26 gennaio 2007

Il Governo scalda il motore

Pare che il Governo abbia trovato la via della virtu', e che alcuni (pochi) ministri stiano lavorando con profitto. Il decreto Bersani segue al precedente decreto Padoa-Schioppa, ed entrambi i ministri muovono finalmente nella direzione giusta: l'efficienza!

20 gennaio 2007

Dipendenti statali con il Curriculum Vitae

Note:


Commento:
Quanto e' gia' stato fatto in altri paesi, qui' in Italia e' ancora fantasia. Il debito pubblico sia di pungolo al Governo, per trovare la forza morale, ed i mezzi materiali, per rendere economica ed efficiente l'intera amministrazione pubblica. Servono tagli profondi. Serve eliminare le provincie, ed informatizzare l'intero sistema. Prendere Poste Italiane come esempio.

Aggiornamento:
Mi dicono che nel pubblico impiego, ad esempio in Comune, esiste una graduatoria per la quale il non laureato e' assunto in fascia A, mentre il laureato e' assunto in fascia D, dove "D" significa "Dirigente". Nel caso dei vertici di parito, trattandosi anch'essi di dipendenti pubblici, uno si aspetta che siano tutti laureati. Vige, invece, il principio Orwelliano per il quale tutti sono uguali davanti alla legge, ma alcuni sono piu' uguali di altri. Esistono, infatti, "dirigenti" non laureati. E' lecito fare i loro nomi?

Nella loro funzione pubblica, in ogni paese democratico, inclusa l'Italia, il politico e' personaggio pubblico, oltre ad essere un dipendente pubblico, quindi il suo curriculum vitae deve essere disponibile al datore di lavoro, cioe' ai cittadini. Il primo dato di un CV, il piu' importante, e' il titolo di studio. Nella situazione in cui versano le casse dello Stato, e lo Stato in generale, il bravo datore di lavoro deve fare un po' di autocritica. Chi ho assunto? Perche' le cose sono andate male per cosi' tanto tempo? Perche' ogni cittadino si ritrova con 27000 euro di debito generato dai propri dipendenti? Perche' esistono dirigenti che creano e indebitano societa' a partecipazione statale per poi lasciare l'incarico prendendosi un TFR di decine di milioni di euro? Queste ed altre domande hanno un comune denominatore: la qualita' dei primi fra i pari. Dunque, nell'esercizio della mia fetta di sovranita' popolare, ho deciso di informarmi sul titolo di studio dei dipendenti pubblici piu' in vista. Ecco l'elenco. La fonte principale e' il sito del Governo, la quale pero' non riporta il dettaglio per i dirigenti non laureati. Le integrazioni provengono dunque dai giornali (per Bossi e Calderoli) e da Wikipedia (per Bertinotti e Giordano).

Attuali dipendenti:



