29 novembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: asset: SIAE

entrate: n.a.
uscite: n.a.
asset: n.a.
debiti: n.a.
flusso di cassa: n.a.

note:


  • 27-11-2006: Un giorno senza cinema, lirica, musica e teatro --- "I continui illeciti tentativi delle istituzioni pubbliche di appropriarsi delle casse della SIAE sono seri pericoli per la sua stabilità economica, dalla quale gli autori e gli editori traggono il loro sostentamento, presente e futuro. La SIAE è un esempio unico nel panorama della economia nazionale. Al contrario della quasi totalità degli Enti pubblici che, pur se alimentati con soldi dello Stato, versano in una cronica situazione di dissesto, la SIAE, senza ricevere alcun apporto economico pubblico ma con i soli proventi privati dei suoi associati, ha un eccellente patrimonio ed un ottimo bilancio. L’attuale tentativo del Ministro Padoa Schioppa di voler mettere le mani su tale patrimonio, con prelievi di milioni di euro, è un ulteriore tiro al bersaglio a danno della SIAE; è un atto di prepotenza che non ha alcun fondamento giuridico, contro cui la SIAE si sta opponendo con ogni mezzo. Spero che gli autori e gli editori ritornino sulle loro decisioni. Diversamente la SIAE si avvierebbe verso un grave ed inevitabile smembramento, con la conseguenza che migliaia di dipendenti e di collaboratori correranno il rischio di trovarsi sulla strada." (Avvocato Giorgio Assumma, Presidente della SIAE)

28 novembre 2006

flussi migratori delle imprese

Il fenomeno dei flussi migratori e' una forza incontenibile della Natura: animali e persone fisiche si spostano nell'orbe terracqueo in cerca di un clima piu' favorevole alla loro sopravvivenza. Con la globalizzazione economica, il fenomeno si estende alle persone giuridiche, ovvero le imprese cercano un miglior "clima finanziario" dove conquistare o mantenere il loro "vantaggio competitivo". Dove migrano le imprese?



E' dunque possibile iniziare a stilare una classifica dei flussi migratori delle imprese.

Paesi con flusso negativo: Italia, Inghilterra.
Paesi con flusso positivo: Irlanda, Olanda, Lussemburgo, Bermude.

Implicazioni per l'Italia.

La CE inizia a funzionare, e le imprese in Italia non staranno a guardare. Se la legge finanziaria 2007 non sara' favorevole all'impresa, come promesso in campagna elettorale, le imprese sposteranno le loro attivita' in un altro paese CE/OCSE. La sinistra fondamentalista non ha potere sulle imprese in un mercato globale. Chi ha i soldi o il talento, e' libero di investirli dove il mercato e' piu' favorevole al successo dell'impresa. Oltre ai cervelli in fuga, l'Italia avra' anche i capitali in fuga. La situazione puo' essere gestita con intelligenza. Se la legge finanziaria 2007 rendera' l'Italia competitiva rispetto ad Irlanda del Sud, Irlanda del Nord, ed Olanda, allora l'Italia potrebbe dare una svolta alla sua economia stagnante. Ricordiamo due dati, fra i tanti possibili:

paeseIREScrescitadisoccupazioneWBG
Italia33%0.1%7.7%82
Irlanda del Sud12.5%5.5%4.3%10


N.B. WBG e' il rating 2007 della World Bank, che colloca l'Italia fra il Kenia e Panama.

Mentre in Italia si favorisce l'immigrazione di persone dal terzo mondo e si fa di tutto per soffocare l'economia, in altri paesi della CE/OCSE si favorisce l'immigrazione di imprese che espandono l'economia. Ne risulta, numeri alla mano, che l'Italia ha crescita zero e alta disoccupazione, mentre altri paesi hanno crescita alta e bassa disoccupazione. Perche' il governo Italiano deve sempre agire in controtendenza?






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26 novembre 2006

Indice di competitivita' per i paesi EU

Le universita' di Sheffield e George Washington si sono unite alla comitiva, stilando l'indice nazionale di competitivita' europea 2006-7. Ne risulta quanto segue.

"One possible explanation for Finland's strong performance is the emphasis its government has placed on the importance of research and development (R&D)."

Una possibile spegazione per l'ottima performance della Finlandia e' l'enfasi posta del suo governo sull'importanza di ricerca e sviluppo.

"Business and higher education work closely together and Finland ranks highest in terms of R&D, both within higher education and at government level."

Le imprese e le universita' lavorano fianco a fianco, e la Finlandia raggiunge i massimi livelli in ricerca e sviluppo, sia nell'ambito dell'universita' che nell'ambito dello stesso governo.

"Luxembourg comes in second to Finland overall and has an unemployment rate of just 2.6%, the lowest in the EU."

Il Lussemburgo giunge al secondo posto in classifica, con un tasso di disoccupazione di solo il 2.6%, il piu' basso d'Europa.

"Of the 10 new states, Slovenia is the only nation to score better than certain existing EU countries."

Dei dieci nuovi stati membri, la Slovenia e' la sola ad avere un punteggio migliore di alcuni stati dell'Europa prima dell'allargamento.

Osservo che l'Italia ha un indice di 100; un valore prossimo a quello dei paesi dell'est. Mentre l'est ex-comunista di sposta verso l'ovest liberale, l'Italia marcia in direzione opposta, con ben due partiti della sinistra fondamentalista, o comunisti-retro' che dir si voglia. Il piu' grande paese comunista, la Cina, ha assaggiato il frutto proibito del capitalismo, e quest'anno chiudera' con il PIL intorno al 10,7%, salendo un altro gradino nella classifica del potere economico mondiale.

Io non sono sicuro di farcela con la nuova finanziaria; non sono ne' milionario ne' protetto dai sindacati. Aspetto di vedere la finanziaria approvata, per conoscerne il contenuto definitivo: se e' in linea con il programma elettorale (tagli alla spesa pubblica, economia liberale, incentivi per la ripresa economica) allora rimango. Diversamente, cari compagni dell'armata rossa, vi lascio cuocere nel vostro brodo, ed io emigro. L'unica differenza con il passato e' che, questa volta, non rientrero'. Vivere in Italia costa troppo. Gli unici a vivere bene sono i politici. Il governo, come un disco rotto, continua a promettere tagli alle tasse, mentre il paese collassa sotto il peso dello Stato. Quando la barca affonda, e' meglio saltare fuori bordo per tempo.

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25 novembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: spese: politica

Re: Antonio Di Pietro: I costi della politica, Novembre 2006

la goccia scava la roccia...

I due emendamenti respinti possono essere riformulati come referendum. E' evidente che maggioranza ed opposizione sono uniti per la tutela dei loro privilegi, dunque e' necessario passare la palla al detentore costituzionale della sovranita', cioe' ai cittadini. Propongo di procedere senza indugio con la formulazione di un referendum apposito, ed iniziare la raccolta delle firme.

