26 novembre 2006

Indice di competitivita' per i paesi EU

Le universita' di Sheffield e George Washington si sono unite alla comitiva, stilando l'indice nazionale di competitivita' europea 2006-7. Ne risulta quanto segue.

"One possible explanation for Finland's strong performance is the emphasis its government has placed on the importance of research and development (R&D)."

Una possibile spegazione per l'ottima performance della Finlandia e' l'enfasi posta del suo governo sull'importanza di ricerca e sviluppo.

"Business and higher education work closely together and Finland ranks highest in terms of R&D, both within higher education and at government level."

Le imprese e le universita' lavorano fianco a fianco, e la Finlandia raggiunge i massimi livelli in ricerca e sviluppo, sia nell'ambito dell'universita' che nell'ambito dello stesso governo.

"Luxembourg comes in second to Finland overall and has an unemployment rate of just 2.6%, the lowest in the EU."

Il Lussemburgo giunge al secondo posto in classifica, con un tasso di disoccupazione di solo il 2.6%, il piu' basso d'Europa.

"Of the 10 new states, Slovenia is the only nation to score better than certain existing EU countries."

Dei dieci nuovi stati membri, la Slovenia e' la sola ad avere un punteggio migliore di alcuni stati dell'Europa prima dell'allargamento.

Osservo che l'Italia ha un indice di 100; un valore prossimo a quello dei paesi dell'est. Mentre l'est ex-comunista di sposta verso l'ovest liberale, l'Italia marcia in direzione opposta, con ben due partiti della sinistra fondamentalista, o comunisti-retro' che dir si voglia. Il piu' grande paese comunista, la Cina, ha assaggiato il frutto proibito del capitalismo, e quest'anno chiudera' con il PIL intorno al 10,7%, salendo un altro gradino nella classifica del potere economico mondiale.

Io non sono sicuro di farcela con la nuova finanziaria; non sono ne' milionario ne' protetto dai sindacati. Aspetto di vedere la finanziaria approvata, per conoscerne il contenuto definitivo: se e' in linea con il programma elettorale (tagli alla spesa pubblica, economia liberale, incentivi per la ripresa economica) allora rimango. Diversamente, cari compagni dell'armata rossa, vi lascio cuocere nel vostro brodo, ed io emigro. L'unica differenza con il passato e' che, questa volta, non rientrero'. Vivere in Italia costa troppo. Gli unici a vivere bene sono i politici. Il governo, come un disco rotto, continua a promettere tagli alle tasse, mentre il paese collassa sotto il peso dello Stato. Quando la barca affonda, e' meglio saltare fuori bordo per tempo.

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