31 dicembre 2006

notizie di fine anno


  • Romano Prodi: propaganda 2007 (parole, parole, parole...)
  • Angela Merkel: riduce il debito pubblico [1,2]

24 dicembre 2006

Italiani all'estero

Note:



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22 dicembre 2006

Consuntivo di fine anno

Indice degli articoli economici da Ottobre a Dicembre 2006

Stato Finanziario (definizione)

Stato Finanziario del cittadino medio
Stato Finanziario del cittadino medio: spese: conto corrente
Stato Finanziario del cittadino medio: spese: tasse

Stato Finanziario dell'Italia
Stato Finanziario dell'Italia: Spese: Politica
Stato Finanziario dell'Italia: Spese: Software (parte 1)
Stato Finanziario dell'Italia: Spese: Software (parte 2)
Stato Finanziario dell'Italia: Asset: Alitalia
Stato Finanziario dell'Italia: Asset: Ferrovie
Stato Finanziario dell'Italia: Asset: SIAE
Stato Finanziario dell'Italia: Debiti (parte 1)
Stato Finanziario dell'Italia: Debiti (parte 2)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita'
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Sheffield e George Washington)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario ECB 2006-12)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario EITO 2006)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario ISTAT 2006)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario OCSE 2006)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Annuario WorldBankGroup 2007)
Stato Finanziario dell'Italia: Competitivita' (Spagna vs Italia)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#1)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#2)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#3)
Piano Finanziario dell'Italia (2007,#4)
Stato Finanziario dell'Italia: Credit Rating (Fitch)
Stato Finanziario dell'Italia: Credit Rating (tabella)

Flussi Migratori delle Imprese

Consuntivo

I dati suggeriscono che l'Italia non si e' adeguata alla nuova Era dell'Informazione ed al Mercato Globale. L'Italia vive ancora nell'Era Industriale, con una politica economica il cui unico interesse e' quello di mantenere lo status-quo degli sperperi pubblici a scapito dei cittadini e delle imprese. L'Italia e' un paese in cui esiste il controllo dell'economia da parte della politica e di una oligarchia economica degli investimenti, che lavorano in sinergia nel creare barriere economiche alla nascita ed alla sopravvivenza di imprese giovanili libere da affiliazioni. L'autorita' garante della concorrenza e del mercato andrebbe riformata. Non e' chiara l'origine di tutti questi problemi; forse, l'origine di tutto e' il grado di intelligenza finanziaria del cittadino medio, la sua capacita' di autogestirsi, di indignarsi, di pretendere efficienza nell'amministrazione pubblica, e di pretendere una politica economica etica, ovvero una politica che sia consapevole e rispettosa del limite tra democrazia ed autoritarianismo, tra reale potere rappresentativo e potere arbitrario, tra rispetto ed abuso.

Lo scopo di questa mia analisi e' di valutare se l'Italia offre un clima favorevole alla mia sopravvivenza economica ed integrita' civile. I dati suggeriscono che l'Italia ha un clima economico non favorevole, e che non esiste reale dialogo tra cittadini ed istituzioni.

Nei prossimi articoli, pur mantenendo un osservatorio sull'Italia, stilero' una classifica di paesi OCSE in cui e' possibile emigrare. L'Italia non e' l'unico paese in queste condizioni, ma e' uno fra i peggiori. Esiste un elenco, in inglese, delle barriere economiche in atto in vari paesi. Il mio obiettivo e' quello di individuare un paese con clima economico favorevole, in cui mettere radici, avere prosperita', e metter su famiglia. Addio Italia.

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21 dicembre 2006

Re: "Where Does Apple Go from Here?"

Dear Editor,

I wish to comment on the article Where Does Apple Go from Here?" by Prof. Yoffie, on february 2004, and in particular on Apple Inc. struggling to make long term profits for investors.

The success of Apple Inc. is due in part to customer satisfaction and in part to the approach of business partners. For example, Sun Inc. has just released the new Software Development Kit for Java 6; this kit is available for Microsoft Windows, but not for Apple's OSX. Microsoft's position of dominant market player, and its huge revenues, allows Microsoft to literally buy consent against its competitors. The core difficulty at Apple is to have fair competition from Microsoft, so that Software Houses can develop applications that run on Apple's OSX too, in addition to Windows. In Italy, for example, the Government had meetings with Bill Gates, but not with Steve Jobs, and the Government demands professionals to use windows-only applications, such as DOCFA or PREGEO. Given the situation worldwide, Apple's new OSX 2007 will allow people to run Microsoft Windows application, thus conquering the hard way a slide of a market where Governmental antitrust authorities should work more, rather than take part to to the lobby.

[Letter to the Editor of "Working Knowledge for Business Leaders", Harvard Business School.]

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Annuario EITO 2006

Il Sole24Ore: Rapporto EITO: Cresce l'ICT (+3.8%) nella UE ma l'Italia stenta.

