23 dicembre 2009

Debito Pubblico 2009

<a href="http://www.beppegrillo.it/2009/12/tremorti_il_pia.html">C'erano una volta i ministri dell'economia ambasciatori delle imprese nazionali. Nei loro viaggi istituzionali all'estero promuovevano imprese come Telettra, Italtel, Telecom Italia, Olivetti, Alfa Romeo. Oggi tutto è cambiato. Tremorti sponsorizza nei suoi tour internazionali l'unico vero prodotto italiano in continua espansione: il debito pubblico, che ha raggiunto i 1.801 miliardi di euro. Tremorti è, allo stesso tempo, produttore del debito e suo esportatore. Più ne ha, più ne deve piazzare sotto forma di titoli di Stato. L'ultima disperata missione è avvenuta in Cina dove ha venduto tutti i titoli di Stato che ha potuto. In cambio di cosa? Sovranità nazionale. L'equazione è semplice: chi è padrone del nostro debito è padrone della nostra politica economica. Secondo la Banca d'Italia i titoli di Stato in mano straniera sono in forte aumento. La Cina è vicina, almeno fino al crack." (Beppe Grillo)</a>

La vendita di titoli di Stato all'estero significa che il debito pubblico, ora interno, diventa debito con l'estero. A sua volta, questo significa che il creditore estero assume un ruolo nella politica interna, ovvero si privatizza lo Stato. Significa anche che il creditore estero puo' esigere il pagamento del debito. Poiche' lo Stato Italiano e' solvente, il creditore estero puo' chiedere beni Statali fino a totale a copertura del debito. Insomma, puo' mandarci in bancarotta e portarci via la "res pubblica". Un referendum dovrebbe urgentemente abrogare la facolta' del politico di vendere il debito pubblico all'estero, in modo da costringerlo a risolvere il problema internamente, senza buttare il bambino con l'acqua sporca. La causa del debito pubblico e' una medaglia a due faccie: sprechi ed evasione, causati, a loro volta, dalla commistione fra banche, politica e mafia. A mio giudizio, il primo obiettivo e' dunque realizzare il referendum di cui sopra. Il secondo e' quello di ripulire il Parlamento.

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