi versa i nostri soldi? Li versa alla Banca d'Italia? La Banca d'Italia non e' un ente pubblico; infatti, e' un consorzio di banche private. Dunque noi paghiamo le tasse al Governo, ed il Governo fa affari con un ente privato chiamato "Banca d'Italia" che a sua volta trae profitto dalle nostre tasse? Data l'esistenza di un ente privato che trae profitto dal debito pubblico, tramite lo Stato in affari con lui, esiste speranza che il debito pubblico venga ripagato in tempi brevi? Che senso ha "prestare" i nostri soldi allo Stato, tramite i BOT, quando lo stato chiede i soldi alla Banca d'Italia per pagarne gli interessi, indebitandoci?
  • Che fine fanno i soldi versati per il debito?


Dato che il debito e' mio, almeno in parte, vorrei sapere di cosa si tratta.

Aggiornamento (2006-11-18):

La Banca d'Italia informa sul debito pubblico tramite il suo Bollettino Economico. Come indicato dal Dipartimento del Tesoro, il debito pubblico e' composto da titoli di stato all'80%, e da un non meglio specificato "altro" per il restante 20%. La composizione dei titoli di stato indica che abbiamo 80.809 milioni di euro di debiti con l'estero.

Il meccanismo che tiene gli Italiani al guinzaglio e' dunque il seguente.

  • Lo Stato Italiano chiede alla Banca d'Italia di emettere pezzi di carta (titoli) sia sul mercato interno (BOT, CTZ, CCT, BTP e BTP€i) sia sul mercato estero (programmi Global, MTN e Carta commerciale). I titoli sul mercato interno sono venduti anche tramite Poste Italiane. L'interesse annuale su questi pezzi di carta e' piu' alto del tasso di inflazione annuo sulla carta moneta (altri pezzi di carta, emessi dalla Banca Centrale).
  • Le persone (fisiche o giuridiche) investono i loro risparmi acquistando i titoli di stato, cioe' scambiano carta con inflazione in carta con interesse, diventando creditori.
  • Lo Stato Italiano, che paga gli interessi sui titoli, contabilizza il suo debito, e l'interesse sul suo debito, come debito pubblico.


In sintesi, noi paghiamo a noi stessi gli interessi attivi sui soldi che abbiamo prestato allo Stato. Il gioco finanziario funziona solo se il numero di persone che investono in titoli di Stato e' inferiore al numero di persone che pagano le tasse, e se i titolari non riscuotono tutti insieme. Il problema con la emissione di titoli sul mercato estero e' che lo Stato Italiano ci sta' rendendo schiavi di altre nazioni. Ricordiamoci che l'Argentina e' andata in bancarotta a causa del suo debito pubblico con l'estero.

Questo e' l'andamento dei titoli di stato Italiani dal 1999 in milioni di euro, ordinati per anno, titoli emessi sul mercato estero, totale dei titoli emessi (estero+interno).




anno estero totale
1999 60.259,00 1.102.050
2000 71.731,00 1.114.558
2001 81.935,00 1.145.139
2002 82.144,00 1.142.936
2003 84.930,1 1.157.175,7
2004 85.987,95 1.184.244
2005 88.636,77 1.213.031,53
2006/10 80.809.43 1.280.858,06


Ricapitoliamo. Ad oggi, l'80% del debito pubblico consiste in titoli di stato e sul debito maturato. Noi paghiamo a noi stessi gli interessi attivi sui soldi che abbiamo prestato allo Stato, la qual cosa ci rende dei perfetti idioti. Ad aggiungere insulto ad ingiuria, la quantita' di titoli emessi e' in crescita dal 1999, ad eccezione del 2002, ed il 7.3% del totale consiste in titoli emessi sul mercato estero.

La riduzione del debito pubblico e' possibile solo riducendo il numero di titoli emessi. Lo Stato deve gestirsi con maggior efficienza, ovvero deve poter rinunciare ad una parte dei prestiti che noi gli facciamo, e deve rinunciare completamente ad emettere titoli sul mercato estero. Questo e' possibile solo tagliando gli sprechi, per poi ridurre il numero di titoli emessi.

Nuove domande:
- Chi ha autorizzato lo Stato ad emettere titoli nel mercato estero?
- Come sono stati spesi i soldi incamerati per i titoli?
- Da cosa e' composto il restante 20% del debito pubblico?

Iniziative collegate:
- Chiedere al Governo di bloccare immediatamente la emissione di nuovi titoli, sia sul mercato estero sia su quello interno.
- Promuovere un referendum per la abrogazione della legge che autorizza lo Stato ad emettere titoli nel mercato estero.


Aggiornamento (2006-12-13):

La Banca d’Italia informa che il “Debito delle Amministrazioni Pubbliche” a fine Settembre 2006 e’ salito a 1.601,483 miliardi di euro, un incremento del 4,36% rispetto allo stesso periodo del 2005, quando era a quota 1.534,467 miliardi di euro. Il dato di fine anno non e’ ancora disponibile. Il rapporto debito/PIL al 2005 era di 106,6%. Dato l’incremento del debito, il nuovo rapporto si attestera’ intorno al 110%, superando lo Zimbabwe nella classifica degli stati piu' indebitati al mondo. Il debito pubblico procapite sale a circa 28000 euro. (Banca d’Italia, Bollettino Economico, pg. 64, novembre 2006)

"Non risponde a veritá che dal prossimo anno le tasse diminuiranno. Risponde a veritá che diminuiranno via via che ci saranno risultati sicuri nella lotta contro l'evasione fiscale" (Tommaso Padoa-Schioppa, Ministro del'Economia, RAI Radio Uno)

“Subito interventi strutturali, una Finanziaria di 38 miliardi di euro non saremo più in grado di farla” (Fassino, Corriere della Sera).