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22 novembre 2006

Lo stato finanziario dell'Italia: spese: software

La pubblica amministrazione, come ogni altro ente, spende per licenze software. Una serie di paesi OCSE ha deciso di utilizzare software gratuito [1,2,3,4,5], tagliando le spese. L'Italia puo' muoversi nella stessa direzione. Elenco qui di seguito i software commerciali piu' diffusi (spesso disponibili solo per Microsoft Windows e con strutture dati proprietarie), ed il loro equivalente gratuito (disponibili per tutti i sistemi operativi e con strutture dati aperte).
for feefor free
Microsoft editor di testiemacs
Microsoft Office WordOpenOffice Writer
Microsoft Office ExcelOpenOffice Calc
Microsoft Office PowerPointOpenOffice Impress
Microsoft Office AccessOpenOffice Base
Microsoft DrawOpenOffice Draw
Microsoft FrontPageNVU
Microsoft Internet Information ServerApache
Microsoft Active Server Pages (ASP)Apache: ASP
Microsoft Internet ExplorerMozilla Firefox
Microsoft Exchange Serverzimbra
Microsoft Outlook e-mailzimbra, Mozilla Thunderbird
Microsoft Outlook calendarzimbra, Mozilla Calendar
Microsoft SQL ServerPostgreSQL, MySQL
Microsoft MediaPlayerVLC MediaPlayer
Microsoft ProjectGanttProject
Adobe Photoshopgimp
Adobe IllustratorInkscape
Adobe DreamWeaverNVU
Adobe Acrobat ReaderAdobe Acrobat Reader
Adobe Acrobat WriterGhostPDF
Adobe Acrobat PasswordPDFKey Pro (commerciale)
Adobe Flash PlayerAdobe Flash Player
Oracle SQL ServerPostgreSQL, MySQL
IBM DB2PostgreSQL, MySQL
IBM Lotus Dominozimbra
IBM Lotus Noteszimbra
IBM Rational RoseEclipse
backup (qualunque)rsync

Riguardo lo sviluppo di applicazioni, usare sistemi open-source abbatte i costi per il cliente finale e per la stessa casa produttrice. E' anche un vantaggio per lo studente o il professionista, perche' puo' lavorare senza spendere un centesimo in licenze.

Riguardo il sistema operativo, esistono tre possibilita': Microsoft Windows, linux, oppure Apple MacOS. Il problema della scelta non e' dettato dal costo, ma dai seguenti fattori: sicurezza, facilita' d'uso, manutenzione, ed il tipo di applicazioni che e' possibile usare (commerciale/opensource).

sistemasicurezzafacilita'manutenzioneapplicazioni
Windowsbassamediamedia-altac,o
linuxaltamedia-bassaaltao
MacOSaltaaltabassac,o

Mettendo sul piatto della bilancia le varie caratteristiche, MacOS e' il miglior sistema operativo.

Se si usa Microsoft Windows, e' importante avere un firewall ad un antivirus veramente efficienti. Il firewall integrato puo' non essere il migliore in assoluto, ma e' meglio usarlo in assenza di alternative. Riguardo l'antivirus, ne esistono molti e la loro qualita' varia ogni anno; per individuare quello migliore, serve una analisi critica ed indipendente [link].

Se si usa linux, il sistema offre tutto quello che serve per il massimo della sicurezza; il firewall e' integrato (da configurare) e l'antivirus e' inutile (linux e' immune da virus, ma include il Clam Antivirus standard nella versione server).

Se si usa MacOS, il sistema offre tutto quello che serve per il massimo della sicurezza; il firewall e' integrato (lo si puo' migliorare con LittleSnitch) e l'antivirus e' inutile (macos e' immune da virus, ma include il Clam Antivirus standard nella versione server).










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20 novembre 2006

Il piano finanziario dell'Italia (2007, #3)

La Camera ha approvato la legge Finanziaria per il 2007.
Una parte della minoranza alla Camera approva la legge.

Presenti e votanti: 562
Maggioranza: 282
SI: 331
NO: 231

Sintesi del piano finanziario per il 2007:
entrate: 22 miliardi (tasse)
uscite: tagli per 12.7 miliardi
asset: i monopoli in fallimento (Ferrovie, Alitalia) restano di proprieta' dello Stato; le province non vengono abolite; la emissione di titoli di stato sul mercato estero non viene ne' abolita ne' interrota;
debiti: 1.556,9 miliardi, di cui l'80% consiste in titoli di stato. Il 7.3% dei titoli e' stato emesso sul mercato estero; il debito relativo e' di 80.809 milioni di euro.

Commento delle imprese: "La manovra non dà certezze. Il bilanciamento degli effetti appare negativo, incupendo le aspettative degli imprenditori, con ovvi riflessi negativi sulle decisioni di investimento e sulla creazione di nuovi posti di lavoro."

Il testo ora passa al Senato.


Il mio parere e' che lo Stato ha bisogno urgente di una politica fiscale conservatrice, ovvero di massima prudenza nelle spese e nel debito pubblico. La continua emissione di titoli di stato incrementa il peso fiscale sui cittadini, peso che ha gia' raggiunto limiti insostenibili e tali da soffocare l'impresa ed erodere il risparmio. L'Italia e' fra i paesi piu' indebitati al mondo [link1 ,link2,link3]. E' imperativo che lo Stato interrompa immediatamente la emissione di nuovi titoli sull'estero, e che paghi quelli pendenti a tempo dovuto, senza rinnovarli. E' ugualmente importante che si interrompa immediatamente la emissione di titoli sul mercato interno, e che si attuino misure rigorose di eliminazione degli sprechi, ivi inclusa la chiusura di tutte le societa' partecipate. Infine, e' necessario aumentare il PIL, con misure talmente innovative da favorire gli investimenti esteri nei settori strategici dell'economia dei nostri tempi (nel caso il Governo non se ne fosse accorto, l'era industriale e' finita con il crollo del muro di Berlino). L'obiettivo e' di dimezzare l'attuale debito, portandolo al 50% del PIL, in modo che lo Stato si levi dal nostro groppone e ci lasci liberi di fare impresa e di vivere la nostra vita.

La politica di Berlusconi ha portato alla apertura di grandi opere senza copertura finanziaria. Malgrado la necessita' di tali opere per lo sviluppo economico, aggravare il debito pubblico in questo momento e' come uccidere il paziente piuttosto che curarlo. Dunque non condivido la politica di Berlusconi.

La politica della sinistra e' eterogenea. Non condivido quella di estrema sinistra, perche' predica l'aumento della spesa, e dunque del debito, e dunque di altre tasse.

L'Italia si sta' svenando; l'unica cura non e' fare trasfusioni, ma chiudere le ferite. L'unico partito di mia conoscenza che si muove nella direzione giusta, su praticamente tutti i quadranti del bilancio, e' il partito di Antonio Di Pietro.

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18 novembre 2006

Dalla liberta' al fascismo

In America si pongono la stessa domanda che io mi sono posto soltanto ieri. La domanda e': quale e' l'articolo della Costituzione che legittima le imposte sui redditi? In perfetto stile Americano, ne hanno fatto un film: From freedom to fascism, di Aaron Russo. Ne traduco tre passaggi.

Ronald Reagan, presidente degli USA, 28 Maggio 1985: "Credo che le nostre tasse siano divenute antiamericane. La morte e le tasse sono inevitabili, ma le tasse ingiuste non sono inevitabili."

G. Edward Griffin: "Lo scopo dell'imposta sul tuo reddito non e' quello di aumentare il reddito dello Stato, ma e' quello di ridistribuire la ricchezza e controllare la societa'. Credo che nessuno voglia l'imposta sul reddito, perche' e' lo strumento di ogni dittatura; e' lo strumento con il quale il Governo puo' manipolare e sottomettere le persone."

Catherine Austin Fitts, ex assistente del "Secretary of Housing": "Ogni anno tu compili un documento per il Governo in cui dichiari il tuo stato finanziario (bilancio). Se menti, puoi andare in prigione. Per legge, il Governo dovrebbe fare altrettanto; dovrebbe darti il suo stato finanziario in cui si dice come ha speso i tuoi soldi delle tasse. Il problema e' che tu fai queste dichiarazioni, lui no. Nell'anno fiscale 1999, il dipartimento della difesa aveva 1.1 trilioni di dollari non documentabili." SCRITTA: "Non documentabili significa ... mancanti." Segue: "L'anno successivo, avevano 2.3 trilioni di dollari non documentabili." SCRITTA: "Dopo aver pagato l'interesse sul debito e gli sprechi del Governo, non un solo centesimo delle tue tasse sul reddito paga per i servizi che tu ti aspetti dal Governo."

