19 dicembre 2006

La finanziaria 2007 deprime il PIL, dice la CONFINDUSTRIA

La recente analisi del Centro Studi di Confindustria suggerisce che la finanziaria 2007 deprimera' la crescita del PIL dello 0,3%. Altri studi, pubblicati sul sole24ore di oggi, dimostrano fatti alla mano che le riforme strutturali tagliano i costi della politica per poi reintrodurre e maggiorare i costi stessi in altra veste. In sintesi, il Governo si appresta ad approvare una finanziaria di tasse e maggiori costi pubblici con effetto depressivo del PIL come "cura" al problema del debito pubblico e della recessione. E' importante che Prodi e Padoa-Schioppa siano meno arroganti, e che Prodi dimostri con i fatti il tanto millantato "dialogo". E' importante che tutti i partiti capiscano la situazione in cui versa l'economia, e che collaborino per un piano finanziario di risanamento che sia degno di tale nome. Uccidere lo Stato in nome del Comunismo e' inammissibile. Il Governo non si nasconda dietro un dito. Il bollettino BCE non esprime una promozione, ma una speranza. Le critiche della BCE sono identiche a quelle della OCSE, in linea con i numeri del debito pubblico. Ieri a Porta a Porta, Padoa-Schioppa non era affatto allarmato dalla dimensione del debito pubblico, di cui peraltro non conosceva i dati esatti. I dati dicono che l'Italia ha un'economia da terzo mondo, e che il Sudan e l'Etiopia stanno meglio di noi.

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