15 novembre 2006

lo stato finanziario dell'Italia: asset: Ferrovie ...

Il contributo di F.S. al bilancio dello Stato.

entrate: "Abbiamo avuto un taglio enorme al contratto di servizio di 600 milioni, 500 per RFI e 100 per Trenitalia. Per RFI è il terzo anno consecutivo di minori trasferimenti. Questo e` un elemento di insostenibilità nel rapporto tra Stato e azienda. A questo si aggiunge la situazione di Trenitalia che e` molto grave. Ha fornito serivizi, ma non ha ricevuto il pagamento dovuto." [1]

uscite: "Sono aumentati i costi operativi per la manutenzione e i servizi in outsourcing." [1]

asset: "Gli immobili li abbiamo gia` venduti tutti, ci sono altre aree ma dobbiamo farle maturare e lavorare con gli enti locali perche` non possiamo regalarle." [1]

debiti: "Per il 2006 disavanzo per il Gruppo Ferrovie e' prossimo ai 2 miliardi di euro." [5] "E lo squilibrio, che da anni viaggia attorno a 3,5-3,6 miliardi di euro, è tutto a carico del bilancio pubblico: nella finanziaria appena approvata la sola voce «copertura disavanzo fondo pensioni Fs» assorbe 3,7 miliardi, in pratica la metà dei fondi destinati alle Ferrovie." [6]

flusso di cassa: "Lo sbilancio per il 2006 è stimato a 1,707 miliardi." [1]

[analisi e piano finanziario (dei dirigenti FS):]
"Siamo sull'orlo del fallimento. Le Ferrovie si sono svenate, non hanno piu` risorse e lo sbilancio e` tale che non permette piu` di andare avanti in una situazione di indebitamento finanziario. Per questo è indispensabile la ricapitalizzazione pena portare i libri in tribunale in tempi non lunghi, ma brevi." [1]
"A determinare tale squilibrio e` stata sia la riduzione dei trasferimenti dalla Finanziaria 2006 sia l'aumento dei costi in larga parte attribuibili ai servizi Trenitalia. All'intero sistema ferroviario necessitano circa 6,1 miliardi di euro. Mancano 3,5 miliardi per l'alta velocità, 1,4 miliardi per la rete convenzionale, 500 milioni di euro per le convenzioni e 700 milioni per la ricapitalizzazione di Trenitalia, che e` necessaria per non portare i libri in tribunale." [2]

[analisi e piano finanziario (politica):] "Non possiamo consentire il fallimento." (Bersani)

[analisi e piano finanziario (indipendente):]
"I conferimenti di capitale disposti dallo Stato a favore del Gruppo, riclassificati come trasferimenti diretti a ripiano di perdite determinano un aumento del disavanzo della Pubblica amministrazione ed un aggravio del rapporto deficit/PIL. [...] A circa cinque anni dalla ristrutturazione societaria non emergono miglioramenti di rilievo nella gestione complessiva del Gruppo, che anzi, dopo i risultati positivi degli anni 2001 e 2002, appare in trend negativo con riguardo ai risultati d’esercizio per il 2003 e per il 2004. Se infatti è da ritenere che vi sia stata una maggiore responsabilizzazione del management per i vari settori societari, non si colgono segnali significativi di maggiore economicità della gestione, né di una aumentata efficacia nel raggiungimento dei fini istituzionali. I risultati della gestione del Gruppo sono in tendenziale peggioramento: si passa dall’utile netto consolidato di 31 milioni di Euro del 2003 (già in diminuzione rispetto ai 76 milioni di Euro del 2002) ai 124 milioni 600 mila Euro di perdita del 2004, connessa anche al risultato negativo delle gestioni extra operative (finanziaria, straordinaria e fiscale). Nell’ambito dei ricavi delle vendite e prestazioni, in aumento per il 2004, il limitato incremento dei prodotti del traffico non riesce a compensare la crescita dei costi operativi." [4]
"Nel 2012 non esisteranno più le Ferrovie dello Stato come le conosciamo oggi; le Direttive europee obbligano ad accelerare il processo di liberalizzazione da completare per i passeggeri già nel 2011; a separare la proprietà e gestione della rete da quella dei treni che circolano (oggi RFI e Trenitalia), che domani dovranno vedere concorrenza tra operatori. Le conseguenze saranno tariffe più alte per i cittadini e le merci oppure minori investimenti sulla rete." [3]

[analisi e piano finanziario (da me suggerito al Ministro DiPietro):]
"Forse e' possibile inserirle nel contesto della viabilita' in Europa, magari cederle ad un consorzio europeo che ha come obiettivo quello di portare tutte le ferrovie europee allo stesso standard di qualita'. Esistono ottime ferrovie, in Germania e Olanda, e la loro esperienza sarebbe veramente utile in Italia." [7]


Riferimenti:
[1] Mauro Moretti (amministratore delegato di FS), audizione davanti alla commissione Lavori Pubblici del Senato, Novembre 2006.
[2] Innocenzo Cipolletta (presidente di FS), Novembre 2006.
[3] Legambiente
[4] Corte dei Conti, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Ferrovie dello Stato S.p.A., esercizi 2003-2004.
[5] Innocenzo Cipolletta (presidente di FS), Ferrovie sull'orlo del fallimento: intervista a Radio24, IlSole24Ore, Novembre 2006. Notizia ripresa anche da AdnKronos.
[6] Ferrovie, la voragine delle pensioni, La Stampa, Novembre 2006
[7] Luca dellaPenna, in "Bollette e Profitti", Blog di Antonio Dipietro (Ministro per le Infrastrutture), Ottobre 2006

Nota:
Tra i riferimenti, manca quello piu' importante, ovvero il bilancio ufficiale depositato presso la Camera di Commercio. Malgrado il fatto che il bilancio di societa' e' un documento pubblico, il documento non e' realmente disponibile al pubblico, perche' la Camera di Commercio non consente ai cittadini di accedervi, come ho gia' lamentato in un altro articolo.

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