20 febbraio 2006

Intellectual vs physical force

In our Age, in our society, everyone can acknowledge to be free. No one can exert physical force to induce us into situations, except for the State itself. Our governments enforce the universal declaration of human rights, being the wisdom resulting from two world wars. To be free, citizens need to know their rights and how to use them. The governments instruct schools to teach the constitution, but textbooks are rather history books than explicit useful instructions to educate the future citizens. But this is a problem of education, not of establishment. The rights and the laws are in place, and it is our duty to learn them, appreciate them, teach them, and guard them with our own lives.

There is a new forefront in the struggle for democracy, which we refer to as the achievement of higher standards. Force is to a totalitarian system, like conditioning is to a democratic system. Conditioning is the intellectual device used to influence or control society. To exert conditioning is to exert intellectual force. The universal declaration of human rights is not up-to-date on this matter. We all recognise force when we see it, but we may not recognise conditioning just as easily. It exists, however, and its use can be deliberate. Some make a living out of it, selling professional services. We all see their product, but fail to understand how it works, and thus fail to defend ourselves from it. The plateau is reached when most is at stake, namely, when asking for political power via consensus. Asking the government to protect us from conditioning is like asking to a Nazi to protect us from violence. We need to develop a new level of awareness.

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17 febbraio 2006

Africa

Il "riscaldamento globale" genera problemi non solo nel nostro emisfero. In Kenia, Africa, il 50% degli animali del parco nazionale non hanno ne' acqua ne' cibo, e stanno migrando nelle zone abitate dall'uomo. La scarsita' di acqua per entrambi e' iniziata.

15 febbraio 2006

Re: Monopoli italiani

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Il problema dell'energia e' connesso a doppio filo con il protocollo di Kyoto. Esistono scienziati che dichiarano di essere stati bloccati dalle autorita'. Graeme Pearman, il direttore del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation, un ente indipendente, ha dichiarato di recente che la sua voce e' stata impedita una mezza dozzina di volte negli ultimi tempi. Australia ed USA sono le uniche grandi nazioni a non aver firmato il protocollo. "Mi e' stato detto che non potevo dire niente che indicasse il mio disaccordo con la politica di governo", ha dichiarato Pearman alla ABC. America ed Australia non sono liberi di esprimersi. Mentre i nostri governi servono il potere dell'economia (in Italia, quella del debito bancario), i cittandini di tutto il mondo dimostrano di esser piu' saggi, ed esiste ora un movimento chiamato "DIY Kyoto", ovvero "Kyoto fai-da-te", per risparmiare energia nelle nostre case ed uffici, dunque per ridurre il riscaldamento globale ma anche per ridurre la dipendenza dall'olio combustibile.

13 febbraio 2006

Varie

Il processo contro Saddam Hussein procede in modo scomposto. Hussein ed i suoi complici non hanno rispetto della corte. Hussein, in giudizio per genocidio, grida al giudice di essere stato condotto in tribunale con la forza, e che il processo e' un gioco a cui lui non intende partecipare. Un suo fratello, semi-svestito, si unisce alle grida, poi allontana il suo avvocato e siede sul pavimento dando le spalle al giudice. Le immagini, trasmesse anche dalle televisioni Irachene, mostrano la debolezza del nuovo sistema giudiziario, e potrebbero alimentare il gia' acceso fondamentalismo islamico nei due stati confinanti, IRAN e Palestina. Il premier Iracheno, prima della recente elezione, era un noto leader terrorista. In qualita' di presidente, dunque a nome dell'IRAN, afferma e ribadisce che l'olocausto e' un falso storico, che Israele deve scomparire dalle carte, e che l'IRAN produrra' materiale radioattivo arricchito, ovvero il necessario per la produzione di armi atomiche. Mentre il premier Israeliano Sharon e' in fin di vita, il conflitto con la Palestina continua. Hamas, il noto leader terrorista Palestinese, ha vinto le recenti elezioni, e guida il paese. Lo scenario non e' dei migliori. Americani ed Inglesi studiano gia' un piano di attacco contro l'IRAN. La Danimarca ha chiuso ambasciate in tre nazioni arabe, IRAN, Siria e Indonesia, in seguito alla reazione dei fondamentalisti contro vignette satiriche pubblicate su di un quotidiano Danese. In Italia, la stampa sembra sottovalutare la situazione; le notizie filtrano senza analisi e senza commenti. Il paese e' diviso sulla leggittimita' dell'intervento Italiano in IRAQ. La crisi energetica pone le nazioni arabe in posizione dominante, ed il loro risveglio non e' necessariamente legato al credo religioso. La dipendenza delle economie occidentali dal petrolio spinge America ed Europa ad interrogarsi su fonti energetiche alternative. Il cima mostra i segni del temuto riscaldamento globale. La Russia sembra ridurre la fornitura di gas all'Europa, causata in parte dal grande freddo. La citta' di New York registra le temperature piu' basse degli ultimi 100 anni, ed e' bloccata da 70cm di neve.