La Costitizione (americana) dice che le "tasse dirette" sono volontarie al 100% e sono ridistribuite equamente fra tutti. Le "tasse indirette", invece, sono al 100% obbligatorie, ma possono essere evitate; ad esempio posso evitare quella sulla benzina andando in bicicletta, oppure quella sulle sigarette evitando di fumare o coltivando il mio tabacco. La Costituzione (americana) dice che le tasse indirette devono essere le stesse in tutti gli stati dell'unione. L'imposta sul reddito non risponde a nessuno dei due requisiti. ... Reddito significa profitto da impresa, non da stipendio o lavoro. SCRITTA: "Nel 2005 la tassa illegale sul tuo lavoro ha fornito entrate per 927.2 miliardi di dollari. La tassa legale sul reddito d'impresa ha fornito entrate per 278.3 miliardi di dollari." ... Se ti arriva a casa l'imposta sul reddito, e non sei un'impresa, rispondi appellandoti al "freedom of information act" [trasparenza] e chiedi di vedere le leggi che ti obbligano a pagare. ... [il film prosegue con interviste ad agenti del Governo, che dicono di aver investigato il problema, e che, nei fatti, il Governo non puo' tassare il reddito delle persone fisiche, perche' il vero concetto di reddito e' proprio delle imprese. Le persone fisiche "scambiano" il loro lavoro per soldi; essendo uno scambio, non esiste profitto.]

La cosa che mi affascina di questo documentario e' il giudizio critico indipendente di cittadini (avvocati e commercialisti) che fanno domande sui fondamenti dello Stato in cui vivono, nella ricerca della giustizia e della liberta', ed esigono risposte dallo Stato. L'Italia, in confronto, e' un paese incapace di intendere e di volere. Le scuole ed i media in Italia dovrebbero mettere da parte la propaganda, al fine di educare le persone alla ricerca dei fatti ed al giudizio critico. Le persone in Italia dovrebbero capire che lo Stato non e' un padre padrone. Le persone, in Italia, dovrebbero capire che sono libere di cambiare il mondo in cui vivono. La Costituzione Italiana riconosce la sovranita' al popolo, non alla politica. La politica trae il suo potere dal popolo, e non viceversa. Il popolo e' il sovrano, la politica e' il suddito.

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Illegittimita' costituzionale delle imposte sui re...

Quale e' l'articolo della Costituzione Italiana che legittima le imposte sui redditi? Ho letto attentamente la Costituzione, ma non sembra esistere un tale articolo.

Perche' il Testo Unico delle Imposte sui Redditi non definisce la parola "reddito"? Se la legge non definisce che cosa intende per reddito, la legge su cosa si applica esattamente? Il concetto di valore aggiunto e' tipico delle societa'; non esiste valore aggiunto negli stipendi o nel lavoro diretto.

La Costituzione Italiana
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi

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17 novembre 2006

Spagna e Italia ... visti dall'Economist

[Mediterranean rivals, Economist, 2/11/2006]

"Spain, long one of Europe's also-rans, is about to join the big league; Italy is going in the other direction" (La Spagna, un perdente europeo da fondo classifica, recupera terreno e sta' per raggiungere i leader; l'Italia muove nella direzione opposta)

"Like Italy, Spain is stuck with high-cost, low-productivity businesses that are vulnerable to Chinese competition; poor schools; and low spending on research and development." (Come in Italia, l'economia Spagnola e' afflitta da alti costi di impresa e bassa produttivita', che le rende vulnerabili alla competizione Cinese; scuole senza risorse; spesa inadeguata per ricerca e sviluppo.)

"In Italy the government agreed a spending plan unanimously at cabinet level. But when it went to parliament, there were 7,000 amendments, of which no fewer than 3,000 came from the ruling coalition. In Italy party and budget discipline alike seem unknown. In Spain they reinforce each other." (In Italia il Governo ha approvato la proposta di legge finanziaria all'unanimita'. Quando la proposta ha raggiunto il Parlamento, ci sono stati 7000 emendamenti, dei quali non meno di 3000 provenivano dalla stessa maggioranza. In Italia, disciplina politica e disciplina economica sembrano non conoscersi. In Spagna si supportano a vicenda.)

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Il piano finanziario dell'Italia (2007, #2)

Roma, 16 nov. - (Adnkronos) - "Sara' presentato un solo maxiemendamento" alla Finanziaria.

Roma, 17 nov. - (Adnkronos) - Il Governo pone "la fiducia su un maxiemendamento depositato nella notte."

In queste settimane si e' sentito di tutto, ed il contrario di tutto. Il Governo, criticato da tutti, dentro e fuori casa, seguita ad emendare la finanziaria.

Come da tradizione, a Pasqua le uova di cioccolato nascondono una sorpresa. Come da tradizione, la sorpresa non e' mai un granche'. "A caval donato non si guarda in bocca", si dice. Il problema e' che non siamo a Pasqua, e la finanziaria non puo' e non deve essere a sorpresa. Il problema e' che l'Italia e' in fondo alla classifica economica dei paesi CE, OCSE, e G7. Il problema e' che se il Governo non da un segno di controtendenza, iniziando ad introdurre riforme strutturali con questa finanziaria, il paese non riuscira' mai a ripagare il debito pubblico, ed il suo credito la portera' fuori dai paesi CE, OCSE e G7. E' realistico attendersi le riforme strutturali per le quali si e' eletto questo Governo? In base all'Articolo 68 della Costituzione, il Governo e' libero di agire arbitrariamente. E' realistico attendersi riforme strutturali in un emendamento "depositato nella notte" su cui poi il Governo chiede la fiducia?

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15 novembre 2006

Annuario WorldBankGroup 2007

Comparazione fra nazioni sul costo e facilita' di impresa.

Fonte: World Bank Group, Doing Business 2007 [link1,link2]



ItaliaIrlanda Sud
Costo iniziale (% reddito procapite)15.20.3
Capitale minimo (% reddito procapite)10.40.0
Semplicita' fiscale (rango)8210
Facilita' nel chiudere il business (rango)497
Facilita' nel chiudere il business (anni)1.20.4
Tasse (rango)1172
Numero di pagamenti in un anno158
Tasse totali, incidenza sul profitto di un anno76.0%25.8%


Semplicita' fiscale (rango), graduatoria generale:
#1 Singapore
#2 New Zealand (OCSE)
#3 United States (OCSE,G7)
#4 Canada (OCSE,G7)
#5 HONG KONG, CHINA
#6 United Kingdom (CE,OCSE,G7)
#7 Denmark (CE,OCSE)
#8 Australia (OCSE)
#9 Norway (OCSE)
#10 Ireland (CE,OCSE)
#11 Japan (OCSE,G7)
#12 Iceland (OCSE)
#13 Sweden (CE,OCSE)
#14 Finland (CE,OCSE)
#15 Switzerland (OCSE)
#16 Lithuania (CE)
#17 Estonia (CE)
#20 Belgium (CE,OCSE)
#21 Germany (CE,OCSE,G7)
#22 Netherlands (CE,OCSE)
#23 South Korea (OCSE)
#24 Latvia (CE)
#30 Austria (CE,OCSE)
#35 France (CE,OCSE,G7) - TOP REFORMER
#36 Slovakia (CE,OCSE)
#39 Spain (CE,OCSE)
#40 Portugal (CE,OCSE)
#43 Mexico (OCSE) - TOP REFORMER
#49 Romania (CE) - TOP REFORMER
#52 Czech Republic (CE,OCSE)
#54 Bulgaria (CE)
#61 Slovenia (CE)
#66 Hungary (CE,OCSE)
#75 Polonia (CE,OCSE)
...
#80 Tunisia
#81 Panama
#82 Italia (CE,OCSE,G7)
#83 Kenia
#91 Turkey (OCSE)
#109 Greece (CE,OCSE)

#n.a. Lussemburgo (CE,OCSE)
#n.a. Malta (CE)
#n.a. Cyprus (CE)


I numeri si commentano da soli. Fra tutti i membri OCSE, l'Italia e' terzultima. Fra tutti i ventisette (27) membri CE, l'Italia e' penultima. La situazione e' imbarazzante.