dipendentetitoloimpiego
Amato GiulianoLaurea in GiurisprudenzaMinistro Interno
Berlusconi SilvioLaurea in GiurisprudenzaPresidente di partito
Bersani PierluigiLaurea in LettereMinistro Sviluppo Economico
Bertinotti FaustoDiplomato, con tre anni di ritardo per via di alcune bocciature, come Perito Elettronico all'istituto Omar di NovaraPresidente Camera
Bianchi AlessandroLaurea in IngegneriaMinistro Trasporti
Bindi RosyLaurea in Scienze PoliticheMinistro Famiglia
Bonino EmmaLaurea in LingueMinistro Commercio Internazionale e Politiche Europee
Bossi UmbertoDiploma Scuola RadioelettraPresidente di partito, promotore riforma federalista
Calderoli RobertoDentistaPortavoce di partito, autore attuale legge elettorale
Casini PierferdinandoLaurea in GiurisprudenzaPresidente di partito
Chiti VanninoLaurea in FilosofiaMinistro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme Istituzionali
D'Alema MassimoDiploma di Liceo ClassicoVicepresidente del Consiglio, Ministro Affari Esteri, Sottosegretario Economia e Finanze
Damiano CesareDiploma scuola media superioreMinistro Lavoro
DeCastro PaoloLaurea in AgrariaMinistro Agricoltura
DiPietro AntonioLaurea in GiurisprudenzaPresidente di Partito, Ministro Infrastrutture; Promotore di "parlamento pulito", etica in politica, efficienza in amministrazione pubblica
Fassino PieroLaurea in Scienze PolitichePresidente di partito
Ferrero PaoloDiploma ITISMinistro Solidarieta'
Fioroni GiuseppeLaurea in MedicinaMinistro Istruzione
Fini GianfrancoLaurea in PsicologiaPresidente di partito
Gentiloni PaoloLaurea in Scienze PoliticheMinistro Comunicazioni
Giordano FrancoDiploma Liceo ScientificoPresidente di Partito
Lanzillotta LindaLaurea in LettereMinistro Affari Regionali e Autonomie Locali
Letta EnricoPhDSottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
MariniLaurea in GiurisprudenzaPresidente Senato
Mastella ClementeLaurea in LettereMinistro della Giustizia
Melandri GiovannaLaurea in EconomiaMinistro Sport
Mussi FabioLaurea in ?Ministro Universita'
Nicolais LuigiLaurea in ?Ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione
Padoa-Schioppa TommasoLaurea in EconomiaMinistro Economia e Finanze
Parisi ArturoLaurea in GiurisprudenzaMinitro Difesa
Pecoraro-Scanio AlfonsoLaurea in GiurisprudenzaMinistro Ambiente
Pollastrini BarbaraLaurea in LingueMinistro dei Diritti e Pari Opportunità
Prodi RomanoLaurea in GiurisprudenzaPresidente del Consiglio
Rutelli FrancescoDiploma di Liceo ClassicoVicepresidente del Consiglio, Ministro Beni e attivita' Culturali,
Santagata GiulioLaurea in EconomiaMinistro per l'Attuazione del Programma di Governo
Turco LiviaLaurea in LettereMinistro Salute


Dipendenti storici:



dipendentetitoloimpiego
Andreotti GiulioLaurea in Giurisprudenza
Ciampi Carlo AzeglioLauree: Lettere, Giurisprudenza
Cossiga FrancescoLaurea in Giurisprudenza
De Gasperi AlcideLaurea in Filologia
De Nicola EnricoLaurea in Giurisprudenza
Einaudi LuigiLaurea in Giurisprudenza
Fanfani AmintoreLaurea in Economia
Forlani ArnaldoLaurea in Giurisprudenza
Leone GiovanniLaurea in Giurisprudenza
Mazzini GiuseppeLaurea in Giurisprudenza
Moro AldoLaurea in Giurisprudenza
Pertini SandroLaurea in Giurisprudenza
Saragat GiuseppeLaurea in Economia
Scalfaro Oscar LuigiLaurea in Giurisprudenza
Segni AntonioLaurea in Giurisprudenza
Segni MarioLaurea in Giurisprudenza


Letta e' un purosangue, e dovrebbe avere incarichi di maggior prestigio. Non commento su Bertinotti, D'Alema e Rutelli, perche' il dato si commenta da se'.

Quando si vota, bisogna chiedersi tre cose:
1. che titolo ha?
2. ha la fedina penale pulita?
3. mantiene le promesse?

L'elenco di cui sopra risponde in parte al primo punto. Mancano infatti molti nomi della passata amministrazione. Il secondo punto e' risposto da Marco Travaglio. Il terzo punto e' tutto da costruire. Serve poi incrociare i dati, per avere il quadro d'insieme. L'esercizio non e' una perdita di tempo. Serve, infatti, a capire che la qualita' dell'Italia dipende anche dalla qualita' di chi mandiamo al potere. Servono Politici migliori per un'Italia migliore.

11 gennaio 2007

Gazzetta Ufficiale

[Questa e' una lettera da me inviata, in data di oggi (31/10/2006), al Governo (trasparenzanormativa@governo.it) ed in copia a Beppe Grillo (segnalazioni@beppegrillo.it). Avra' mai una risposta?]