European Information Technology Observatory (EITO)

19 dicembre 2006

La finanziaria 2007 deprime il PIL, dice la CONFINDUSTRIA

La recente analisi del Centro Studi di Confindustria suggerisce che la finanziaria 2007 deprimera' la crescita del PIL dello 0,3%. Altri studi, pubblicati sul sole24ore di oggi, dimostrano fatti alla mano che le riforme strutturali tagliano i costi della politica per poi reintrodurre e maggiorare i costi stessi in altra veste. In sintesi, il Governo si appresta ad approvare una finanziaria di tasse e maggiori costi pubblici con effetto depressivo del PIL come "cura" al problema del debito pubblico e della recessione. E' importante che Prodi e Padoa-Schioppa siano meno arroganti, e che Prodi dimostri con i fatti il tanto millantato "dialogo". E' importante che tutti i partiti capiscano la situazione in cui versa l'economia, e che collaborino per un piano finanziario di risanamento che sia degno di tale nome. Uccidere lo Stato in nome del Comunismo e' inammissibile. Il Governo non si nasconda dietro un dito. Il bollettino BCE non esprime una promozione, ma una speranza. Le critiche della BCE sono identiche a quelle della OCSE, in linea con i numeri del debito pubblico. Ieri a Porta a Porta, Padoa-Schioppa non era affatto allarmato dalla dimensione del debito pubblico, di cui peraltro non conosceva i dati esatti. I dati dicono che l'Italia ha un'economia da terzo mondo, e che il Sudan e l'Etiopia stanno meglio di noi.

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17 dicembre 2006

Fantapolitica?

Se e' vero che la politica e' una scienza, allora ammette ipotesi, congetture e teorie, che e' possibile confermare o refutare tramite l'esperienza. Il modo migliore di formulare teorie, come insegnavano Galilei a Bacone, e' quello di accettare i fatti, per poi ordinarli e cavarne ragione. Nessuna teoria politica e' perfetta; si trova sempre qualche fatto inspiegabile, che porta ad una nuova teoria. A lungo andare, uno potrebbe anche convincersi che la politica e' piuttosto ingegneria che non scienza, ma dovrebbe guardarsi bene dal dirlo a voce alta. Se uno poi si concede una licenza sulla correttezza e completezza dei fatti, puo' comunque formulare teorie che, per quanto bizzarre possano sembrare, potrebbero rivelarsi corrette.

TEORIA SEMISERIA

L'Italia e' una grande Impresa. Non mi riferisco alla difficolta' di viverci dentro, ma al fatto che, come ogni Impresa, ha un presidente, un amministratore delegato, un consulente finanziario, un'entourage di direttori esecutivi e di dipendenti. Alla fine della catena alimentare, ci sono i "consumatori". Come ogni Impresa, anche l'Italia ha un suo "manuale di politiche e procedure". Le politiche specificano cosa fare, e le procedure descrivono come farlo. Le politiche sono decise la notte, nel buio, possibilmente in via delle botteghe oscure. L'unica traccia visibile sono i comunicati stampa. E' importante che ogni decisione sia letta dai telegiornali delle 13 con la necessaria enfasi ed un senso di urgenza, in modo che le persone ci credano. I vari politici si divertono a disseminare la stampa con queste decisioni arbitrarie, prese possibilmente sotto l'effetto della cocaina, e senza alcuna relazione apparente con gli impegni elettorali. Poiche' non tutti i politici sono d'accordo su tutto, ne risulta un conflitto di interessi su specifici argomenti. L'unico argomento su cui non e' mai esistito alcun conflitto e' l'aumento di stipendio ad inizio mandato, cosa su cui tutti sono d'accordo e che decidono alla prima seduta del consiglio di amministrazione. Su tutto il resto, si discute spesso e volentieri, possibilmente in televisione, in un qualunque salotto dalle poltrone comode e con la presenza di un maggiordomo-giornalista. E' importante che il politico si mostri un po' stanco, in modo da dare l'impressione che il potere logora. E' anche importante mostrarsi in tutto il proprio splendore, con abiti freschi di sartoria, in modo da vendere al meglio il proprio prodotto politico al consumatore spettatore. Quel che importa e' confondere il consumatore con informazioni Orwelliane ed una burocrazia Kafkiana, in modo che sia indifeso, alla merce' del potere, e che la sua limitata intelligenza sia sempre nutrita di false informazioni, in modo che non sia mai in grado di intendere, e che la sua volonta' sia il frutto di una opportuna ingegneria del consenso attuata tramite il controllo dei media. L'interesse ultimo del politico non e' mai il profitto, come evidente dal debito dei partiti e dal debito globale dell'Impresa Italia. L'interesse del politico e' quello di esercitare il potere, spendendo quanto piu' denaro gli e' possibile, perche' ad una maggiore spesa pubblicitaria, specialmente in campagna elettorale, corrispondono maggiori incassi elettorali, e dunque un maggior peso nel consiglio di amministrazione. Poco importa se l'Impresa e' piena di debiti e non ha i soldi per nuovi pagamenti; e' sufficiente creare nuovi soldi a tavolino, vendendo il debito pubblico sotto forma di "titoli di stato", trasformando il debito pubblico in debito privato. Anche in questo caso, l'informazione Orwelliana e' strategica; se il consumatore venisse a sapere che i suoi BOT e CCT sono in realta' una fetta del debito pubblico, chiederebbero i loro soldi indietro, tutti insieme, l'Impresa Italia andrebbe in bancarotta, e con lei tutta la politica.