I numeri dimostrano che in Italia l'economia e' fatta da politici che non hanno la piu' pallida idea di come si conduce un paese. L'Italia non merita di essere governata da un esercito di persone che, oltre a costarci una fortuna, non sanno fare il loro lavoro. Se avessero un minimo di rispetto per se stessi, oltre che per il paese, si farebbero da parte in gran silenzio, nel piu' grande imbarazzo.

In questi giorni si vota per la legge finanziaria 2007. Questa legge non riduce il numero dei dipendenti pubblici, non taglia i privilegi fiscali dei politici (dipendenti pubblici), non liquida i monopoli in fallimento (Ferrovie dello Stato, Alitalia,...), non semplifica la burocrazia, non abbassa le tasse (vedi il caso Irlanda), non introduce le necessarie riforme strutturali per il quale questo Governo e' stato eletto. Se questa legge sara' approvata, io lascero' il mio paese, perche' ogni sforzo di ripagare il debito pubblico sara' uno sforzo inutile, e perche' avrei ribrezzo a vivere in un paese il cui Governo, mentendo ai suoi elettori, agisce arbitrariamente nel mandare il paese in rovina. Questo paese si e' tagliato le vene. Per risanare l'economia e' necessario tappare le falle, non fare altre trasfusioni.

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lo stato finanziario dell'Italia: asset: Ferrovie ...

Il contributo di F.S. al bilancio dello Stato.

entrate: "Abbiamo avuto un taglio enorme al contratto di servizio di 600 milioni, 500 per RFI e 100 per Trenitalia. Per RFI è il terzo anno consecutivo di minori trasferimenti. Questo e` un elemento di insostenibilità nel rapporto tra Stato e azienda. A questo si aggiunge la situazione di Trenitalia che e` molto grave. Ha fornito serivizi, ma non ha ricevuto il pagamento dovuto." [1]

uscite: "Sono aumentati i costi operativi per la manutenzione e i servizi in outsourcing." [1]

asset: "Gli immobili li abbiamo gia` venduti tutti, ci sono altre aree ma dobbiamo farle maturare e lavorare con gli enti locali perche` non possiamo regalarle." [1]

debiti: "Per il 2006 disavanzo per il Gruppo Ferrovie e' prossimo ai 2 miliardi di euro." [5] "E lo squilibrio, che da anni viaggia attorno a 3,5-3,6 miliardi di euro, è tutto a carico del bilancio pubblico: nella finanziaria appena approvata la sola voce «copertura disavanzo fondo pensioni Fs» assorbe 3,7 miliardi, in pratica la metà dei fondi destinati alle Ferrovie." [6]

flusso di cassa: "Lo sbilancio per il 2006 è stimato a 1,707 miliardi." [1]

[analisi e piano finanziario (dei dirigenti FS):]
"Siamo sull'orlo del fallimento. Le Ferrovie si sono svenate, non hanno piu` risorse e lo sbilancio e` tale che non permette piu` di andare avanti in una situazione di indebitamento finanziario. Per questo è indispensabile la ricapitalizzazione pena portare i libri in tribunale in tempi non lunghi, ma brevi." [1]
"A determinare tale squilibrio e` stata sia la riduzione dei trasferimenti dalla Finanziaria 2006 sia l'aumento dei costi in larga parte attribuibili ai servizi Trenitalia. All'intero sistema ferroviario necessitano circa 6,1 miliardi di euro. Mancano 3,5 miliardi per l'alta velocità, 1,4 miliardi per la rete convenzionale, 500 milioni di euro per le convenzioni e 700 milioni per la ricapitalizzazione di Trenitalia, che e` necessaria per non portare i libri in tribunale." [2]

[analisi e piano finanziario (politica):] "Non possiamo consentire il fallimento." (Bersani)

[analisi e piano finanziario (indipendente):]
"I conferimenti di capitale disposti dallo Stato a favore del Gruppo, riclassificati come trasferimenti diretti a ripiano di perdite determinano un aumento del disavanzo della Pubblica amministrazione ed un aggravio del rapporto deficit/PIL. [...] A circa cinque anni dalla ristrutturazione societaria non emergono miglioramenti di rilievo nella gestione complessiva del Gruppo, che anzi, dopo i risultati positivi degli anni 2001 e 2002, appare in trend negativo con riguardo ai risultati d’esercizio per il 2003 e per il 2004. Se infatti è da ritenere che vi sia stata una maggiore responsabilizzazione del management per i vari settori societari, non si colgono segnali significativi di maggiore economicità della gestione, né di una aumentata efficacia nel raggiungimento dei fini istituzionali. I risultati della gestione del Gruppo sono in tendenziale peggioramento: si passa dall’utile netto consolidato di 31 milioni di Euro del 2003 (già in diminuzione rispetto ai 76 milioni di Euro del 2002) ai 124 milioni 600 mila Euro di perdita del 2004, connessa anche al risultato negativo delle gestioni extra operative (finanziaria, straordinaria e fiscale). Nell’ambito dei ricavi delle vendite e prestazioni, in aumento per il 2004, il limitato incremento dei prodotti del traffico non riesce a compensare la crescita dei costi operativi." [4]
"Nel 2012 non esisteranno più le Ferrovie dello Stato come le conosciamo oggi; le Direttive europee obbligano ad accelerare il processo di liberalizzazione da completare per i passeggeri già nel 2011; a separare la proprietà e gestione della rete da quella dei treni che circolano (oggi RFI e Trenitalia), che domani dovranno vedere concorrenza tra operatori. Le conseguenze saranno tariffe più alte per i cittadini e le merci oppure minori investimenti sulla rete." [3]

[analisi e piano finanziario (da me suggerito al Ministro DiPietro):]
"Forse e' possibile inserirle nel contesto della viabilita' in Europa, magari cederle ad un consorzio europeo che ha come obiettivo quello di portare tutte le ferrovie europee allo stesso standard di qualita'. Esistono ottime ferrovie, in Germania e Olanda, e la loro esperienza sarebbe veramente utile in Italia." [7]


Riferimenti:
[1] Mauro Moretti (amministratore delegato di FS), audizione davanti alla commissione Lavori Pubblici del Senato, Novembre 2006.
[2] Innocenzo Cipolletta (presidente di FS), Novembre 2006.
[3] Legambiente
[4] Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Ferrovie dello Stato S.p.A., esercizi 2003-2004.
[5] Innocenzo Cipolletta (presidente di FS), Ferrovie sull'orlo del fallimento: intervista a Radio24, IlSole24Ore, Novembre 2006. Notizia ripresa anche da AdnKronos.
[6] Ferrovie, la voragine delle pensioni, La Stampa, Novembre 2006
[7] Luca dellaPenna, in "Bollette e Profitti", Blog di Antonio Dipietro (Ministro per le Infrastrutture), Ottobre 2006

Nota:
Tra i riferimenti, manca quello piu' importante, ovvero il bilancio ufficiale depositato presso la Camera di Commercio. Malgrado il fatto che il bilancio di societa' e' un documento pubblico, il documento non e' realmente disponibile al pubblico, perche' la Camera di Commercio non consente ai cittadini di accedervi, come ho gia' lamentato in un altro articolo.