Salve,

credo sia un atto dovuto, da parte dei siti internet di Governo e Parlamento, [di] mettere a disposizione in forma gratuita ed ufficiale, tutto il corpo delle leggi attualmente in vigore, incluso il TUIR (testo unico delle imposte sul reddito). Dico questo per tre ragioni.

La prima ragione e' che le leggi sono atti pubblici, frutto dell'attivita' di organi pubblici, pagati dai cittadini con le tasse; in quanto tali, devono essere anche disponibili al pubblico, in forma ufficiale e gratuita, simile alla OJEC (giornale ufficiale della comunita' europea).

La seconda ragione e' che, ormai da tempo, la Gazzetta Ufficiale non e' piu' in vendita nelle tabaccherie, l'abbonamento (sia su carta che elettronico) e' alquanto oneroso per il singolo cittadino che voglia mantenersi aggiornato, e la consultazione presso il Comune richiede troppo tempo.

La terza ragione e' che la legge non ammette ignoranza, ed e' dunque doveroso abbattere ogni possibile barriera che sia di impedimento alla lettura della normativa vigente nella sua forma ufficiale ed aggiornata.

Il sito della Gazzetta Ufficiale dovrebbe fornire accesso corretto e completo a tutta la normativa vigente. La minore entrata dovuta alla cessione gratuita puo' essere largamente compensata da una opportuna distrazione di parte delle risorse attualmente erogate alla RAI con il canone; infatti, e' piu' importante avere accesso alla legge che non trasmettere inutili programmi di costume nella televisione di Stato.

In attesa di positivo riscontro, porgo i miei saluti.

Aggiornamento: 11 Gennaio 2007

Il Governo Inglese ha messo a disposizione il corpus giuridico, gratuitamente, in Internet. Il sito e' http://www.statutelaw.gov.uk. Nel frattempo, il Governo Italiano non ha neanche preso in considerazione la possibilita' di una tale iniziativa, ed io non ho ancora avuto uno straccio di risposta. La pseudo-democrazia Italiana funziona solo quando chiedono i voti elettorali, poi ti ignorano, fino alle successive elezioni.


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10 gennaio 2007

metodo elettivo

Il metodo elettivo con cui il popolo Italiano esercita la sovranita' costituzionale e' un metodo descritto mediante decreto legge, disegnato ed emesso dalla maggioranza uscente nella speranza di riconquistare il potere. Per etica politica, in una democrazia parlamentare, dovrebbe essere il Parlamento ad occuparsene, e mai il Governo.

In quanto sovrano, almeno in parte, chiedo quanto segue:

1. che il metodo principe della nostra democrazia sia riformato dal Parlamento, e non dal Governo;

2. che l'articolo 68 della costituzione sia riformulato in modo da invertire il suo contenuto, in modo da garantire che i candidati eletti rappresentano i loro elettori sulla base del programma politico per il quale sono stati votati;

3. che i ministri siano eleggibili direttamente dal cittadino, in base a specifici programmi elettorali;

4. che si sopprima la figura del candidato premier eleggibile, da sostituirsi con una figura istituzionale di manager politico, eletto collegialmente dai ministri eletti, ed il cui compito e' quello di coordinare il lavoro stesso dei ministri.

Cosi' facendo, i cittadini potranno esprimere la loro volonta' su specifici argomenti, senza dover cercare un colore politico uniforme per il Governo. Sara' possibile, ad esempio, avere un ministro dell'economia di destra, ed un ministro delle pari opportunita' di sinistra. In questo modo, si porra' fine al problema di doversi turare il naso e votare sulla base di un compromesso. Si avra' un Governo in cui i singoli ministri sono direttamente responsabili del loro programma e delle loro azioni davanti alla legge ed al popolo sovrano. Nel rendere le cariche direttamente eleggibili, si risolvera' anche il problema del numero dei ministeri, molti dei quali possono essere gestiti in modo piu' efficiente accorpandoli sotto un'unica carica elettiva. La campagna elettorale non sara' dunque uno scontro mediatico fra premier, ma una civile e ben informata discussione sugli specifici argomenti dei vari ministeri, in modo che il cittadino possa esprimere il suo giudizio critico indipendente in merito ai vari aspetti dell'attivita' di Governo, senza necessita' di delegare un premier. Il ruolo della minoranza cambia di conseguenza; non esistera' piu' la minoranza; i candidati non eletti avranno il dovere istituzionale di controllare l'attivita' di Governo.