Articolo 32: accanimento terapeutico vs eutanasia

"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. --- Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana." (Articolo 32, Costituzione Italiana)

L'eutanasia e' l'atto medico di uccidere un paziente senza infliggergli dolore, su richiesta dello stesso paziente. L'"accanimento terapeutico" e' l'atto medico di "curare" un paziente per lungo tempo e contro la sua volonta'. Entrambi gli atti sono contrari all'Etica medica. E' anche vero che l'insieme dei principi morali che governa la professione medica non puo' non riconoscere l'esistenza di una linea di confine tra medico e paziente. Se il paziente e' in grado di intendere e di volere, il paziente e' libero di accettare o rifiutare una terapia, ed il medico non puo' somministrare la terapia con la forza. E' possibile fare filosofia sui meriti di scelte individuali, ma resta immutato il principio morale di liberta' individuale.

Il Sig. Welby ha deciso di rifiutare la terapia, ed ha chiesto ai medici di andar via da casa sua, portandosi dietro tutti i loro strumenti e medicine. Qui nasce il problema. Nell'andar via, se il medico scollega il respiratore, Welby muore, e muore soffrendo. Questo e' inaccettabile, non solo per la professione medica, ma anche per lo Stato, che istruirebbe un processo penale contro il medico, o chi per lui. Il problema e' difficile, ma non irrisolvibile. In fatti, Welby e' in grado di agire con il pensiero e con gli occhi, che gli consentono di scrivere e comunicare. Welby potrebbe usare la sua seppur limitata abilita' per spegnere da solo il suo respiratore automatico, sollevando ogni terza parte da responsabilita'. Poiche' un tale meccanismo non e' gia' a sua disposizione, Welby non puo' non accettare il decorso naturale della situazione che gli e' dato di vivere.

Aggiornamenti:


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15 dicembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: credit rating

Italia: imprese
impresadataFitch o.Fitch l.t.note
Banca Popolare dell'Emilia Romagna19/12/2006A-
Cassa Depositi e Prestiti15/12/2006AA-
Monte dei Paschi di Siena15/12/2006stabileA+
Telecom Italia1/12/2006stabileBBB+


Italia: stato, regioni, provincie, comuni, citta'
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
stato29/06/2005negativoAAF1[1]
stato19/10/2006stabileAA-A+[1]
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Regione Piemonte (bond)16/11/2006AA-
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Provincia di Brescia (Bond)18/12/2006A+
Provincia di Milano (Bond)19/12/2006AA+
Provincia di Udine20/11/2006AA-
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Comune di Roma4/12/2006AA-
Comune di Taranto20/11/2006CCfallimento
Comune di Taranto28/11/2006C
dataFitch o.Fitch l.t.Fitch s.t.S&Pnote
Citta' di Foggia19/12/2006A-
Citta' di Gorizia28/11/2006AA
Citta' di Pistoia (Bond)15/12/2006AA-


Fitch Ratings

Standard and Poor's



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Bollettino ECB 2006-12

Note

Fonte: Bollettino della Banca Centrale Europea, Dicembre 2006 [en,it].

"Among the five countries currently in excessive deficit, deficits are projected to be brought or maintained below the 3% of GDP reference value in Germany, Greece and France. Two countries, Italy and Portugal, will continue reporting deficits above 3% of GDP. [...] Commission forecasts indicate the first decline in the public debt ratio since 2002, to slightly below 70% of GDP in 2006. This in turn reflects declines in debt ratios in the majority of countries, with the more notable exceptions of Italy--the country with the highest debt ratio--and Portugal." [pg. 68-9;en]

"Per quanto riguarda i cinque paesi attualmente soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi, i disavanzi dovrebbero essere riportati o mantenuti al disotto del valore di riferimento del 3 per cento in Germania, Grecia e Francia, mentre nei restanti due paesi, Italia e Portogallo, essi continueranno a superare tale valore. [...] Le previsioni della Commissione segnalano la prima riduzione dal 2002 del rapporto fra debito pubblico e PIL, a poco meno del 70 per cento nel 2006. Il calo riflette a sua volta la diminuzione dei corrispondenti rapporti in gran parte dei paesi, con le rilevanti eccezioni dell’Italia--dove il rapporto debito/PIL è il più elevato--e del Portogallo." [pg. 72-3;it]

