23 ottobre 2006

Credit Rating internazionale

Giovedi scorso, due influenti agenzie di rating (Fitch e S&P) hanno abbassato il credito dell'Italia, indicando il fatto che la proposta di legge finanziaria per il 2007 non introduce riforme strutturali per ridurre il debito pubblico. Questo declassamento posiziona l'Italia al livello del Botswana, nella classifica mondiale, ed al penultimo posto, dopo la Grecia, nella classifica Europea. La notizia, ripresa dal Wall Street Journal, non poteva essere una novita'. Infatti, ai primi di Novembre, Mario Draghi aveva criticato la finanziaria per la stessa identica ragione. La maggioranza risponde addebitando il declassamento all'amministrazione Berlusconi, ed afferma che questa stessa finanziaria rendera' l'Italia piu' appetibile per gli investimenti esteri.

La maggioranza, in evidente confusione, non ha capito la notizia.

Che cosa e' il credito? Si definisce "credito" la fiducia che si ha nell'integrita' di una persona (fisica o giuridica) e nella sua abilita' di fare i pagamenti quando questi sono dovuti. In altre parole, il credito e' la misura della fiducia tra un creditore ed un potenziale debitore: maggiore e' la fiducia di cui godi come debitore, e maggiore e' la voglia dei creditori di darti quel che chiedi. In un mondo orientato al denaro, il credito e' fondamentale. In Inghilterra e America, esistono un paio di istituti che stilano il credito per tutte le persone (fisiche e giuridiche), ed esistono istituti che stilano il credito anche per intere nazioni, come Fitch e S&P. L'Italia ha un debito pauroso. Se il "credit rating" scende, significa che i creditori, inclusi gli investitori, sanno che fare affari con l'Italia e' piu' rischioso che non farli con la Francia, ad esempio. Di conseguenza, gli investimenti esteri si spostano su nazioni il cui credito e' migliore, ovvero nazioni in cui il rischio d'impresa e' minore. Con un credit rating piu' basso, a causa della legge finanziaria 2007, non solo l'Italia non attrarra' investimenti esteri, ma perdera' alcuni fra gli investimenti attuali. Che piaccia o meno, chi ha i soldi e' libero di investirli dove vuole. Se investire in Italia e' rischioso, oltre ad essere costoso, chi ha i soldi li investe altrove. L'Irlanda ha capito bene il meccanismo, e ne trae profitto. L'Italia, invece, ha ancora qualche problemino.

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