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14 novembre 2006

competitivita'

Notizie dall'Italia:


Notizie dal Mondo:

  • Rallenta la crescita nella CE
  • IRES al 12% in Irlanda del Nord: Per stimolare l'economia, le societa' di capitali in Irlanda del Nord saranno esenti da tasse sul 60% dei profitti, e saranno tassate al 30% sull'eccedenza, ovvero l'IRES sara' al 12% sul 100% dei profitti. Questo rendera' l'Irlanda del Nord leggermente piu' competitiva rispetto all'Irlanda del Sud, dove l'IRES al 12.5% seguita ad attrarre investimenti esteri, raggiungendo un tasso di disoccupazione al 4.3% ed una crescita economica (al 5.5%) tra le migliori della OCSE (dati 2005) [link1,link2].


In un mercato globale, tutti i membri OCSE sono al lavoro per essere piu' competitivi. Tutti, tranne l'Italia, dove l'IRES al 33% sul 100% dei profitti [link1,link2] e l'IRAP [link3,link4] seguitano a scoraggiare gli investimenti, raggiungendo un tasso di disoccupazione al 7.7% ed una crescita economica (al 0.1%) tra le peggiori della OCSE (dati 2005).

La vita e' breve. Forse e' tempo di emigrare, nuovamente.

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13 novembre 2006

Articolo 68

I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. (Articolo 68, Costituzione Italiana)

Ho letto attentamente la Costituzione, e nessun articolo dice esplicitamente che i candidati eletti rappresentano i loro elettori sulla base del programma politico per il quale sono stati votati. L'articolo 68 implica che il programma puo' essere disatteso mentendo al cittadino. Se ho ragione, l'articolo 68 deve essere riveduto e corretto.

Re: Rossi (Verdi-Comunisti Italiani)

"Anche i lavoratori, sono interessati ad un risanamento della finanza pubblica e ad un miglior equilibrio tra debito e PIL, ma una cura non deve togliere la vita al malato." (Rossi, lettera al Parlamento, Novembre 2006)

Concordo.

"In Europa, l’adozione di un rigido rapporto tra debito e PIL (3%) darà un colpo decisivo all’esperienza della socialdemocrazia che, già alle prese con la fine dell’ipotesi della continua crescita economica e con la progressiva subordinazione economica, culturale e militare all’imperialismo degli Stati Uniti del nord America, ora dovrà anche ridurre il suo storico ruolo di intervento nell’economia e nei servizi pubblici." (Rossi, lettera al Parlamento, Novembre 2006)

Questa e' solo una possibile opinione, tipica di una politica non liberale, ovvero di una politica economica radicale di sinistra. Per quanto uno si sforzi di apprezzarla, resta il problema dei numeri che non quadrano. La situazione dell'economia italiana e' il frutto di una politica economica a'-la John Maynard Keynes, ma all'Italiana. La teoria di Keynes dice che e' possibile rilanciare lo sviluppo con il debito.

L'esperieza italiana dimostra che esiste debito buono e debito cattivo. Il debito buono produce reddito a sufficienza da ripagare il debito stesso. Il debito cattivo produce una spirale negativa di costi ed interessi passivi in crescita, anche noto come bancarotta. Lo Stato italiano ha speso molti soldi per molte attivita’ cosiddette sociali, solo per alimentare il grasso stipendio di dipendenti pubblici, assoldati fra le fila di elettori influenti e amici di partito. Questo e' avvenuto indipendentemente dal colore politico. E' evidente a tutti ormai che quelli erano e sono debititi cattivi.

L'esperienza italiana dimostra anche che deve esistere un limite etico al debito pubblico. Non e' giusto indebitare il popolo, per poi vessarlo di tasse per ripagare il debito; e' una spirale senza uscita. Non e' giusto che un bambino nasca gia' con un bel debito come eredita' di cattive decisioni prese arbitrariamente da Governi incapaci di amministrare per il bene di tutti.

Che piaccia o meno, l'Italia e' in Europa, e per restare in Europa e' necessario imparare la differenza tra debito buono e debito cattivo. Chi si dichiara comunista, oggi, e' semplicemente un ignorante ed un ipocrita. E' ignorante, perche' parla di economia quando il suo credo politico rifiuta l'idea stessa di capitale. E' ipocrita, perche' da una parte predica una societa' comunista, senza soldi, senza banche, senza proprieta' privata, ma dall'altra ha soldi in tasca, ha un conto in banca, ha carte di credito, vive in un alloggio privato, possiede beni, spende denaro per viaggiare per lavoro o per vacanza. Il comunismo e' morto. Non e' possibile continuare a sognare ad occhi aperti. E' anche finito il tempo in cui le masse lavorano per ingrassare i dipendenti pubblici. Ci sono troppi dipendenti. Il rapporto tra debito e PIL deve essere ridotto, non con maggiori tasse, ma con minori entrate, facendo dimagrire la macchina burocratica, riducendo il numero dei dipendenti pubblici, riducendo lo stipendio di quelli gia' assunti, eliminando le pensioni per i politici (non esiste la professione di politico), e separando in modo netto il pubblico dal privato (basta con la partecipazione in societa', dove la stessa persona percepisce lo stipendio da dipendente pubblico e da dirigente). Basta con gli sprechi. Basta con i politici comunisti che vivono sulle spalle degli operai.

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12 novembre 2006

Articolo 100

"Il Consiglio di Stato [cfr. art. 103 c.1] è organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione. La Corte dei Conti [cfr. art. 103 c.2] esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato. Partecipa, nei casi e nelle forme stabilite dalla legge, al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Riferisce direttamente alle Camere sul risultato del riscontro eseguito [cfr. art. 81 c.1]. La legge assicura l'indipendenza dei due Istituti e dei loro componenti di fronte al Governo [cfr. art. 108 c.2]." (Articolo 100, Costituzione Italiana)

La Corte dei Conti ha il dovere istituzionale di fornire il suo giudizio critico indipendente sullo stato finanziario della nazione, ovvero sulle entrate, le uscite, gli asset ed il debito pubblico. Cosa ha fatto la Corte dei Conti in tutti questi anni?

Nella relazione del 10 Ottobre 2006 sulla finanziaria 2007, si legge quanto segue (pagina 4 e seguenti):

"Solo l'eccezionale crescita del gettito tributario avrebbe consentito, secondo il DPEF, di “contenere” il rapporto deficit/Pil entro il 4 per cento. [...] Secondo la prassi, il DPEF non forniva indicazioni sulla natura e sulle dimensioni dei possibili interventi di contenimento della spesa o di incremento delle entrate che avrebbero composto la manovra, rinviandone la puntuale definizione alla legge finanziaria."

Da cui capiamo che il DPEF e' stato scritto con i piedi.

"Nella scelta governativa di operare su due tempi, tali interventi di riforma dovrebbero consentire di contenere permanentemente i fattori espansivi della spesa nei settori critici (pubblico impiego e pensioni, in primo luogo), allentando di conseguenza il peso di una pressione fiscale che, nel 2007, è destinata ad aumentare in misura rilevante."

Da cui capiamo che la finanziaria 2007 non introdurra' tagli alla spesa nei "settori critici" (pubblico impiego e pensioni per i politici). Nel compiere riforme strutturali, i politici sono in evidente conflitto di interessi.

"La ricostruzione della manovra complessiva per il 2007 (legge finanziaria, decreto-legge e bilancio) – resa difficile dall’incompletezza delle informazioni rese disponibili nei giorni scorsi – pone in evidenza come il reperimento delle risorse per il contenimento del disavanzo tendenziale e per il finanziamento dei cosiddetti “interventi per lo sviluppo” sia stato affidato, in misura preponderante, a interventi di aumento del prelievo fiscale e, solo limitatamente, a correzioni della spesa."