"The above aggregate developments reflect noticeable divergences across countries. Among the countries with significant imbalances, Greece and Portugal are expected to report sizeable improvements in cyclically adjusted balances. Moderate progress is expected for Germany and France. By contrast, Italy (also affected by the negative budgetary impact of a recent ruling by the European Court of Justice), Luxembourg and Austria are experiencing various degrees of worsening in their cyclically adjusted balances. [...] The aggregate budgetary consolidation in the euro area average to a large extent reflects adjustment efforts in Germany (as a result of continued expenditure restraint and indirect tax increases) and Italy (explained by the consolidation package in the 2007 draft budget as well as the fading away of temporary effects related to the above-mentioned court ruling). Among the countries in excessive deficit, only Portugal will continue to post a deficit significantly above the 3% of GDP reference value in 2007, while Italy’s deficit is projected to return to just below this threshold." [pg. 69,70;en]

"Gli andamenti aggregati sopra descritti riflettono differenze rilevanti fra i vari paesi. Fra i paesi che presentano squilibri significativi, i saldi corretti per il ciclo dovrebbero registrare progressi considerevoli in Grecia e Portogallo e miglioramenti di entità più modesta in Germania e Francia; per contro l’Italia (colpita anche dagli effetti fiscali sfavorevoli di una recente sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee), il Lussemburgo e l’Austria stanno sperimentando in misure diverse un peggioramento di tali saldi. [...] Il miglioramento dei conti pubblici aggregati nella media dell’area dell’euro riflette gli sforzi di risanamento della Germania (con il proseguimento della moderazione della spesa e l’incremento delle imposte indirette) e dell’Italia (grazie al pacchetto di risanamento contenuto nella legge di bilancio per il 2007 e al venir meno degli effetti temporanei della summenzionata sentenza). Fra i paesi sottoposti alla procedura per i disavanzi eccessivi, soltanto il Portogallo continuerà a presentare un disavanzo significativamente superiore al valore di riferimento del 3 per cento del PIL nel 2007, mentre il disavanzo dell’Italia dovrebbe riportarsi appena al disotto di questa soglia." [pg. 74;it]

"As for Italy, structural consolidation in 2006-07 is estimated to be sufficient to bring the deficit below 3% of GDP in 2007 in line with the country’s commitment. However, the total adjustment is projected to be slightly below the 1.6% of GDP minimum effort recommended by the Council and less than half of this adjustment will be attained in 2006." [pg. 71;en]

"Per quel che concerne l’Italia, si stima che il risanamento strutturale nel 2006-07 sarà sufficiente a riportare il disavanzo al disotto del 3 per cento del PIL nel 2007, coerentemente con gli impegni presi dal paese. La correzione totale sarà tuttavia leggermente inferiore allo sforzo minimo, pari all’1,6 per cento del PIL, raccomandato dal Consiglio, e sarà attuata per oltre la metà soltanto nel 2007." [pg. 75;it]

Commenti

La traduzione del testo originale da parte della Banca d'Italia e' corretta, a parte l'ultima frase, in cui la differenza sintattica lascia inalterata la semantica.

Usando il condizionale "dovrebbe", si esprime incertezza sugli effetti della finanziaria 2007. Il verbo esprime la speranza da parte della BCE che l'Italia rientri nei parametri e riduca il debito pubblico. Il verbo non esprime necessariamente approvazione per il contenuto della legge finanziaria 2007. Non e' infatti possibile esprimere un giudizio su di una legge non ancora approvata ed il cui contenuto non e' ancora definitivo. Sara' un uovo di pasqua per tutti, con sorpresa. Data la situazione, ogni giudizio e' necessariamente un pre-giudizio. A Gennaio la situazione sara' differente, sempre che il ricalcolo dei voti non faccia crollare il governo.

Usando la frase "risanamento strutturale 2006-7", la BCE ignora il fatto che non esiste alcun risanamento strutturale nel 2006, e il reale contenuto della finanziaria 2007 e' ancora da vedersi.

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14 dicembre 2006

Lo stato finanziario dell'Italia: debiti (2)

Nella tradizione giapponese, l'onore e' sacro. Il "seppuku" (suicidio rituale) e' l'atto finale di un uomo sconfitto. Da alcuni anni, a causa dell'economia stagnante, il Giappone ha il piu' alto tasso di suicidi al mondo [1,2]. Al 30 Novembre 2006, con dati 2005, il Giappone e l'Italia sono fra i primi dieci paesi piu' indebitati al mondo [3]. E' sufficiente leggere la classifica per capire il reale stato dell'economia in Italia. L'Italia, che siede ai tavoli della CE, OCSE, WTO e G8, crede di essere ricca e influente, e spende milioni di euro in "aiuti al terzo mondo". I numeri dicono che l'economia dell'Italia e' leggermente peggiore dello Zimbabwe, e leggermente migliore del Sudan, due paesi del terzo mondo.

paesedebito/PIL(%)Fitch
1Malawi (Africa)195.90B
2Lebanon (Asia)180.50B
3Seychelles (Africa)167.00n.a.
4Japan (Asia)158.00A
5Jamaica (America Sud)128.70CCC
6Zimbabwe (Africa)109.80C
7Italy (Europa Sud)108.80AA-
8Sudan (Africa)107.00CCC
9Greece (Europa Sud)106.80AA
10Ethiopia (Africa)106.20n.a.