Questo e' il risultato di anni di sacrifici degli Italiani. Le finanziarie si susseguono, le tasse aumentano, il debito aumenta, e la Banca d'Italia si ingrassa. Come ha detto Alessandro Profumo al Corriere della Sera, "alle banche non spetta il compito dello sviluppo del Paese. Il nostro dovere e’ quello di creare valore per gli azionisti.” Gli azionisti della Banca d'Italia saranno contenti, ma il paese e' sull'orlo del baratro, ed il terreno inizia a franare sotto i piedi.




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10 dicembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: asset: Alitalia

Il contributo di Alitalia al bilancio dello Stato.

entrate: 4.5 miliardi di euro [1]
uscite: n.a.
asset: n.a.
debiti: 932 milioni di euro [3]
flusso di cassa: n.a.
analisi e piano finanziario: "Va privatizzata." [2]
stock market: AZA, outlook

Secondo alcuni, l'Italia deve avere una compagnia di bandiera, dunque lo Stato deve mantenere una quota di controllo sulla societa'. Dietro a questi rigurgiti nazional-socialisti, esiste l'interesse dei sindacati e dei lavoratori, che associano privatizzazione con precarizzazione o licenziamento.

La mia opinione e' che non e' possibile ignorare i numeri. La societa' non funziona. Ha debiti insostenibili per una amministrazione pubblica. Se mantenere alti livelli di occupazione era nell'interesse dei sindacati, allora i sindacati stessi avrebbero dovuto spingere la societa' a lavorare con efficienza. Lo stato finanziario che risulta dal fare diversamente e' tale da non consentire allo Stato di sopportare il peso di tanti impiegati, e dei debiti. E' dunque necessario rivedere il ruolo dello Stato nella proprieta' e gestione di una societa' che, all'indomani dell'unificazione Europea, ha assunto un significato nuovo. L'Europa e' una, ed e' dunque necessario creare una infrastruttura comune, con standard di qualita' comuni. L'impresa e' titanica, e richiede la collaborazione di capitali comunitari. Io propongo la creazione di "European Airlines", un consorzio che unisca tutte le compagnie aeree d'Europa. La proprieta' ed il controllo di Alitalia da parte dello Stato Italiano sarebbe utile e strategica al fine di creare il consorzio, per poi cedere Alitalia al consorzio. Si, dunque, alla compagnia di bandiera, ma la bandiera deve essere quella dell'Europa, che e' ormai patria comune.

Per avere un'idea della competizione, in un mercato globale, si pensi che la American Airlines e' partner, con Apple Computers, Data General, HP, IBM e Sun, dell'Object Management Group, il consorzio che ha definito l'Unified Modeling Language (UML), ovvero un linguaggio formale di specifica, usato non solo per progettare software complesso, ma anche per descrivere modelli di business. Alitalia e' indietro, non solo nell'avere uno stato finanziario in ordine, ma anche in ricerca e sviluppo. A quando una "European Airlines" all'altezza della competizione?

[1] Cimoli, LaStampa, Novembre 2006
[2] Prodi, 16 novembre 2006
[3] Alitalia, Settembre 2006

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5 dicembre 2006

Il ruolo delle banche

"Alle banche non spetta il compito dello sviluppo del Paese. Il nostro dovere e' quello di creare valore per gli azionisti." (Alessandro Profumo, Corriere della Sera, Dicembre 2006)

A chi spetta il compito dello sviluppo del Paese?

Supponiamo che Profumo abbia ragione.
Allora, lo sviluppo del Paese spetta allo Stato.
Allora lo Stato deve fare impresa.

Alessandro Profumo e' attualmente l'amministratore delegato (CEO) del Gruppo Unicredito. E' la prima volta che leggo di una Banca che supporta, indirettamente, il comunismo.

Da ora in avanti, evitero' di usare banche del Gruppo Unicredito.


Aggiornamento.

Esistono interessi particolari fra certe banche e l'amministrazione pubblica? Cercando in Internet si trova, ad esempio, che Unicredit Banca e' usato come "istruttore convenzionato" dalla Regione Sardegna e dalla Regione Puglia. Come funzionerebbe dunque il meccanismo che porterebbe allo sviluppo del paese? Cerco di farmi un'idea:

Lo Stato incamera le tasse (soldi pubblici).
Lo Stato decide di investire X milioni di euro a fondo perduto in imprese di un certo tipo.
Lo Stato gira la somma X ad una amministrazione locale.
L'amministrazione locale distribuisce la somma X ad imprese locali.
L'"istruttore convenzionato" vende i suoi servizi di intermediazione bancaria
(tutto guadagno, nessun rischio).

Se l'"istruttore convenzionato" lavorasse come ogni altra banca, sarebbe esposto al rischio di investimento. Per sottrarsi al rischio notifica che a lui non spetta il compito dello sviluppo del Paese, cioe' di investire nelle imprese. Cosi' facendo, la sinistra comunista vede certe banche come alleate al fine ultimo di creare uno Stato socialista, che controlla i mezzi di produzione ed i finanziamenti. Queste banche, a loro volta, fanno soldi senza esporsi al rischio di investimento. Perche' non usare direttamente la Banca d'Italia? (Ah, gia', e' privata anche quella.)

Domande.

Chi sono gli azionisti delle banche in Italia?
Chi controlla l'elezione degli istruttori convenzionati?
Quali sono le banche che servono da "istruttore convenzionato" in Italia?
Quali, fra queste, vincono il maggior numero di appalti?
Esistono interessi privati fra i partiti/amministrazioni locali/politici e queste banche?
Esistono interessi privati fra i partiti/amministrazioni locali/politici e le imprese beneficiarie?
Chi controlla che la somma X e' versata interamente alle imprese?
Chi controlla la assenza di voto di scambio?
Il criterio sopra descritto fornisce finanziamento illecito ai partiti?