Da cui abbiamo certezza che ci sarano nuove tasse.

"Valutare puntualmente quale sia l’incidenza dei provvedimenti di aggravio fiscale sul totale della manovra correttiva è un esercizio reso incerto dalla difficoltà di prevedere l’esito finale della nuova disciplina del patto di stabilità interno, che non esclude – per il rispetto dell’obiettivo di saldo - il ricorso degli enti territoriali all’aumento delle aliquote dei tributi centrali e locali."

Da cui capiamo che le minori spese a livello nazionale saranno dovute a tagli a livello regionale, le quali regioni saranno costrette ad innalzare le tasse locali; insomma, nel 2007 sia lo Stato che le Regioni spremeranno il sangue dei cittadini, a causa del conflitto di interessi dei politici, i quali preferiscono aumentare la pressione fiscale piuttosto che cercarsi un lavoro vero, ridursi lo stipendio, avere pensioni normali. Notiamo che le preoccupazioni del DPEF e della finanziaria sono incentrate sul mantenimento di stipendi e pensioni dei dipendenti pubblici, non sulla riduzione del debito pubblico.

"Questa scelta del governo determina – secondo le stesse stime governative – due implicazioni di segno molto negativo. ln primo luogo, una azione correttiva orientata sul prelievo fiscale e' destinata ad incidere in senso maggiormente depressivo sulla crescita economica (secondo la Relazione previsionale e programmatica il Pil crescerebbe, nel 2007, solo dell’1,3 per cento). In secondo luogo, ancora nel 2007 (dopo la forte espansione in atto nel 2006) si registrerebbe una crescita della spesa pubblica, che difficilmente vedrebbe ridurre la propria incidenza sul Pil."

Finalmente la Corte dei Conti esprime il suo giudizio. Da cui capiamo che la finanziaria 2007 non giovera' all'impresa, rallentando la gia' gracile ripresa economica, e che la spesa pubblica aumentera', piuttosto che essere ridotta. Insomma, la finanziaria 2007 avra' come effetto quello di alimentare il flusso di cassa negativo, risultando in uno stato finanziario peggiore di quello attuale.

"Solleva perplessità il rinvio a futuri provvedimenti legislativi delle scelte in materia di pensioni e di pubblico impiego, tematiche alle quali la Corte ha ritenuto di dover dedicare una attenzione particolare nella Relazione annuale di quest’anno e nella stessa audizione sul DPEF del luglio scorso. [...] La Corte non può, pertanto, non reiterare l’auspicio che i tempi di maturazione delle riforme della spesa, nei settori critici, siano significativamente accorciati. Sulle materie della spesa pensionistica e del pubblico impiego le analisi specifiche condotte dalla Corte sono da tempo a disposizione del Parlamento."

La Corte dei Conti lamenta il problema ripetutamente e senza ambiguita', cosa di cui il popolo sovrano e' infinitamente grato.

Il problema fondamentale rimane il debito pubblico. L'unico modo di acquistare buone condizioni di salute finanziaria e' quello di invertire il flusso di cassa, che e' oggi negativo. Affinche' questo sia possibile, le riforme strutturali sono necessarie.

"Il percorso di riequilibrio dei conti programmato fino al 2011 – e che prevede, per quella data, un azzeramento del disavanzo, un ripristino di un livello dell’avanzo primario prossimo al 5 per cento del Pil e una discesa del rapporto debito/Pil al di sotto del 100 per cento - si dovrebbe, peraltro, avvalere, in misura crescente, delle correzioni strutturali affidate ai disegni di legge delega e alle altre iniziative normative che il governo “collega” alla manovra di breve periodo."

La Corte dei Conti sembra aver lavorato bene, ma il Governo sembra non tenerne conto. Ho paura che nessuna legge finanziaria avra' mai il coraggio di introdurre riforme strutturali. Berlusconi stesso aveva promesso le riforme, per poi rimandarle a fine legislatura, e lasciarle sul tavolo. Questo governo ha promesso, anche lui, di fare le riforme. Come il precedente, si portera' a fine mandato, per poi lasciarle sul tavolo. La politica e' chiaramente in conflitto di interessi. Non e' possibile chiedere ai politici di licenziare se stessi, ridurre lo stipendio di coloro che restano, ed eliminare le loro pensioni. Ho paura che non si arrivera' mai ad una risoluzione del problema, e che l'Italia cadra' in bancarotta.

Riferimenti:
- DPEF 2007-2011
- FINANZIARIA 2007

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10 novembre 2006

Annuario ISTAT 2006

Fonte: ISTAT



residenti58.751.711
forza lavoro (15-64)38.646.000
anziani (65+)11.615.702 (1/5 dei residenti)
pensionati16.561.600
pensioni erogate23.000.000 (spesa: 207.974.000)
occupati (15-64)22.214.000 (57.5% della forza lavoro)
occupati22.563.000
disoccupati7.7% [= 4.523.881]
disoccupati che cercano1.889.000


Il rapporto fra pensionati e forza lavoro e' di circa due pensionati ogni quattro lavoratori (molti dei quali sono precari e sottopagati). Questo implica la necessita' di riformare il sistema delle pensioni ed innalzare l'eta' pensionabile (si vive piu' a lungo, dunque si deve lavorare piu' a lungo).

Il delta fra pensionati e persone in eta' da pensione (65+) e' di ben 4.945.898, ovvero circa 5 milioni di persone sotto i sessantacinque anni percepiscono una pensione.

Se ripartiamo il debito pubblico (1.556,9 miliardi di euro) per il numero dei residenti (58.751.711), si ottiene un debito procapite di 26500 euro.

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9 novembre 2006

Il buco nel Conto Corrente

La base di partenza del risparmio e degli investimenti privati e' il conto corrente bancario. Non possono esserci dubbi in merito; tutte le transazioni legali hanno base e transitano su conti correnti. Esistono due problemini: la tassa governativa sui conti correnti, ed il costo per i servizi bancari. Il primo e' anche noto come "prelievo forzoso", o "furto legalizzato", che sembra esistere solo in Italia. Il secondo e' un contributo alla "mancanza di pari opportunita'"; in Italia, un conto corrente ben movimentato costa uno sproposito, se confrontato con praticamente tutti i paesi OCSE. Tra furti legalizati e costi spropositati, il sistema sembra architettato a tavolino per erodere il potere di acquisto, una vera e propria ombra dell'inflazione ufficiale. E' come avere un buco in tasca che non puoi ricucire. Peggio, e' come avere una grossa sanguisuga che non ti puoi levare di dosso.

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8 novembre 2006

Sangue e Tasse

Pagare le tasse e' come dare il sangue?
Facciamo un confronto delle due procedure.

Donazione del Sangue: Il medico deve fare attenzione a non prenderne troppo, oppure uccide il paziente. Esiste una legge che stabilisce la quantita' massima prelevabile: "Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- il 10%." L'organismo umano contiene 5-6 litri di sangue, la singola donazione legale e' pari al 9% del sangue totale (0.45lt su 5lt), ed una successiva donazione puo' solo avvenire dopo la rigenerazione, ovvero non prima di 90gg e comunque mai piu' di quattro donazioni in 12 mesi. Di piu', non tutti possono donare; infatti, per donare il sangue bisogna avere almeno 18 anni, pesare più di 50 kg ed essere in buone condizioni di salute.