(Germania 21, Francia 32, USA 37, UK 66)

Il debito pubblico dell'Italia consiste all'80% da titoli di stato. Se il Governo vuole spingere gli Italiani a fare seppuku, deve solo insistere con la sua vecchia politica. Il Governo osservi che chi ha i soldi (investitori) ed i talenti (giovani), e' libero di migrare all'estero. L'Italia, non a caso, e' un paese dove non si investe e la popolazione media e' vecchia. Il Governo osservi anche che una politica economica liberale crea le condizioni sufficienti per una immigrazione di capitali e di talenti. La soluzione e' sul tavolo. Fate la vostra mossa, ed il mercato reagira' di conseguenza.

La Banca d'Italia informa che il "Debito delle Amministrazioni Pubbliche" a fine Settembre 2006 e' salito a 1.601,483 miliardi di euro, un incremento del 4,36% rispetto allo stesso periodo del 2005, quando era a quota 1.534,467 miliardi di euro. (Banca d'Italia, Bollettino Economico, pg. 64, novembre 2006)---Il dato di fine anno non e' ancora disponibile. Il rapporto debito/PIL al 2005 era del 106,6%. Dato l'incremento del debito, il nuovo rapporto si attestera' intorno al 110%, superando lo Zimbabwe nella classifica degli stati piu' indebitati al mondo. Il debito pubblico procapite sale a circa 28000 euro. Il recente innalzamento del tasso di interesse sull'euro rendera' gli interessi sul debito piu' cari. E' prevedibile un nuovo ribasso dell'indice Fitch a gennaio, a seguito della manovra finanziaria e del consuntivo sul debito pubblico.

"Non risponde a veritá che dal prossimo anno le tasse diminuiranno. Risponde a veritá che diminuiranno via via che ci saranno risultati sicuri nella lotta contro l'evasione fiscale" (Tommaso Padoa-Schioppa, Ministro del'Economia, RAI Radio Uno)

"Subito interventi strutturali, una Finanziaria di 38 miliardi di euro non saremo più in grado di farla" (Fassino, Corriere della Sera).

Questo e' il risultato di anni di sacrifici degli Italiani. Le finanziarie si susseguono insieme con i cosiddetti nomi illustri dell'economia, le tasse aumentano, il debito aumenta, e la Banca d'Italia si ingrassa. Come ha detto Alessandro Profumo al Corriere della Sera, "alle banche non spetta il compito dello sviluppo del Paese. Il nostro dovere e’ quello di creare valore per gli azionisti". Gli azionisti della Banca d'Italia saranno contenti, ma il paese e' sull'orlo del baratro, ed il terreno inizia a franare sotto i piedi.

La mia piu' grande meraviglia non e' l'enormita' del debito. Da molti anni ormai, economia e politica funzionano senza etica, senza metodo, e senza obiettivo, Il debito e' solo la parte piu' evidente del fallimento. La cosa che mi meraviglia, che mi rattrista, e' che nessuno ne parla. Si legge di tutto sui giornali, ma nessuno sbatte in prima pagina un articolo come questo. Oggi si e' assistito all'ennesimo teatrino, in cui il presidente del consiglio di turno rassicura il paese sul buon esito della finanziaria. Il fatto e', che da troppi anni si sentono le stesse parole. Cambiano i governi, ma il debito continua a crescere, le tasse ad aumentare, le pensioni a diminuire, la sanita' a funzionare sempre peggio, e l'economia ad avere il fiato corto. Esistono due pensionati ogni due lavoratori. Il paese e' vecchio, la politica e' vetusta, ed il paese sta crollando sotto il peso del “Debito delle Amministrazioni Pubbliche”. E' la senilita'. Una condizione in cui il vecchio ha difficolta' nel farsi da parte. Basta con il fascismo. Basta con il comunismo. Sono robe d'altri tempi. Basta con uno Stato che ruba dalle sue stesse tasche. Basta con la politica mafiosa. Basta all'economia senza opportunita'. Basta ad un paese vecchio che non accetta di farsi da parte. Basta con i giovani politici che sono una brutta copia dei vecchi. Servono idee nuove. Serve una politica che lasci libera l'economia di fare il suo mestiere, senza doverne pagare il pizzo. Si vede di tutto in Parlamento; parlamentari con la fedina penale sporca, drogati, pornostar, uomini travestiti da donna, piduisti. Possibile che il Parlamento Italiano sia caduto cosi' in basso? E io dovrei fidarmi di queste persone? Dovrei spendere la mia vita in un paese governato da queste persone?

Ultimo aggiornamento: 2006-12-13






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Lo stato finanziario del cittadino medio

entrate: stipendio (dipendente) o parcelle (libero professionista);
uscite: affitto, luce, acqua, gas, canone RAI, ...;
asset: TFR, BOT;
debiti: scoperti con le banche, carte di credito non pagate, prestiti, mutui,...
flusso di cassa: negativo.