Nel caso specifico di questa maggioranza, avrei votato come segue:

Ministro della Giustizia: DiPietro
Universita' e Ricerca + Pubblica Istruzione: Modica
Salute: Sirchia
Politiche Agricole Alimentari e Forestali + Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare: Alemanno

Ricordo inoltre che questa maggioranza NON e' stata votata per istituire il matrimonio fra coppie omosessuali, ne' per aumentare il numero delle tasse e le loro aliquote. Questa maggioranza e' stata eletta per fare le riforme necessarie al taglio dei costi della politica, in modo da rendere lo Stato una macchina burocratica efficiente ed economica, e rendere l'economia Italiana una moderna economia di mercato liberale al passo con la concorrenza internazionale.

9 gennaio 2007

Italia di ieri, Italia di domani

Nota:
Per decine di migliaia di toscani, abruzzesi, veneti, lucani la sola speranza era emigrare in Belgio, Francia, Germania, Svizzera o verso continenti lontani. (Padoa-Schioppa, Corriere della Sera, 8 Gennaio 2007)

Commento:
In un mercato globale, e' anche necessario leggere i fatti nel contesto. I paesi citati, sono anche i paesi che ancor oggi hanno una situazione socio-economica migliore dell'Italia. Allora un bravo economista deve leggere il contesto, e farsi delle domande. In una fase storica in cui l'Italia non era poi tanto diversa da Belgio, Francia, etc., quei paesi offrivano opportunita', in Italia si offrivano conti da pagare. Oggi, come ieri, la situazione e' immutata; si continua ad emigrare, e per le stesse identiche ragioni.

3 gennaio 2007

deficit e debito pubblico

Nota (3 Gennaio 2007):

Deficit pubblico per il 2005: 60 miliardi di euro
Deficit pubblico per il 2006: 35 miliardi di euro

Debito pubblico per il 2005: 1.534,467 miliardi di euro
Debito pubblico per il 2006: 1.601,483 miliardi di euro (parziale)

Il Governo annuncia il dimezzamento del deficit, ma non dice una parola sul debito.

Commento:

Rispetto al 2005, il deficit si e' ridotto di 25 miliardi, ma il debito e' aumentato di 388452 miliardi. La riduzione del deficit e' dovuta ad un inatteso innalzamento delle entrate fiscali, non a minori sprechi dell'amministrazione pubblica. L'innalzamento del debito e' dovuto al deficit (nuovi debiti) ed agli interessi passivi sul debito pregresso.

La riduzione del deficit e' atto necessario ma non sufficiente alla riduzione del debito. Ipotizzando un costante dimezzamento del deficit nei prossimi anni, ed il congelamento degli interessi sul debito, serviranno 53 anni di lacrime e sangue per risanare le finanze pubbliche. Se si considerano gli attuali interessi passivi, la disoccupazione, la emigrazione, l'immigrazione, e l'invecchiamento della popolazione attiva, il debito seguitera' a crescere e non e' possibile fare previsioni ottimiste. Sperare in un improvviso Rinascimento dell'economia Italiana sarebbe da idioti irresponsabili.

Volendo rappresentare la situazione per immagini, si pensi ad un asino legato ad un carretto. L'asino rappresenta il popolo Italiano, ed il carretto rappresenta il peso di uno Stato inefficiente. La situazione e' semplicemente insostenibile. Le finanze pubbliche devono essere risanate con minori spese, non con maggiori tasse. Come ha detto giustamente Fassino, una finanziaria come questa sara' impossibile negli anni a venire. L'amministrazione pubblica deve essere riformata.

1 gennaio 2007

Re: Messaggio di fine anno del Presidente Napolitano

Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2006.


Commenti:

"A voi che mi ascoltate, e a tutti gli italiani, in patria e all'estero, il più cordiale augurio di Buon Anno."

Grazie, altrettanto.