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29 novembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: asset: SIAE

entrate: n.a.
uscite: n.a.
asset: n.a.
debiti: n.a.
flusso di cassa: n.a.

note:


  • 27-11-2006: Un giorno senza cinema, lirica, musica e teatro --- "I continui illeciti tentativi delle istituzioni pubbliche di appropriarsi delle casse della SIAE sono seri pericoli per la sua stabilità economica, dalla quale gli autori e gli editori traggono il loro sostentamento, presente e futuro. La SIAE è un esempio unico nel panorama della economia nazionale. Al contrario della quasi totalità degli Enti pubblici che, pur se alimentati con soldi dello Stato, versano in una cronica situazione di dissesto, la SIAE, senza ricevere alcun apporto economico pubblico ma con i soli proventi privati dei suoi associati, ha un eccellente patrimonio ed un ottimo bilancio. L’attuale tentativo del Ministro Padoa Schioppa di voler mettere le mani su tale patrimonio, con prelievi di milioni di euro, è un ulteriore tiro al bersaglio a danno della SIAE; è un atto di prepotenza che non ha alcun fondamento giuridico, contro cui la SIAE si sta opponendo con ogni mezzo. Spero che gli autori e gli editori ritornino sulle loro decisioni. Diversamente la SIAE si avvierebbe verso un grave ed inevitabile smembramento, con la conseguenza che migliaia di dipendenti e di collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada." (Avvocato Giorgio Assumma, Presidente della SIAE)

28 novembre 2006

flussi migratori delle imprese

Il fenomeno dei flussi migratori e' una forza incontenibile della Natura: animali e persone fisiche si spostano nell'orbe terracqueo in cerca di un clima piu' favorevole alla loro sopravvivenza. Con la globalizzazione economica, il fenomeno si estende alle persone giuridiche, ovvero le imprese cercano un miglior "clima finanziario" dove conquistare o mantenere il loro "vantaggio competitivo". Dove migrano le imprese?



E' dunque possibile iniziare a stilare una classifica dei flussi migratori delle imprese.

Paesi con flusso negativo: Italia, Inghilterra.
Paesi con flusso positivo: Irlanda, Olanda, Lussemburgo, Bermude.

Implicazioni per l'Italia.

La CE inizia a funzionare, e le imprese in Italia non staranno a guardare. Se la legge finanziaria 2007 non sara' favorevole all'impresa, come promesso in campagna elettorale, le imprese sposteranno le loro attivita' in un altro paese CE/OCSE. La sinistra fondamentalista non ha potere sulle imprese in un mercato globale. Chi ha i soldi o il talento, e' libero di investirli dove il mercato e' piu' favorevole al successo dell'impresa. Oltre ai cervelli in fuga, l'Italia avra' anche i capitali in fuga. La situazione puo' essere gestita con intelligenza. Se la legge finanziaria 2007 rendera' l'Italia competitiva rispetto ad Irlanda del Sud, Irlanda del Nord, ed Olanda, allora l'Italia potrebbe dare una svolta alla sua economia stagnante. Ricordiamo due dati, fra i tanti possibili:

paeseIREScrescitadisoccupazioneWBG
Italia33%0.1%7.7%82
Irlanda del Sud12.5%5.5%4.3%10


N.B. WBG e' il rating 2007 della World Bank, che colloca l'Italia fra il Kenia e Panama.

Mentre in Italia si favorisce l'immigrazione di persone dal terzo mondo e si fa di tutto per soffocare l'economia, in altri paesi della CE/OCSE si favorisce l'immigrazione di imprese che espandono l'economia. Ne risulta, numeri alla mano, che l'Italia ha crescita zero e alta disoccupazione, mentre altri paesi hanno crescita alta e bassa disoccupazione. Perche' il governo Italiano deve sempre agire in controtendenza?






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26 novembre 2006

Indice di competitivita' per i paesi EU

Le universita' di Sheffield e George Washington si sono unite alla comitiva, stilando l'indice nazionale di competitivita' europea 2006-7. Ne risulta quanto segue.

"One possible explanation for Finland's strong performance is the emphasis its government has placed on the importance of research and development (R&D)."

Una possibile spegazione per l'ottima performance della Finlandia e' l'enfasi posta del suo governo sull'importanza di ricerca e sviluppo.

"Business and higher education work closely together and Finland ranks highest in terms of R&D, both within higher education and at government level."

Le imprese e le universita' lavorano fianco a fianco, e la Finlandia raggiunge i massimi livelli in ricerca e sviluppo, sia nell'ambito dell'universita' che nell'ambito dello stesso governo.

"Luxembourg comes in second to Finland overall and has an unemployment rate of just 2.6%, the lowest in the EU."

Il Lussemburgo giunge al secondo posto in classifica, con un tasso di disoccupazione di solo il 2.6%, il piu' basso d'Europa.

"Of the 10 new states, Slovenia is the only nation to score better than certain existing EU countries."

Dei dieci nuovi stati membri, la Slovenia e' la sola ad avere un punteggio migliore di alcuni stati dell'Europa prima dell'allargamento.

Osservo che l'Italia ha un indice di 100; un valore prossimo a quello dei paesi dell'est. Mentre l'est ex-comunista di sposta verso l'ovest liberale, l'Italia marcia in direzione opposta, con ben due partiti della sinistra fondamentalista, o comunisti-retro' che dir si voglia. Il piu' grande paese comunista, la Cina, ha assaggiato il frutto proibito del capitalismo, e quest'anno chiudera' con il PIL intorno al 10,7%, salendo un altro gradino nella classifica del potere economico mondiale.

Io non sono sicuro di farcela con la nuova finanziaria; non sono ne' milionario ne' protetto dai sindacati. Aspetto di vedere la finanziaria approvata, per conoscerne il contenuto definitivo: se e' in linea con il programma elettorale (tagli alla spesa pubblica, economia liberale, incentivi per la ripresa economica) allora rimango. Diversamente, cari compagni dell'armata rossa, vi lascio cuocere nel vostro brodo, ed io emigro. L'unica differenza con il passato e' che, questa volta, non rientrero'. Vivere in Italia costa troppo. Gli unici a vivere bene sono i politici. Il governo, come un disco rotto, continua a promettere tagli alle tasse, mentre il paese collassa sotto il peso dello Stato. Quando la barca affonda, e' meglio saltare fuori bordo per tempo.