Le entrate vengono spese interamente. Per far fronte al caro-vita, la persona si indebita sempre di piu'. Questo significa che il cittadino medio non ha risorse da investire. Questo significa a sua volta che il mercato non e' liberale, e non e' realmente liquido. Esiste una oligarchia degli investimenti che alimenta il comunismo. E' necessario fornire una moderna educazione finanziaria alle masse, e liberalizzare il mercato. Lo Stato deve consentire alle persone di realizzare le proprie idee, creando impresa in un sistema liberale e di pari opportunita'.

Aggiornamenti:

  • IlSole24Ore: Figli non autosufficienti e in famiglia crescono i debiti---Una famiglia composta da tre o quattro persone, con figli molto piccoli oppure studenti o disoccupati e quindi economicamente dipendenti dai genitori. È questo il profilo della famiglia sovraindebitata tracciato dal secondo rapporto Adiconsum sul sovraindebitamento delle famiglie presentato oggi nel corso del Forum «Sovraindebitamento delle famiglie: emergenza sociale? Nuovi profili dei sovraindebitati». A rischio sovraindebitamenmto è il 20% delle famiglie italiane.


(Prima stesura: 24/10/2006)

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Kofi Annan

Nel suo discorso di congedo, dopo quarantaquattro anni di mirabile servizio all'ONU, il Segretario Generale Kofi Annan esprime un giudizio negativo sulla politica estera Americana ed una lezione di Etica per le future generazioni.
Transcript of Kofi Annan's address at the Truman Presidential Museum & Library on December 11, 2006

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13 dicembre 2006

Lo stato finanziario dell'Italia: debiti

Se il debito e' pubblico, i suoi dati non possono essere privati. Malgrado la tautologia, I dati sembrano protetti da una cortina di ferro.


  • Da cosa e' composto il debito pubblico dell'Italia? Da anni ormai la "Banca d'Italia" ci comunica tramite i quotidiani che il nostro debito e' aumentato. Mai una volta che ci dica il contrario. Le leggi finanziarie ad-hoc si susseguono, ma il debito seguita ad aumentare. L'ultima notizia che ho a disposizione proviene da Repubblica, datata 12 Giugno 2006: Bankitalia, nuovo record per il debito pubblico: A marzo toccata quota 1.556,9 miliardi di euro, 4 miliardi in più rispetto a febbraio. In crescita del 6,8% le entrate tributarie. Il testo specifica che questo "e' quanto risulta dal Bollettino statistico della Banca d'Italia sulla finanza pubblica". Questo documento e' disponibile al pubblico? I dati che supportano la statistica sono anch'essi disponibili al pubblico? Se lo fossero, avrei la risposta che cerco. Il sito della Banca d'Italia riporta tre bollettini statistici per il 2006, datati 19-Aprile, 18-Giugno, 18-Ottobre. Poiche' l'articolo su Repubblica e' datato 12-Giugno, o Repubblica ha diffuso la notizia in anticipo, oppure in ritardo. Leggo i tre documenti, e scopro che in nessuno di essi compare la chiave "debito pubblico" o "deficit". Seguito a cercare nel sito, ma il dato non compare da nessuna parte.
  • Se il debito e' pubblico, il credito e' privato? Quando il Governo effettua i pagamenti per il debito pubblico, a chi versa i nostri soldi? Li versa alla Banca d'Italia? La Banca d'Italia non e' un ente pubblico; infatti, e' un consorzio di banche private. Dunque noi paghiamo le tasse al Governo, ed il Governo fa affari con un ente privato chiamato "Banca d'Italia" che a sua volta trae profitto dalle nostre tasse? Data l'esistenza di un ente privato che trae profitto dal debito pubblico, tramite lo Stato in affari con lui, esiste speranza che il debito pubblico venga ripagato in tempi brevi? Che senso ha "prestare" i nostri soldi allo Stato, tramite i BOT, quando lo stato chiede i soldi alla Banca d'Italia per pagarne gli interessi, indebitandoci?
  • Che fine fanno i soldi versati per il debito?


Dato che il debito e' mio, almeno in parte, vorrei sapere di cosa si tratta.

Aggiornamento (2006-11-18):

La Banca d'Italia informa sul debito pubblico tramite il suo Bollettino Economico. Come indicato dal Dipartimento del Tesoro, il debito pubblico e' composto da titoli di stato all'80%, e da un non meglio specificato "altro" per il restante 20%. La composizione dei titoli di stato indica che abbiamo 80.809 milioni di euro di debiti con l'estero.

Il meccanismo che tiene gli Italiani al guinzaglio e' dunque il seguente.