"A chi mi ascolta, e a tutti gli italiani, vorrei dire : non allontanatevi dalla politica. Partecipatevi in tutti i modi possibili, portatevi forze e idee più giovani. Contribuite a rinnovarla, a migliorarla culturalmente e moralmente. [...] non ci si può rinchiudere nel proprio orizzonte personale e privato, solo dalla politica possono venire le scelte generali di cui ha bisogno la collettività, e la partecipazione dei cittadini è indispensabile affinché quelle scelte corrispondano al bene comune."

Esistono tre problemi di dialogo fra il popolo sovrano e le istituzioni.

Il primo problema e' rappresentato dall'Articolo 68 della Costituzione ; come ho gia' avuto modo di osservare, nessun articolo dice esplicitamente che i candidati eletti rappresentano i loro elettori sulla base del programma politico per il quale sono stati votati. L'articolo 68 implica che il programma puo' essere disatteso mentendo al cittadino. Un esempio di questo e' l'attuale Governo Prodi: eletto per introdurre riforme strutturali necessarie all'abbattimento del debito pubblico, il Governo ha appena approvato un piano finanziario senza riforme strutturali e con nuove tasse. L'articolo 68 deve essere riveduto e corretto, in modo da garantire che l'attivita' di Governo corrisponda alla volonta' del popolo sovrano. E' il problema aperto della correttezza delle istituzioni democratiche rispetto alla volonta' popolare.

Il secondo problema riguarda il dialogo successivo alla campagna elettorale. Non e' infatti ammissibile che un Governo eletto sulla base di un programma, agisca arbitrariamente su ogni altro argomento non trattato in campagna elettorale. Il Governo Prodi fornisce un altro esempio; l'eutanasia ed il matrimonio fra gay non erano in programma, ma il Governo ha accettato il caso Welby, si appresta a varare una legge in favore dell'eutanasia, e si appresta ad istituire i PACS, il tutto con atto arbitrario da parte di una minoranza di pensiero in seno alla maggioranza politica.

Il terzo problema riguarda il voto di scambio ed il conflitto di interessi. Il cittadino ha ormai un portafogli economico ed un portafogli politico; il primo per le carte di credito, il secondo per le tessere di partito. La politica e' uno strumento necessario nell'economia. All'occorrenza, si esibisce la tessera di partito giusta al momento giusto, come se fosse una carta di credito politico che apre molte porte. Esistono anche sindaci eletti sulla base di accordi elettorali informali, mediante riunioni in cui i dipendenti di certe aziende schierate garantiscono voti al candidato, in cambio di favori economici durante il mandato. Le persone chiedono un posto di lavoro per il figlio, da aversi in anticipo rispetto al giorno delle elezioni. Figli di politici ottengono posizioni di privilegio in importanti societa' a cui la dea bendata assegnera' importanti appalti statali. Proprietari di terreno agricolo hanno i propri progetti approvati dalla commissione edilizia locale, con virtuosismi burocratici in cui il terreno cambia destinazione d'uso, ed il progettista siede in commissione edilizia. Se ne vedono di tutti i colori, ed e' piu' facile esercitare l'omerta' che non farsi seppellire dalle querele, e l'Italia viaggia come ha sempre fatto.

Non mi illudo, ne' di questo Governo, che ha gia' dimostrato di essere non migliore del precedente, ne' dell'Europa, che con la Costituzione ha gia' dimostrato di essere una oligarchia che, se potesse, imporrebbe la propria volonta'. Io credo che in Italia, ed in Europa, si dovra' lavorare molto affinche' la parola "democrazia" non sia un suono senza significato. E' fondamentale avere una economia liberale, dove l'individuo e' libero di fare impresa, senza essere schiacciato dal potere politico (con le tasse ed il conflitto di interessi) o dal potere economico di monopoli privati. Questi, a mio giudizio, sono i due problemi dell'Europa e dell'Italia moderni. Ho paura che gli interessi delle parti siano troppo forti per concedere al popolo sovrano la sua liberta' politica ed economica. Esiste molto lavoro da fare. Non esiste lo spazio per farlo.