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25 novembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: spese: politica

Re: Antonio Di Pietro: I costi della politica, Novembre 2006

la goccia scava la roccia...

I due emendamenti respinti possono essere riformulati come referendum. E' evidente che maggioranza ed opposizione sono uniti per la tutela dei loro privilegi, dunque e' necessario passare la palla al detentore costituzionale della sovranita', cioe' ai cittadini. Propongo di procedere senza indugio con la formulazione di un referendum apposito, ed iniziare la raccolta delle firme.

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22 novembre 2006

Lo stato finanziario dell'Italia: spese: software

La pubblica amministrazione, come ogni altro ente, spende per licenze software. Una serie di paesi OCSE ha deciso di utilizzare software gratuito [1,2,3,4,5], tagliando le spese. L'Italia puo' muoversi nella stessa direzione. Elenco qui di seguito i software commerciali piu' diffusi (spesso disponibili solo per Microsoft Windows e con strutture dati proprietarie), ed il loro equivalente gratuito (disponibili per tutti i sistemi operativi e con strutture dati aperte).
for feefor free
Microsoft editor di testiemacs
Microsoft Office WordOpenOffice Writer
Microsoft Office ExcelOpenOffice Calc
Microsoft Office PowerPointOpenOffice Impress
Microsoft Office AccessOpenOffice Base
Microsoft DrawOpenOffice Draw
Microsoft FrontPageNVU
Microsoft Internet Information ServerApache
Microsoft Active Server Pages (ASP)Apache: ASP
Microsoft Internet ExplorerMozilla Firefox
Microsoft Exchange Serverzimbra
Microsoft Outlook e-mailzimbra, Mozilla Thunderbird
Microsoft Outlook calendarzimbra, Mozilla Calendar
Microsoft SQL ServerPostgreSQL, MySQL
Microsoft MediaPlayerVLC MediaPlayer
Microsoft ProjectGanttProject
Adobe Photoshopgimp
Adobe IllustratorInkscape
Adobe DreamWeaverNVU
Adobe Acrobat ReaderAdobe Acrobat Reader
Adobe Acrobat WriterGhostPDF
Adobe Acrobat PasswordPDFKey Pro (commerciale)
Adobe Flash PlayerAdobe Flash Player
Oracle SQL ServerPostgreSQL, MySQL
IBM DB2PostgreSQL, MySQL
IBM Lotus Dominozimbra
IBM Lotus Noteszimbra
IBM Rational RoseEclipse
backup (qualunque)rsync

Riguardo lo sviluppo di applicazioni, usare sistemi open-source abbatte i costi per il cliente finale e per la stessa casa produttrice. E' anche un vantaggio per lo studente o il professionista, perche' puo' lavorare senza spendere un centesimo in licenze.

Riguardo il sistema operativo, esistono tre possibilita': Microsoft Windows, linux, oppure Apple MacOS. Il problema della scelta non e' dettato dal costo, ma dai seguenti fattori: sicurezza, facilita' d'uso, manutenzione, ed il tipo di applicazioni che e' possibile usare (commerciale/opensource).

sistemasicurezzafacilita'manutenzioneapplicazioni
Windowsbassamediamedia-altac,o
linuxaltamedia-bassaaltao
MacOSaltaaltabassac,o

Mettendo sul piatto della bilancia le varie caratteristiche, MacOS e' il miglior sistema operativo.

Se si usa Microsoft Windows, e' importante avere un firewall ad un antivirus veramente efficienti. Il firewall integrato puo' non essere il migliore in assoluto, ma e' meglio usarlo in assenza di alternative. Riguardo l'antivirus, ne esistono molti e la loro qualita' varia ogni anno; per individuare quello migliore, serve una analisi critica ed indipendente [link].

Se si usa linux, il sistema offre tutto quello che serve per il massimo della sicurezza; il firewall e' integrato (da configurare) e l'antivirus e' inutile (linux e' immune da virus, ma include il Clam Antivirus standard nella versione server).

Se si usa MacOS, il sistema offre tutto quello che serve per il massimo della sicurezza; il firewall e' integrato (lo si puo' migliorare con LittleSnitch) e l'antivirus e' inutile (macos e' immune da virus, ma include il Clam Antivirus standard nella versione server).










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20 novembre 2006

Il piano finanziario dell'Italia (2007, #3)

La Camera ha approvato la legge Finanziaria per il 2007.
Una parte della minoranza alla Camera approva la legge.

Presenti e votanti: 562
Maggioranza: 282
SI: 331
NO: 231

Sintesi del piano finanziario per il 2007:
entrate: 22 miliardi (tasse)
uscite: tagli per 12.7 miliardi
asset: i monopoli in fallimento (Ferrovie, Alitalia) restano di proprieta' dello Stato; le province non vengono abolite; la emissione di titoli di stato sul mercato estero non viene ne' abolita ne' interrota;
debiti: 1.556,9 miliardi, di cui l'80% consiste in titoli di stato. Il 7.3% dei titoli e' stato emesso sul mercato estero; il debito relativo e' di 80.809 milioni di euro.

Commento delle imprese: "La manovra non dà certezze. Il bilanciamento degli effetti appare negativo, incupendo le aspettative degli imprenditori, con ovvi riflessi negativi sulle decisioni di investimento e sulla creazione di nuovi posti di lavoro."

Il testo ora passa al Senato.


