20 gennaio 2007

Dipendenti statali con il Curriculum Vitae

Note:


Commento:
Quanto e' gia' stato fatto in altri paesi, qui' in Italia e' ancora fantasia. Il debito pubblico sia di pungolo al Governo, per trovare la forza morale, ed i mezzi materiali, per rendere economica ed efficiente l'intera amministrazione pubblica. Servono tagli profondi. Serve eliminare le provincie, ed informatizzare l'intero sistema. Prendere Poste Italiane come esempio.

Aggiornamento:
Mi dicono che nel pubblico impiego, ad esempio in Comune, esiste una graduatoria per la quale il non laureato e' assunto in fascia A, mentre il laureato e' assunto in fascia D, dove "D" significa "Dirigente". Nel caso dei vertici di parito, trattandosi anch'essi di dipendenti pubblici, uno si aspetta che siano tutti laureati. Vige, invece, il principio Orwelliano per il quale tutti sono uguali davanti alla legge, ma alcuni sono piu' uguali di altri. Esistono, infatti, "dirigenti" non laureati. E' lecito fare i loro nomi?

Nella loro funzione pubblica, in ogni paese democratico, inclusa l'Italia, il politico e' personaggio pubblico, oltre ad essere un dipendente pubblico, quindi il suo curriculum vitae deve essere disponibile al datore di lavoro, cioe' ai cittadini. Il primo dato di un CV, il piu' importante, e' il titolo di studio. Nella situazione in cui versano le casse dello Stato, e lo Stato in generale, il bravo datore di lavoro deve fare un po' di autocritica. Chi ho assunto? Perche' le cose sono andate male per cosi' tanto tempo? Perche' ogni cittadino si ritrova con 27000 euro di debito generato dai propri dipendenti? Perche' esistono dirigenti che creano e indebitano societa' a partecipazione statale per poi lasciare l'incarico prendendosi un TFR di decine di milioni di euro? Queste ed altre domande hanno un comune denominatore: la qualita' dei primi fra i pari. Dunque, nell'esercizio della mia fetta di sovranita' popolare, ho deciso di informarmi sul titolo di studio dei dipendenti pubblici piu' in vista. Ecco l'elenco. La fonte principale e' il sito del Governo, la quale pero' non riporta il dettaglio per i dirigenti non laureati. Le integrazioni provengono dunque dai giornali (per Bossi e Calderoli) e da Wikipedia (per Bertinotti e Giordano).

Attuali dipendenti:



dipendentetitoloimpiego
Amato GiulianoLaurea in GiurisprudenzaMinistro Interno
Berlusconi SilvioLaurea in GiurisprudenzaPresidente di partito
Bersani PierluigiLaurea in LettereMinistro Sviluppo Economico
Bertinotti FaustoDiplomato, con tre anni di ritardo per via di alcune bocciature, come Perito Elettronico all'istituto Omar di NovaraPresidente Camera
Bianchi AlessandroLaurea in IngegneriaMinistro Trasporti
Bindi RosyLaurea in Scienze PoliticheMinistro Famiglia
Bonino EmmaLaurea in LingueMinistro Commercio Internazionale e Politiche Europee
Bossi UmbertoDiploma Scuola RadioelettraPresidente di partito, promotore riforma federalista
Calderoli RobertoDentistaPortavoce di partito, autore attuale legge elettorale
Casini PierferdinandoLaurea in GiurisprudenzaPresidente di partito
Chiti VanninoLaurea in FilosofiaMinistro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali
D'Alema MassimoDiploma di Liceo ClassicoVicepresidente del Consiglio, Ministro Affari Esteri, Sottosegretario Economia e Finanze
Damiano CesareDiploma scuola media superioreMinistro Lavoro
DeCastro PaoloLaurea in AgrariaMinistro Agricoltura
DiPietro AntonioLaurea in GiurisprudenzaPresidente di Partito, Ministro Infrastrutture; Promotore di "parlamento pulito", etica in politica, efficienza in amministrazione pubblica
Fassino PieroLaurea in Scienze PolitichePresidente di partito
Ferrero PaoloDiploma ITISMinistro Solidarieta'
Fioroni GiuseppeLaurea in MedicinaMinistro Istruzione
Fini GianfrancoLaurea in PsicologiaPresidente di partito
Gentiloni PaoloLaurea in Scienze PoliticheMinistro Comunicazioni
Giordano FrancoDiploma Liceo ScientificoPresidente di Partito
Lanzillotta LindaLaurea in LettereMinistro Affari Regionali e Autonomie Locali
Letta EnricoPhDSottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
MariniLaurea in GiurisprudenzaPresidente Senato
Mastella ClementeLaurea in LettereMinistro della Giustizia
Melandri GiovannaLaurea in EconomiaMinistro Sport
Mussi FabioLaurea in ?Ministro Universita'
Nicolais LuigiLaurea in ?Ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione
Padoa-Schioppa TommasoLaurea in EconomiaMinistro Economia e Finanze
Parisi ArturoLaurea in GiurisprudenzaMinitro Difesa
Pecoraro-Scanio AlfonsoLaurea in GiurisprudenzaMinistro Ambiente
Pollastrini BarbaraLaurea in LingueMinistro dei Diritti e Pari Opportunità
Prodi RomanoLaurea in GiurisprudenzaPresidente del Consiglio
Rutelli FrancescoDiploma di Liceo ClassicoVicepresidente del Consiglio, Ministro Beni e attivita' Culturali,
Santagata GiulioLaurea in EconomiaMinistro per l'Attuazione del Programma di Governo
Turco LiviaLaurea in LettereMinistro Salute


Dipendenti storici:



dipendentetitoloimpiego
Andreotti GiulioLaurea in Giurisprudenza
Ciampi Carlo AzeglioLauree: Lettere, Giurisprudenza
Cossiga FrancescoLaurea in Giurisprudenza
De Gasperi AlcideLaurea in Filologia
De Nicola EnricoLaurea in Giurisprudenza
Einaudi LuigiLaurea in Giurisprudenza
Fanfani AmintoreLaurea in Economia
Forlani ArnaldoLaurea in Giurisprudenza
Leone GiovanniLaurea in Giurisprudenza
Mazzini GiuseppeLaurea in Giurisprudenza
Moro AldoLaurea in Giurisprudenza
Pertini SandroLaurea in Giurisprudenza
Saragat GiuseppeLaurea in Economia
Scalfaro Oscar LuigiLaurea in Giurisprudenza
Segni AntonioLaurea in Giurisprudenza
Segni MarioLaurea in Giurisprudenza


Letta e' un purosangue, e dovrebbe avere incarichi di maggior prestigio. Non commento su Bertinotti, D'Alema e Rutelli, perche' il dato si commenta da se'.

Quando si vota, bisogna chiedersi tre cose:
1. che titolo ha?
2. ha la fedina penale pulita?
3. mantiene le promesse?

L'elenco di cui sopra risponde in parte al primo punto. Mancano infatti molti nomi della passata amministrazione. Il secondo punto e' risposto da Marco Travaglio. Il terzo punto e' tutto da costruire. Serve poi incrociare i dati, per avere il quadro d'insieme. L'esercizio non e' una perdita di tempo. Serve, infatti, a capire che la qualita' dell'Italia dipende anche dalla qualita' di chi mandiamo al potere. Servono Politici migliori per un'Italia migliore.

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