- Financial Times: High taxes ‘forcing companies overseas’ --- Uno studio della CBI (la confindustria inglese) rivela che negli ultimi due anni, 19 delle migliori imprese britanniche hanno spostato parti delle loro filiere all'estero. Cinque di queste dichiarano di voler spostare la sede centrale all'estero. La ragione della emigrazione delle imprese e' dovuta al governo, che con la sua politica tributaria ha reso l'Inghilterra meno competitiva di altri paesi. Tre quarti delle imprese hanno dichiarato che il sistema tributario e' peggiorato negli ultimi cinque anni (ndt. amministazione Blair). Il direttore generale della CBI, Richard Lambert, ha dichiarato: "Nel mercato globale, le imprese hanno molta piu' scelta su dove investire i loro soldi ed il loro talento. Le tasse nazionali sulle imprese sono uno degli aspetti piu' importanti nel valutare dove investire". Molte delle imprese intervistate dicono di essere attratte dalle tasse di altri paesi europei; i paesi piu' attraenti sono l'Irlanda (37%) e l'Olanda (24%). --- L'articolo prosegue indicando chiaramente che le imprese inglesi iniziano ad usare la comunita' europea a loro vantaggio, spostando le sedi in vari paesi, secondo una strategia che consente maggiore produttivita' con minori tasse.
- Financial Times: Five-year plan for EU common tax base --- Entro i prossimi cinque anni, le imprese Europee potrebbero operare in tutta Europa usando un codice tributario comune.
- OCSE: L'Italia sforera' i parametri per il quinto anno consecutivo. --- "In Italia l'aggiustamento è interamente legato a nuove tasse, con nessun serio tentativo di tagliare la spesa." L'Italia soffre di "un problema di competitività in generale." "Il problema di bilancio dell'Italia si risolverà solo grazie a vaste riforme." "Il contenimento della spesa è quindi necessario, soprattutto nel campo delle pensioni, del pubblico impiego, delle amministrazioni locali e della sanita'."
E' dunque possibile iniziare a stilare una classifica dei flussi migratori delle imprese.
Paesi con flusso negativo: Italia, Inghilterra.
Paesi con flusso positivo: Irlanda, Olanda, Lussemburgo, Bermude.
Implicazioni per l'Italia.
La CE inizia a funzionare, e le imprese in Italia non staranno a guardare. Se la legge finanziaria 2007 non sara' favorevole all'impresa, come promesso in campagna elettorale, le imprese sposteranno le loro attivita' in un altro paese CE/OCSE. La sinistra fondamentalista non ha potere sulle imprese in un mercato globale. Chi ha i soldi o il talento, e' libero di investirli dove il mercato e' piu' favorevole al successo dell'impresa. Oltre ai cervelli in fuga, l'Italia avra' anche i capitali in fuga. La situazione puo' essere gestita con intelligenza. Se la legge finanziaria 2007 rendera' l'Italia competitiva rispetto ad Irlanda del Sud, Irlanda del Nord, ed Olanda, allora l'Italia potrebbe dare una svolta alla sua economia stagnante. Ricordiamo due dati, fra i tanti possibili:
paese | IRES | crescita | disoccupazione | WBG |
---|---|---|---|---|
Italia | 33% | 0.1% | 7.7% | 82 |
Irlanda del Sud | 12.5% | 5.5% | 4.3% | 10 |
N.B. WBG e' il rating 2007 della World Bank, che colloca l'Italia fra il Kenia e Panama.
Mentre in Italia si favorisce l'immigrazione di persone dal terzo mondo e si fa di tutto per soffocare l'economia, in altri paesi della CE/OCSE si favorisce l'immigrazione di imprese che espandono l'economia. Ne risulta, numeri alla mano, che l'Italia ha crescita zero e alta disoccupazione, mentre altri paesi hanno crescita alta e bassa disoccupazione. Perche' il governo Italiano deve sempre agire in controtendenza?
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