Il mio parere e' che lo Stato ha bisogno urgente di una politica fiscale conservatrice, ovvero di massima prudenza nelle spese e nel debito pubblico. La continua emissione di titoli di stato incrementa il peso fiscale sui cittadini, peso che ha gia' raggiunto limiti insostenibili e tali da soffocare l'impresa ed erodere il risparmio. L'Italia e' fra i paesi piu' indebitati al mondo [link1 ,link2,link3]. E' imperativo che lo Stato interrompa immediatamente la emissione di nuovi titoli sull'estero, e che paghi quelli pendenti a tempo dovuto, senza rinnovarli. E' ugualmente importante che si interrompa immediatamente la emissione di titoli sul mercato interno, e che si attuino misure rigorose di eliminazione degli sprechi, ivi inclusa la chiusura di tutte le societa' partecipate. Infine, e' necessario aumentare il PIL, con misure talmente innovative da favorire gli investimenti esteri nei settori strategici dell'economia dei nostri tempi (nel caso il Governo non se ne fosse accorto, l'era industriale e' finita con il crollo del muro di Berlino). L'obiettivo e' di dimezzare l'attuale debito, portandolo al 50% del PIL, in modo che lo Stato si levi dal nostro groppone e ci lasci liberi di fare impresa e di vivere la nostra vita.

La politica di Berlusconi ha portato alla apertura di grandi opere senza copertura finanziaria. Malgrado la necessita' di tali opere per lo sviluppo economico, aggravare il debito pubblico in questo momento e' come uccidere il paziente piuttosto che curarlo. Dunque non condivido la politica di Berlusconi.

La politica della sinistra e' eterogenea. Non condivido quella di estrema sinistra, perche' predica l'aumento della spesa, e dunque del debito, e dunque di altre tasse.

L'Italia si sta' svenando; l'unica cura non e' fare trasfusioni, ma chiudere le ferite. L'unico partito di mia conoscenza che si muove nella direzione giusta, su praticamente tutti i quadranti del bilancio, e' il partito di Antonio Di Pietro.

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18 novembre 2006

Dalla liberta' al fascismo

In America si pongono la stessa domanda che io mi sono posto soltanto ieri. La domanda e': quale e' l'articolo della Costituzione che legittima le imposte sui redditi? In perfetto stile Americano, ne hanno fatto un film: From freedom to fascism, di Aaron Russo. Ne traduco tre passaggi.

Ronald Reagan, presidente degli USA, 28 Maggio 1985: "Credo che le nostre tasse siano divenute antiamericane. La morte e le tasse sono inevitabili, ma le tasse ingiuste non sono inevitabili."

G. Edward Griffin: "Lo scopo dell'imposta sul tuo reddito non e' quello di aumentare il reddito dello Stato, ma e' quello di ridistribuire la ricchezza e controllare la societa'. Credo che nessuno voglia l'imposta sul reddito, perche' e' lo strumento di ogni dittatura; e' lo strumento con il quale il Governo puo' manipolare e sottomettere le persone."

Catherine Austin Fitts, ex assistente del "Secretary of Housing": "Ogni anno tu compili un documento per il Governo in cui dichiari il tuo stato finanziario (bilancio). Se menti, puoi andare in prigione. Per legge, il Governo dovrebbe fare altrettanto; dovrebbe darti il suo stato finanziario in cui si dice come ha speso i tuoi soldi delle tasse. Il problema e' che tu fai queste dichiarazioni, lui no. Nell'anno fiscale 1999, il dipartimento della difesa aveva 1.1 trilioni di dollari non documentabili." SCRITTA: "Non documentabili significa ... mancanti." Segue: "L'anno successivo, avevano 2.3 trilioni di dollari non documentabili." SCRITTA: "Dopo aver pagato l'interesse sul debito e gli sprechi del Governo, non un solo centesimo delle tue tasse sul reddito paga per i servizi che tu ti aspetti dal Governo."

La Costitizione (americana) dice che le "tasse dirette" sono volontarie al 100% e sono ridistribuite equamente fra tutti. Le "tasse indirette", invece, sono al 100% obbligatorie, ma possono essere evitate; ad esempio posso evitare quella sulla benzina andando in bicicletta, oppure quella sulle sigarette evitando di fumare o coltivando il mio tabacco. La Costituzione (americana) dice che le tasse indirette devono essere le stesse in tutti gli stati dell'unione. L'imposta sul reddito non risponde a nessuno dei due requisiti. ... Reddito significa profitto da impresa, non da stipendio o lavoro. SCRITTA: "Nel 2005 la tassa illegale sul tuo lavoro ha fornito entrate per 927.2 miliardi di dollari. La tassa legale sul reddito d'impresa ha fornito entrate per 278.3 miliardi di dollari." ... Se ti arriva a casa l'imposta sul reddito, e non sei un'impresa, rispondi appellandoti al "freedom of information act" [trasparenza] e chiedi di vedere le leggi che ti obbligano a pagare. ... [il film prosegue con interviste ad agenti del Governo, che dicono di aver investigato il problema, e che, nei fatti, il Governo non puo' tassare il reddito delle persone fisiche, perche' il vero concetto di reddito e' proprio delle imprese. Le persone fisiche "scambiano" il loro lavoro per soldi; essendo uno scambio, non esiste profitto.]

La cosa che mi affascina di questo documentario e' il giudizio critico indipendente di cittadini (avvocati e commercialisti) che fanno domande sui fondamenti dello Stato in cui vivono, nella ricerca della giustizia e della liberta', ed esigono risposte dallo Stato. L'Italia, in confronto, e' un paese incapace di intendere e di volere. Le scuole ed i media in Italia dovrebbero mettere da parte la propaganda, al fine di educare le persone alla ricerca dei fatti ed al giudizio critico. Le persone in Italia dovrebbero capire che lo Stato non e' un padre padrone. Le persone, in Italia, dovrebbero capire che sono libere di cambiare il mondo in cui vivono. La Costituzione Italiana riconosce la sovranita' al popolo, non alla politica. La politica trae il suo potere dal popolo, e non viceversa. Il popolo e' il sovrano, la politica e' il suddito.

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Illegittimita' costituzionale delle imposte sui re...

Quale e' l'articolo della Costituzione Italiana che legittima le imposte sui redditi? Ho letto attentamente la Costituzione, ma non sembra esistere un tale articolo.

Perche' il Testo Unico delle Imposte sui Redditi non definisce la parola "reddito"? Se la legge non definisce che cosa intende per reddito, la legge su cosa si applica esattamente? Il concetto di valore aggiunto e' tipico delle societa'; non esiste valore aggiunto negli stipendi o nel lavoro diretto.