Donazione di Sangue Finanziario: Da anni ormai, fra debito pubblico e pubblici sprechi, lo Stato si e' tagliato le vene; non importa quante trasfusioni e' in grado di farsi, non ne avra' mai a sufficienza. Per i cittadini, la somma delle imposte, dirette ed indirette, e' di gran lunga superiore al 50% delle loro entrate, e molti non arrivano a fine mese. Non si conosce la percentuale esatta, perche' le tasse aumentano di numero e le aliquote cambiano in continuazione. Il controllo della spesa e' fondamentale in ogni investimento, ed e' questa la ragione per la quale gli investitori esteri stanno alla larga dall'Italia: non avendo certezza della spesa, non possono calcolare il ritorno di investimento. Mentre questo avviene, lo Stato continua a gestire i monopoli in modo fallimentare, e mantenere in piedi una macchina burocratica vetusta ed inefficiente. Il ministro delle finanze ha appena dichiarato alla commissione europea che la sua legge finanziaria per il 2007 introduce delle riforme, ma ha anche dichiarato che le riforme lasciano intatte le fondamenta e le travi portanti, insomma si tratta di una ristrutturazione cosmetica, non strutturale. Le riforme strutturali sono necessarie, come ci stanno gridando dall'America e da tutta Europa, ma no, il ministro non le ha introdotte, con il bel risultato che due agenzie internazionali di credit rating ci hanno declassato (cosa gravissima per gli investimenti dall'estero), a Dicembre il tasso di interesse crescera' (rendendo ancor piu' difficile ripagare il debito pubblico), e qualche milione di burocrati Italiani con relativo personale seguiteranno a percepire lo stipendio per un servizio che e' fine a se stesso.

L'economia dello Stato deve essere riformata con urgenza. E' necessario stabilire (1) una misura oggettiva di "buone condizioni di salute" finanziaria, (2) un limite fisiologico al prelievo finanziario, e (3) un limite fisiologico al numero dei prelievi nei 12 mesi. Per "limite fisiologico" si intende la capacita' del cittadino di riprendersi da un prelievo. Lo Stato non puo' uccidere i suoi cittadini per far fronte alle sue spese. Lo Stato deve ridurre la spesa, e contenerla entro limiti etici. Non e' possibile continuare con le vessazioni. Lo Stato deve imparare a gestire con efficienza quello che ha gia' a disposizione, tagliando le spese inutili e pagando i debiti.

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7 novembre 2006

Il piano finanziario dell'Italia (2007, #1)

"Un modo semplice e immediato per far emergere l’evasione esiste. Sarebbe sufficiente consentire a tutti di dedurre dall’imponibile il costo sostenuto." (Antonio diPietro)

Il problema e' piu' complesso. Se tutti potessero dedurre i costi, per poi pagare le tasse su quanto rimane (ovvero su dividendi e capital gain), allora le casse dello stato sarebbero completamente vuote, almeno nei primi tre-cinque anni.

Il patto sociale prevede che lo Stato provveda per i piu' deboli, che pero' prima pagano le tasse e dopo deducono le loro spese. Il patto sociale e' invertito per le societa' di capitali: le societa' pagano subito le loro spese, e dopo pagano le tasse sui dividendi e capital gain. Gli investimenti delle societa' sono una spesa, utile a creare lavoro e servizi, sopperendo alle carenze dello Stato, che diversamente dovrebbe sostenere i costi delle imprese e dare lavoro lui stesso. Questo meccanismo e' in vigore in tutti i paesi del mondo, ad eccezione di Cuba e poche altre dittature comuniste. In Italia, purtroppo, lo Stato tassa alla fonte anche le societa', che di conseguenza hanno ben poco da reinvestire. --- Il problema e' complesso, perche' lo Stato vuole i conti pubblici risanati ed un paese ricco e produttivo, vuole insomma la moglie ubriaca e la botte piena in un periodo in cui sia la botte che e la moglie sono entrambe asciutte. Le leggi finanziarie Italiane continuano a commettere sempre lo stesso errore di vessare persone che le tasse le hanno sempre pagate, e che non ne possono piu' di avere il fiato corto. La legge finanziaria ha il dovere etico di svecchiare un sistema che e' ormai insostenibile. Bisogna stanare i mafiosi dai consigli comunali. Bisogna liberare il sud dalla morsa della mafia e della cammorra, che ne strangola l'economia. Il Sud Italia ha un potenziale enorme; potrebbe essere la Florida d'Europa! Bisogna stanare tutti gli industriali Italiani che hanno gia' trasferito i fondi all'estero, per paura della finanziaria. E' difficilissimo, ed i fatti lo dimostrano. Il problema nudo e crudo e' il debito pubblico, che e' talmente alto da chiedere piu' di quanto il popolo e' in grado di dare. Ma chi ha creato il debito pubblico? Perche' e' andato fuori controllo? Se il debito e' pubblico, esiste un credito privato, dunque a chi vanno tutti quei soldi? Alle Banche Italiane? Alla Banca d'Italia? A chi? E' un dato di fatto che quel debito e' stato creato dalla politica Italiana e dalle sue attivita' monopolistiche. Ferrovie dello Stato e' una macchina infernale; sembra gestita appositamente per sprecare risorse andando in fallimento, trascinandosi dietro l'intero sistema che cercava di aiutarla. Per risanare le casse dello Stato non serve la politica; servono manager degni di tale nome. Se Ferrovie Italiane fosse privata, sarebbe gia' fallita, insieme con Alitalia e Telecom Italia. Il problema allora diventa evidente: malgrado tutto il gran parlare di accademici della Bocconi, l'Italia non ha una scuola di economia al passo con i tempi. Non facciamoci prendere in giro da persone che hanno un master in economia alla Bocconi o alla London School of Economics, perche' i risultati sono evidenti a tutti. Lo Stato Italiano e le sue imprese piu' note sono tutti gestiti in modo fallimentare. Questo causa una reazione a catena, un gioco in cui tutti cercano di scaricare i propri debiti sugli altri. Alla fine della catena, ci sono sempre le stesse persone, i dipendenti ed i liberi professionisti vessati di tasse e bollette pazze. Come fare a fidarsi, per l'ennesima volta, di uno Stato che e' la causa del suo male, e che va sempre a battere cassa dagli unici cittadini che producono?

Il patto sociale che esiste con le societa' di capitali esiste anche con le Banche, le uniche societa' Italiane ad avere risorse in abbondanza. I miliardi di euro che le Banche intascano dallo Stato, nei suoi pagamenti del debito, sono soldi che le Banche devono reinvestire nella societa', per creare lavoro. Se le Banche trattengono i capitali, o li investono per costruire moschee a Siena, allora il patto sociale e' disatteso, ed il sistema si blocca. L'Italia ha bisogno di idee nuove e di Banche che investono generosamente per tradurre queste idee in impresa. Se questo non e' possibile, allora ben vengano le banche straniere. In USA le banche finanziano la nuova impresa, sapendo che su 10 nuove imprese se ne salva soltanto una. Sempre in USA, il fallimento societario e' accettato come normale, perche' fare i soldi non e' affatto facile, ma esiste una politica che stimola ed aiuta le persone a fare esperienza, e rialzarsi dopo esser caduti, come un bambino che impara a camminare: serve ottimismo ed incoraggiamento, non paura e chiusura. In Italia, le banche finanziano solo chi non ha bisogno di finanziamento, e se vai fallito ti marchiano a vita, non hai altre possibilita'. In USA esiste il capitalismo dell'Era Industriale, in Italia esiste ancora l'oligarchia tipica dell'Era Agraria, ed un gusto sadico contro chi muove i primi passi nel mondo dell'impresa.