  • Lo Stato Italiano chiede alla Banca d'Italia di emettere pezzi di carta (titoli) sia sul mercato interno (BOT, CTZ, CCT, BTP e BTP€i) sia sul mercato estero (programmi Global, MTN e Carta commerciale). I titoli sul mercato interno sono venduti anche tramite Poste Italiane. L'interesse annuale su questi pezzi di carta e' piu' alto del tasso di inflazione annuo sulla carta moneta (altri pezzi di carta, emessi dalla Banca Centrale).
  • Le persone (fisiche o giuridiche) investono i loro risparmi acquistando i titoli di stato, cioe' scambiano carta con inflazione in carta con interesse, diventando creditori.
  • Lo Stato Italiano, che paga gli interessi sui titoli, contabilizza il suo debito, e l'interesse sul suo debito, come debito pubblico.


In sintesi, noi paghiamo a noi stessi gli interessi attivi sui soldi che abbiamo prestato allo Stato. Il gioco finanziario funziona solo se il numero di persone che investono in titoli di Stato e' inferiore al numero di persone che pagano le tasse, e se i titolari non riscuotono tutti insieme. Il problema con la emissione di titoli sul mercato estero e' che lo Stato Italiano ci sta' rendendo schiavi di altre nazioni. Ricordiamoci che l'Argentina e' andata in bancarotta a causa del suo debito pubblico con l'estero.

Questo e' l'andamento dei titoli di stato Italiani dal 1999 in milioni di euro, ordinati per anno, titoli emessi sul mercato estero, totale dei titoli emessi (estero+interno).




anno estero totale
1999 60.259,00 1.102.050
2000 71.731,00 1.114.558
2001 81.935,00 1.145.139
2002 82.144,00 1.142.936
2003 84.930,1 1.157.175,7
2004 85.987,95 1.184.244
2005 88.636,77 1.213.031,53
2006/10 80.809.43 1.280.858,06


Ricapitoliamo. Ad oggi, l'80% del debito pubblico consiste in titoli di stato e sul debito maturato. Noi paghiamo a noi stessi gli interessi attivi sui soldi che abbiamo prestato allo Stato, la qual cosa ci rende dei perfetti idioti. Ad aggiungere insulto ad ingiuria, la quantita' di titoli emessi e' in crescita dal 1999, ad eccezione del 2002, ed il 7.3% del totale consiste in titoli emessi sul mercato estero.

La riduzione del debito pubblico e' possibile solo riducendo il numero di titoli emessi. Lo Stato deve gestirsi con maggior efficienza, ovvero deve poter rinunciare ad una parte dei prestiti che noi gli facciamo, e deve rinunciare completamente ad emettere titoli sul mercato estero. Questo e' possibile solo tagliando gli sprechi, per poi ridurre il numero di titoli emessi.

Nuove domande:
- Chi ha autorizzato lo Stato ad emettere titoli nel mercato estero?
- Come sono stati spesi i soldi incamerati per i titoli?
- Da cosa e' composto il restante 20% del debito pubblico?

Iniziative collegate:
- Chiedere al Governo di bloccare immediatamente la emissione di nuovi titoli, sia sul mercato estero sia su quello interno.
- Promuovere un referendum per la abrogazione della legge che autorizza lo Stato ad emettere titoli nel mercato estero.


Aggiornamento (2006-12-13):

La Banca d’Italia informa che il “Debito delle Amministrazioni Pubbliche” a fine Settembre 2006 e’ salito a 1.601,483 miliardi di euro, un incremento del 4,36% rispetto allo stesso periodo del 2005, quando era a quota 1.534,467 miliardi di euro. Il dato di fine anno non e’ ancora disponibile. Il rapporto debito/PIL al 2005 era di 106,6%. Dato l’incremento del debito, il nuovo rapporto si attestera’ intorno al 110%, superando lo Zimbabwe nella classifica degli stati piu' indebitati al mondo. Il debito pubblico procapite sale a circa 28000 euro. (Banca d’Italia, Bollettino Economico, pg. 64, novembre 2006)

"Non risponde a veritá che dal prossimo anno le tasse diminuiranno. Risponde a veritá che diminuiranno via via che ci saranno risultati sicuri nella lotta contro l'evasione fiscale" (Tommaso Padoa-Schioppa, Ministro del'Economia, RAI Radio Uno)

“Subito interventi strutturali, una Finanziaria di 38 miliardi di euro non saremo più in grado di farla” (Fassino, Corriere della Sera).

Questo e' il risultato di anni di sacrifici degli Italiani. Le finanziarie si susseguono, le tasse aumentano, il debito aumenta, e la Banca d'Italia si ingrassa. Come ha detto Alessandro Profumo al Corriere della Sera, "alle banche non spetta il compito dello sviluppo del Paese. Il nostro dovere e’ quello di creare valore per gli azionisti.” Gli azionisti della Banca d'Italia saranno contenti, ma il paese e' sull'orlo del baratro, ed il terreno inizia a franare sotto i piedi.




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10 dicembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: asset: Alitalia

Il contributo di Alitalia al bilancio dello Stato.

entrate: 4.5 miliardi di euro [1]
uscite: n.a.
asset: n.a.
debiti: 932 milioni di euro [3]
flusso di cassa: n.a.
analisi e piano finanziario: "Va privatizzata." [2]
stock market: AZA, outlook

Secondo alcuni, l'Italia deve avere una compagnia di bandiera, dunque lo Stato deve mantenere una quota di controllo sulla societa'. Dietro a questi rigurgiti nazional-socialisti, esiste l'interesse dei sindacati e dei lavoratori, che associano privatizzazione con precarizzazione o licenziamento.