La Costituzione Italiana
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi

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17 novembre 2006

Spagna e Italia ... visti dall'Economist

[Mediterranean rivals, Economist, 2/11/2006]

"Spain, long one of Europe's also-rans, is about to join the big league; Italy is going in the other direction" (La Spagna, un perdente europeo da fondo classifica, recupera terreno e sta' per raggiungere i leader; l'Italia muove nella direzione opposta)

"Like Italy, Spain is stuck with high-cost, low-productivity businesses that are vulnerable to Chinese competition; poor schools; and low spending on research and development." (Come in Italia, l'economia Spagnola e' afflitta da alti costi di impresa e bassa produttivita', che le rende vulnerabili alla competizione Cinese; scuole senza risorse; spesa inadeguata per ricerca e sviluppo.)

"In Italy the government agreed a spending plan unanimously at cabinet level. But when it went to parliament, there were 7,000 amendments, of which no fewer than 3,000 came from the ruling coalition. In Italy party and budget discipline alike seem unknown. In Spain they reinforce each other." (In Italia il Governo ha approvato la proposta di legge finanziaria all'unanimita'. Quando la proposta ha raggiunto il Parlamento, ci sono stati 7000 emendamenti, dei quali non meno di 3000 provenivano dalla stessa maggioranza. In Italia, disciplina politica e disciplina economica sembrano non conoscersi. In Spagna si supportano a vicenda.)

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Il piano finanziario dell'Italia (2007, #2)

Roma, 16 nov. - (Adnkronos) - "Sara' presentato un solo maxiemendamento" alla Finanziaria.

Roma, 17 nov. - (Adnkronos) - Il Governo pone "la fiducia su un maxiemendamento depositato nella notte."

In queste settimane si e' sentito di tutto, ed il contrario di tutto. Il Governo, criticato da tutti, dentro e fuori casa, seguita ad emendare la finanziaria.

Come da tradizione, a Pasqua le uova di cioccolato nascondono una sorpresa. Come da tradizione, la sorpresa non e' mai un granche'. "A caval donato non si guarda in bocca", si dice. Il problema e' che non siamo a Pasqua, e la finanziaria non puo' e non deve essere a sorpresa. Il problema e' che l'Italia e' in fondo alla classifica economica dei paesi CE, OCSE, e G7. Il problema e' che se il Governo non da un segno di controtendenza, iniziando ad introdurre riforme strutturali con questa finanziaria, il paese non riuscira' mai a ripagare il debito pubblico, ed il suo credito la portera' fuori dai paesi CE, OCSE e G7. E' realistico attendersi le riforme strutturali per le quali si e' eletto questo Governo? In base all'Articolo 68 della Costituzione, il Governo e' libero di agire arbitrariamente. E' realistico attendersi riforme strutturali in un emendamento "depositato nella notte" su cui poi il Governo chiede la fiducia?

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15 novembre 2006

Annuario WorldBankGroup 2007

Comparazione fra nazioni sul costo e facilita' di impresa.

Fonte: World Bank Group, Doing Business 2007 [link1,link2]



ItaliaIrlanda Sud
Costo iniziale (% reddito procapite)15.20.3
Capitale minimo (% reddito procapite)10.40.0
Semplicita' fiscale (rango)8210
Facilita' nel chiudere il business (rango)497
Facilita' nel chiudere il business (anni)1.20.4
Tasse (rango)1172
Numero di pagamenti in un anno158
Tasse totali, incidenza sul profitto di un anno76.0%25.8%


Semplicita' fiscale (rango), graduatoria generale:
#1 Singapore
#2 New Zealand (OCSE)
#3 United States (OCSE,G7)
#4 Canada (OCSE,G7)
#5 HONG KONG, CHINA
#6 United Kingdom (CE,OCSE,G7)
#7 Denmark (CE,OCSE)
#8 Australia (OCSE)
#9 Norway (OCSE)
#10 Ireland (CE,OCSE)
#11 Japan (OCSE,G7)
#12 Iceland (OCSE)
#13 Sweden (CE,OCSE)
#14 Finland (CE,OCSE)
#15 Switzerland (OCSE)
#16 Lithuania (CE)
#17 Estonia (CE)
#20 Belgium (CE,OCSE)
#21 Germany (CE,OCSE,G7)
#22 Netherlands (CE,OCSE)
#23 South Korea (OCSE)
#24 Latvia (CE)
#30 Austria (CE,OCSE)
#35 France (CE,OCSE,G7) - TOP REFORMER
#36 Slovakia (CE,OCSE)
#39 Spain (CE,OCSE)
#40 Portugal (CE,OCSE)
#43 Mexico (OCSE) - TOP REFORMER
#49 Romania (CE) - TOP REFORMER
#52 Czech Republic (CE,OCSE)
#54 Bulgaria (CE)
#61 Slovenia (CE)
#66 Hungary (CE,OCSE)
#75 Polonia (CE,OCSE)
...
#80 Tunisia
#81 Panama
#82 Italia (CE,OCSE,G7)
#83 Kenia
#91 Turkey (OCSE)
#109 Greece (CE,OCSE)

#n.a. Lussemburgo (CE,OCSE)
#n.a. Malta (CE)
#n.a. Cyprus (CE)


I numeri si commentano da soli. Fra tutti i membri OCSE, l'Italia e' terzultima. Fra tutti i ventisette (27) membri CE, l'Italia e' penultima. La situazione e' imbarazzante.

I numeri dimostrano che in Italia l'economia e' fatta da politici che non hanno la piu' pallida idea di come si conduce un paese. L'Italia non merita di essere governata da un esercito di persone che, oltre a costarci una fortuna, non sanno fare il loro lavoro. Se avessero un minimo di rispetto per se stessi, oltre che per il paese, si farebbero da parte in gran silenzio, nel piu' grande imbarazzo.