Forse l'approccio migliore e' quello di ridurre il numero delle tasse, e di abbassarne le aliquote: un nuovo patto sociale in cui si portano le tasse ad un livello tale che tutti possano permettersi di pagarle. Una imposta unica del 30%, uguale per tutti sarebbe piu' che ragionevole. Fate rientrare i capitali dall'estero. Aprite il mercato Italiano alle industrie straniere. Rendete il codice tributario piu' snello ed efficiente. Guardate l'Irlanda! Ha funzionato per loro, perche' non dovrebbe funzionare per noi? Oggi come oggi, esistono talmente tante tasse che il cittadino dovrebbe denunciare lo Stato alla corte di giustizia, per abuso finanziario, se non proprio di schiavitu'. E' impossibile avere un'idea precisa delle spese, perche' ogni giorno esiste una variazione in bolletta, una tassa sulla tassa, un nuvo balzello burocratico. E' uno stillicidio. Una piccola perdita affonda la piu' grande delle navi. Lo Stato Italiano fa acqua da tutte le parti.

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6 novembre 2006

Giornalismo e Mezze Verita'

Oggi, 6 Novembre, Prodi ha rilasciato un'intervista al Financial Times di Londra, gelando il sangue ai giornalisti Inglesi. La stessa identica notizia e' stata riportata dall'ANSA omettendo parte delle parole di Prodi, alterandone completamente il messaggio.

Questa e' la notizia riportata dall'ANSA:
Prodi: l'Italia salda in eurolandia

Questa e' la vera notizia, riportata dal Financial Times:
Prodi: Italy must lift growth or be ‘lost’

Tutto cio' che l'ANSA avrebbe dovuto dire:

In Inglese: “If Italy doesn’t go up very soon to at least the middle of the European countries, we are lost. We have been 24th out of the 25 countries in the last five years,” Mr Prodi said.

In Italiano: "Se l'Italia non cresce a breve termine, raggiungendo la media Europea, siamo perduti. Siamo stati al 24' posto tra i 25 paesi membri negli ultimi cinque anni," ha affermato il Sig. Prodi.

Non posso riportare il resto dell'intervista per via del copyright.

Insomma, l'ANSA dice che va tutto bene, mentre l'intervista originale dice che siamo sull'orlo del baratro. Osservo che Prodi non nasconde le notizie, ma e' la stampa a farlo. Non e' il Governo a mentire, ma e' il giornalismo Italiano che non sembra conoscere la differenza tra realta' e finzione, ed il danno che ne consegue. Di fronte ad una notizia come quella di oggi, l'intero vertice dell'ANSA dovrebbe rassegnare le dimissioni.

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5 novembre 2006

Re: La COOP sono io

link

Il principio di mercato aperto e' cosa buona, a patto che sia aperto in entrambe le direzioni. Il mercato italiano, ed in particolare le banche ed il settore alimentare, e' un mercato che fa gola a molti stranieri, ma quanti mercati europei fanno gola ad investimenti italiani? Attenzione al flusso degli investimenti. Non lasciamo che business italiani vadano in mano ad investimenti stranieri senza chee vi siano investimenti italiani di simile natura.

TESCO (UK): lo conosco bene. Sono stato suo cliente, ma per poco tempo, per mia fortuna. TESCO vende Prodotti geneticamente modificati, pollo con proteine idrolizzate dall'Olanda, e pasta Barilla fatta con grano tenero (che ha il sapore del cartone), per dirne alcune. E' una catena di negozi alimentari Inglese, e tutti conosciamo la pessima qualita' del settore alimentare in Inghilterra. Non dimentichiamo che il morbo della "mucca pazza" e' nato nelle stalle inglesi, propagandosi in tutta europa. Come ogni business, TESCO ha il suo target di mercato, i "blue workers", ovvero gli operai inglesi, ed i prodotti sono molto economici perche' di pessima qualita'. La ESSELUNGA italiana e' di gran lunga migliore di TESCO. Se TESCO compra ESSELUNGA, avverra' una cosa interessante: TESCO vendera' i prodotti italiani in inghilterra, ed ESSELUNGA vendera' i prodotti inglesi in Italia. Chi ci guadagna sono i clienti di TESCO in Inghilterra, perche' TESCO avra' accesso al nostro mercato interno degli alimentari. Chi ci perde sono i clienti di ESSELUNGA in Italia. Avere un attore inglese nel mercato italiano dell'alimentare creera' anche problemi a livello normativo, perche' TESCO spingera' in favore dei prodotti geneticamente modificati, attivita' che ha gia' mandato in bancarotta il settore agricolo in India (link-1, link-2, link-3,
link 4).

mercato aperto SI (da entrambe le parti)
cattivo business NO

Propongo che sia ESSELUNGA ad aprire i suoi negozi in Inghilterra. Sarebbe un successo enorme per ESSELUNGA, ed un concorrente per TESCO...

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4 novembre 2006

Articoli 1-4,41-2 e 47

L'Italia e' un paese ad economia liberale? L'ago della bilancia pende verso l'individuo oppure verso lo Stato? Vediamo cosa dice la Costituzione.

Art. 1: L'Italia e' una Repubblica democatica, fondata sul lavoro. La sovranita' appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Dunque il popolo e' sovrano, e l'Italia e' una democrazia.

Art 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Dunque l'individuo ha diritti inviolabili, e la sua liberta' e' limitata.

Articolo 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Dunque lo Stato promuove la liberta' individuale rimuovendo gli ostacoli di ordine economico. Nella realta' dei fatti, il codice tributario dello Stato non onora l'articolo 3. Esiste anche un partito che vorrebbe la eliminazione delle Banche e della proprieta' privata (partito dei comunisti italiani). Esiste infine una credenza popolare per la quale "ricchezza e' peccato". Esiste dunque una mancata corrispondenza fra quanto stabilito dalla Costituzione e quanto in atto nella politica e nella societa'.

Articolo 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilita' e la propria scelta, un'attivita' o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societa'.

Articolo 41: L'iniziativa economica privata e'; libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali [cfr. art. 43].

Articolo 42: La proprieta' e' pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti [cfr. artt. 44, 47 c. 2]. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

Dunque esiste la proprieta' privata (ergo, l'Italia non e' un paese comunista), soggetta alla sovranita' dello Stato, che la esercita tramite il codice tributario. La tua casa, ad esempio, non e' realmente tua; se hai dei dubbi in merito, smetti di pagare l'ICI e vedi cosa succede.

Articolo 47: La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Nella realta' dei fatti...
- se hai dei risparmi in un conto corrente, lo Stato effettua un prelievo forzoso sistematico. E' come avere qualcuno che ti infila le mani in tasca, prende 38 euro dal tuo portafogli, e ti rimette il portafogli in tasca, e tu non ti puoi opporre. Le tavole della legge di Mose' dicono "non rubare". Lo Stato ruba a norma di legge.
- se hai dei crediti, perche' hai pagato troppe tasse, lo Stato trattiene i tuoi crediti ed esige il pagamento dei tuoi nuovi debiti. In America e Inghilterra esiste il "tax return", ed e' molto efficiente.

La Legge Finanziaria 2007 e' coerente con la Costituzione? Pare che la tassazione sul risparmio sia contraria all'articolo 47.

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Re: Gomorra

"Un libro che rappresenta l’Italia di oggi e che andrebbe letto in classe al posto di ‘Cuore’ di Edmondo De Amicis." (Beppe Grillo)

La societa' deve essere educata per il meglio, non per il peggio. Preferisco avere la Gazzetta Ufficiale distribuita gratuitamente in Internet.

Il libro in se, dovrebbe essere letto e commentato nella televisione di Stato, guardando in faccia il sindaco di Napoli, il presidente della regione, il capo della polizia di Napoli, il capo dei carabinieri di Napoli, il ministro dell'interno e, dulcis in fundo, il presidente del consiglio dei ministri. Bisogna fare domande a chi ha responsabilita', ed esigere risposte. L'economia e' in crisi, ed e' piu' facile per un giovane vendere droga per strada che non avere un lavoro onesto. Da questo punto di vista sono d'accordo nel dire che il libro rappresenta l'Italia.

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