La mia opinione e' che non e' possibile ignorare i numeri. La societa' non funziona. Ha debiti insostenibili per una amministrazione pubblica. Se mantenere alti livelli di occupazione era nell'interesse dei sindacati, allora i sindacati stessi avrebbero dovuto spingere la societa' a lavorare con efficienza. Lo stato finanziario che risulta dal fare diversamente e' tale da non consentire allo Stato di sopportare il peso di tanti impiegati, e dei debiti. E' dunque necessario rivedere il ruolo dello Stato nella proprieta' e gestione di una societa' che, all'indomani dell'unificazione Europea, ha assunto un significato nuovo. L'Europa e' una, ed e' dunque necessario creare una infrastruttura comune, con standard di qualita' comuni. L'impresa e' titanica, e richiede la collaborazione di capitali comunitari. Io propongo la creazione di "European Airlines", un consorzio che unisca tutte le compagnie aeree d'Europa. La proprieta' ed il controllo di Alitalia da parte dello Stato Italiano sarebbe utile e strategica al fine di creare il consorzio, per poi cedere Alitalia al consorzio. Si, dunque, alla compagnia di bandiera, ma la bandiera deve essere quella dell'Europa, che e' ormai patria comune.

Per avere un'idea della competizione, in un mercato globale, si pensi che la American Airlines e' partner, con Apple Computers, Data General, HP, IBM e Sun, dell'Object Management Group, il consorzio che ha definito l'Unified Modeling Language (UML), ovvero un linguaggio formale di specifica, usato non solo per progettare software complesso, ma anche per descrivere modelli di business. Alitalia e' indietro, non solo nell'avere uno stato finanziario in ordine, ma anche in ricerca e sviluppo. A quando una "European Airlines" all'altezza della competizione?

[1] Cimoli, LaStampa, Novembre 2006
[2] Prodi, 16 novembre 2006
[3] Alitalia, Settembre 2006

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5 dicembre 2006

Il ruolo delle banche

"Alle banche non spetta il compito dello sviluppo del Paese. Il nostro dovere e' quello di creare valore per gli azionisti." (Alessandro Profumo, Corriere della Sera, Dicembre 2006)

A chi spetta il compito dello sviluppo del Paese?

Supponiamo che Profumo abbia ragione.
Allora, lo sviluppo del Paese spetta allo Stato.
Allora lo Stato deve fare impresa.

Alessandro Profumo e' attualmente l'amministratore delegato (CEO) del Gruppo Unicredito. E' la prima volta che leggo di una Banca che supporta, indirettamente, il comunismo.

Da ora in avanti, evitero' di usare banche del Gruppo Unicredito.


Aggiornamento.

Esistono interessi particolari fra certe banche e l'amministrazione pubblica? Cercando in Internet si trova, ad esempio, che Unicredit Banca e' usato come "istruttore convenzionato" dalla Regione Sardegna e dalla Regione Puglia. Come funzionerebbe dunque il meccanismo che porterebbe allo sviluppo del paese? Cerco di farmi un'idea:

Lo Stato incamera le tasse (soldi pubblici).
Lo Stato decide di investire X milioni di euro a fondo perduto in imprese di un certo tipo.
Lo Stato gira la somma X ad una amministrazione locale.
L'amministrazione locale distribuisce la somma X ad imprese locali.
L'"istruttore convenzionato" vende i suoi servizi di intermediazione bancaria
(tutto guadagno, nessun rischio).

Se l'"istruttore convenzionato" lavorasse come ogni altra banca, sarebbe esposto al rischio di investimento. Per sottrarsi al rischio notifica che a lui non spetta il compito dello sviluppo del Paese, cioe' di investire nelle imprese. Cosi' facendo, la sinistra comunista vede certe banche come alleate al fine ultimo di creare uno Stato socialista, che controlla i mezzi di produzione ed i finanziamenti. Queste banche, a loro volta, fanno soldi senza esporsi al rischio di investimento. Perche' non usare direttamente la Banca d'Italia? (Ah, gia', e' privata anche quella.)

Domande.

Chi sono gli azionisti delle banche in Italia?
Chi controlla l'elezione degli istruttori convenzionati?
Quali sono le banche che servono da "istruttore convenzionato" in Italia?
Quali, fra queste, vincono il maggior numero di appalti?
Esistono interessi privati fra i partiti/amministrazioni locali/politici e queste banche?
Esistono interessi privati fra i partiti/amministrazioni locali/politici e le imprese beneficiarie?
Chi controlla che la somma X e' versata interamente alle imprese?
Chi controlla la assenza di voto di scambio?
Il criterio sopra descritto fornisce finanziamento illecito ai partiti?

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