In questi giorni si vota per la legge finanziaria 2007. Questa legge non riduce il numero dei dipendenti pubblici, non taglia i privilegi fiscali dei politici (dipendenti pubblici), non liquida i monopoli in fallimento (Ferrovie dello Stato, Alitalia,...), non semplifica la burocrazia, non abbassa le tasse (vedi il caso Irlanda), non introduce le necessarie riforme strutturali per il quale questo Governo e' stato eletto. Se questa legge sara' approvata, io lascero' il mio paese, perche' ogni sforzo di ripagare il debito pubblico sara' uno sforzo inutile, e perche' avrei ribrezzo a vivere in un paese il cui Governo, mentendo ai suoi elettori, agisce arbitrariamente nel mandare il paese in rovina. Questo paese si e' tagliato le vene. Per risanare l'economia e' necessario tappare le falle, non fare altre trasfusioni.

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lo stato finanziario dell'Italia: asset: Ferrovie ...

Il contributo di F.S. al bilancio dello Stato.

entrate: "Abbiamo avuto un taglio enorme al contratto di servizio di 600 milioni, 500 per RFI e 100 per Trenitalia. Per RFI è il terzo anno consecutivo di minori trasferimenti. Questo e` un elemento di insostenibilità nel rapporto tra Stato e azienda. A questo si aggiunge la situazione di Trenitalia che e` molto grave. Ha fornito serivizi, ma non ha ricevuto il pagamento dovuto." [1]

uscite: "Sono aumentati i costi operativi per la manutenzione e i servizi in outsourcing." [1]

asset: "Gli immobili li abbiamo gia` venduti tutti, ci sono altre aree ma dobbiamo farle maturare e lavorare con gli enti locali perche` non possiamo regalarle." [1]

debiti: "Per il 2006 disavanzo per il Gruppo Ferrovie e' prossimo ai 2 miliardi di euro." [5] "E lo squilibrio, che da anni viaggia attorno a 3,5-3,6 miliardi di euro, è tutto a carico del bilancio pubblico: nella finanziaria appena approvata la sola voce «copertura disavanzo fondo pensioni Fs» assorbe 3,7 miliardi, in pratica la metà dei fondi destinati alle Ferrovie." [6]

flusso di cassa: "Lo sbilancio per il 2006 è stimato a 1,707 miliardi." [1]

[analisi e piano finanziario (dei dirigenti FS):]
"Siamo sull'orlo del fallimento. Le Ferrovie si sono svenate, non hanno piu` risorse e lo sbilancio e` tale che non permette piu` di andare avanti in una situazione di indebitamento finanziario. Per questo è indispensabile la ricapitalizzazione pena portare i libri in tribunale in tempi non lunghi, ma brevi." [1]
"A determinare tale squilibrio e` stata sia la riduzione dei trasferimenti dalla Finanziaria 2006 sia l'aumento dei costi in larga parte attribuibili ai servizi Trenitalia. All'intero sistema ferroviario necessitano circa 6,1 miliardi di euro. Mancano 3,5 miliardi per l'alta velocità, 1,4 miliardi per la rete convenzionale, 500 milioni di euro per le convenzioni e 700 milioni per la ricapitalizzazione di Trenitalia, che e` necessaria per non portare i libri in tribunale." [2]

[analisi e piano finanziario (politica):] "Non possiamo consentire il fallimento." (Bersani)

[analisi e piano finanziario (indipendente):]
"I conferimenti di capitale disposti dallo Stato a favore del Gruppo, riclassificati come trasferimenti diretti a ripiano di perdite determinano un aumento del disavanzo della Pubblica amministrazione ed un aggravio del rapporto deficit/PIL. [...] A circa cinque anni dalla ristrutturazione societaria non emergono miglioramenti di rilievo nella gestione complessiva del Gruppo, che anzi, dopo i risultati positivi degli anni 2001 e 2002, appare in trend negativo con riguardo ai risultati d’esercizio per il 2003 e per il 2004. Se infatti è da ritenere che vi sia stata una maggiore responsabilizzazione del management per i vari settori societari, non si colgono segnali significativi di maggiore economicità della gestione, né di una aumentata efficacia nel raggiungimento dei fini istituzionali. I risultati della gestione del Gruppo sono in tendenziale peggioramento: si passa dall’utile netto consolidato di 31 milioni di Euro del 2003 (già in diminuzione rispetto ai 76 milioni di Euro del 2002) ai 124 milioni 600 mila Euro di perdita del 2004, connessa anche al risultato negativo delle gestioni extra operative (finanziaria, straordinaria e fiscale). Nell’ambito dei ricavi delle vendite e prestazioni, in aumento per il 2004, il limitato incremento dei prodotti del traffico non riesce a compensare la crescita dei costi operativi." [4]
"Nel 2012 non esisteranno più le Ferrovie dello Stato come le conosciamo oggi; le Direttive europee obbligano ad accelerare il processo di liberalizzazione da completare per i passeggeri già nel 2011; a separare la proprietà e gestione della rete da quella dei treni che circolano (oggi RFI e Trenitalia), che domani dovranno vedere concorrenza tra operatori. Le conseguenze saranno tariffe più alte per i cittadini e le merci oppure minori investimenti sulla rete." [3]

[analisi e piano finanziario (da me suggerito al Ministro DiPietro):]
"Forse e' possibile inserirle nel contesto della viabilita' in Europa, magari cederle ad un consorzio europeo che ha come obiettivo quello di portare tutte le ferrovie europee allo stesso standard di qualita'. Esistono ottime ferrovie, in Germania e Olanda, e la loro esperienza sarebbe veramente utile in Italia." [7]


Riferimenti:
[1] Mauro Moretti (amministratore delegato di FS), audizione davanti alla commissione Lavori Pubblici del Senato, Novembre 2006.
[2] Innocenzo Cipolletta (presidente di FS), Novembre 2006.
[3] Legambiente
[4] Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Ferrovie dello Stato S.p.A., esercizi 2003-2004.
[5] Innocenzo Cipolletta (presidente di FS), Ferrovie sull'orlo del fallimento: intervista a Radio24, IlSole24Ore, Novembre 2006. Notizia ripresa anche da AdnKronos.
[6] Ferrovie, la voragine delle pensioni, La Stampa, Novembre 2006
[7] Luca dellaPenna, in "Bollette e Profitti", Blog di Antonio Dipietro (Ministro per le Infrastrutture), Ottobre 2006

Nota:
Tra i riferimenti, manca quello piu' importante, ovvero il bilancio ufficiale depositato presso la Camera di Commercio. Malgrado il fatto che il bilancio di societa' e' un documento pubblico, il documento non e' realmente disponibile al pubblico, perche' la Camera di Commercio non consente ai cittadini di accedervi, come ho gia' lamentato in un altro articolo.

