3 gennaio 2007

deficit e debito pubblico

Nota (3 Gennaio 2007):

Deficit pubblico per il 2005: 60 miliardi di euro
Deficit pubblico per il 2006: 35 miliardi di euro

Debito pubblico per il 2005: 1.534,467 miliardi di euro
Debito pubblico per il 2006: 1.601,483 miliardi di euro (parziale)

Il Governo annuncia il dimezzamento del deficit, ma non dice una parola sul debito.

Commento:

Rispetto al 2005, il deficit si e' ridotto di 25 miliardi, ma il debito e' aumentato di 388452 miliardi. La riduzione del deficit e' dovuta ad un inatteso innalzamento delle entrate fiscali, non a minori sprechi dell'amministrazione pubblica. L'innalzamento del debito e' dovuto al deficit (nuovi debiti) ed agli interessi passivi sul debito pregresso.

La riduzione del deficit e' atto necessario ma non sufficiente alla riduzione del debito. Ipotizzando un costante dimezzamento del deficit nei prossimi anni, ed il congelamento degli interessi sul debito, serviranno 53 anni di lacrime e sangue per risanare le finanze pubbliche. Se si considerano gli attuali interessi passivi, la disoccupazione, la emigrazione, l'immigrazione, e l'invecchiamento della popolazione attiva, il debito seguitera' a crescere e non e' possibile fare previsioni ottimiste. Sperare in un improvviso Rinascimento dell'economia Italiana sarebbe da idioti irresponsabili.

Volendo rappresentare la situazione per immagini, si pensi ad un asino legato ad un carretto. L'asino rappresenta il popolo Italiano, ed il carretto rappresenta il peso di uno Stato inefficiente. La situazione e' semplicemente insostenibile. Le finanze pubbliche devono essere risanate con minori spese, non con maggiori tasse. Come ha detto giustamente Fassino, una finanziaria come questa sara' impossibile negli anni a venire. L'amministrazione pubblica deve essere riformata.

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