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14 novembre 2006

competitivita'

Notizie dall'Italia:


Notizie dal Mondo:

  • Rallenta la crescita nella CE
  • IRES al 12% in Irlanda del Nord: Per stimolare l'economia, le societa' di capitali in Irlanda del Nord saranno esenti da tasse sul 60% dei profitti, e saranno tassate al 30% sull'eccedenza, ovvero l'IRES sara' al 12% sul 100% dei profitti. Questo rendera' l'Irlanda del Nord leggermente piu' competitiva rispetto all'Irlanda del Sud, dove l'IRES al 12.5% seguita ad attrarre investimenti esteri, raggiungendo un tasso di disoccupazione al 4.3% ed una crescita economica (al 5.5%) tra le migliori della OCSE (dati 2005) [link1,link2].


In un mercato globale, tutti i membri OCSE sono al lavoro per essere piu' competitivi. Tutti, tranne l'Italia, dove l'IRES al 33% sul 100% dei profitti [link1,link2] e l'IRAP [link3,link4] seguitano a scoraggiare gli investimenti, raggiungendo un tasso di disoccupazione al 7.7% ed una crescita economica (al 0.1%) tra le peggiori della OCSE (dati 2005).

La vita e' breve. Forse e' tempo di emigrare, nuovamente.

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13 novembre 2006

Articolo 68

I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. (Articolo 68, Costituzione Italiana)

Ho letto attentamente la Costituzione, e nessun articolo dice esplicitamente che i candidati eletti rappresentano i loro elettori sulla base del programma politico per il quale sono stati votati. L'articolo 68 implica che il programma puo' essere disatteso mentendo al cittadino. Se ho ragione, l'articolo 68 deve essere riveduto e corretto.

Re: Rossi (Verdi-Comunisti Italiani)

"Anche i lavoratori, sono interessati ad un risanamento della finanza pubblica e ad un miglior equilibrio tra debito e PIL, ma una cura non deve togliere la vita al malato." (Rossi, lettera al Parlamento, Novembre 2006)

Concordo.

"In Europa, l’adozione di un rigido rapporto tra debito e PIL (3%) darà un colpo decisivo all’esperienza della socialdemocrazia che, già alle prese con la fine dell’ipotesi della continua crescita economica e con la progressiva subordinazione economica, culturale e militare all’imperialismo degli Stati Uniti del nord America, ora dovrà anche ridurre il suo storico ruolo di intervento nell’economia e nei servizi pubblici." (Rossi, lettera al Parlamento, Novembre 2006)

Questa e' solo una possibile opinione, tipica di una politica non liberale, ovvero di una politica economica radicale di sinistra. Per quanto uno si sforzi di apprezzarla, resta il problema dei numeri che non quadrano. La situazione dell'economia italiana e' il frutto di una politica economica a'-la John Maynard Keynes, ma all'Italiana. La teoria di Keynes dice che e' possibile rilanciare lo sviluppo con il debito.

L'esperieza italiana dimostra che esiste debito buono e debito cattivo. Il debito buono produce reddito a sufficienza da ripagare il debito stesso. Il debito cattivo produce una spirale negativa di costi ed interessi passivi in crescita, anche noto come bancarotta. Lo Stato italiano ha speso molti soldi per molte attivita’ cosiddette sociali, solo per alimentare il grasso stipendio di dipendenti pubblici, assoldati fra le fila di elettori influenti e amici di partito. Questo e' avvenuto indipendentemente dal colore politico. E' evidente a tutti ormai che quelli erano e sono debititi cattivi.

L'esperienza italiana dimostra anche che deve esistere un limite etico al debito pubblico. Non e' giusto indebitare il popolo, per poi vessarlo di tasse per ripagare il debito; e' una spirale senza uscita. Non e' giusto che un bambino nasca gia' con un bel debito come eredita' di cattive decisioni prese arbitrariamente da Governi incapaci di amministrare per il bene di tutti.

Che piaccia o meno, l'Italia e' in Europa, e per restare in Europa e' necessario imparare la differenza tra debito buono e debito cattivo. Chi si dichiara comunista, oggi, e' semplicemente un ignorante ed un ipocrita. E' ignorante, perche' parla di economia quando il suo credo politico rifiuta l'idea stessa di capitale. E' ipocrita, perche' da una parte predica una societa' comunista, senza soldi, senza banche, senza proprieta' privata, ma dall'altra ha soldi in tasca, ha un conto in banca, ha carte di credito, vive in un alloggio privato, possiede beni, spende denaro per viaggiare per lavoro o per vacanza. Il comunismo e' morto. Non e' possibile continuare a sognare ad occhi aperti. E' anche finito il tempo in cui le masse lavorano per ingrassare i dipendenti pubblici. Ci sono troppi dipendenti. Il rapporto tra debito e PIL deve essere ridotto, non con maggiori tasse, ma con minori entrate, facendo dimagrire la macchina burocratica, riducendo il numero dei dipendenti pubblici, riducendo lo stipendio di quelli gia' assunti, eliminando le pensioni per i politici (non esiste la professione di politico), e separando in modo netto il pubblico dal privato (basta con la partecipazione in societa', dove la stessa persona percepisce lo stipendio da dipendente pubblico e da dirigente). Basta con gli sprechi. Basta con i politici comunisti che vivono sulle spalle degli operai.

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